"La Cena di Cristo" è l'ultima e definitiva presa di posizione di Lutero nella controversia sulla Cena del Signore, una lunga e dura battaglia teologica sull'interpretazione delle parole di Gesù «questo è il mio corpo»: sono da comprendere letteralmente («è»), posizione per la quale si batte Lutero con estrema passione in quest'opera, oppure simbolicamente («significa»), secondo l'insegnamento del riformatore di Zurigo, Huldrych Zwingli? La questione fondamentale di come interpretare la Bibbia, lo stesso principio protestante della sola Scriptura, entra in una crisi che provoca la divisione del protestantesimo tra luterani e riformati, superata soltanto nel 1973 con la «Concordia di Leuenberg». L'ultima parte è la "Confessione", un vero e proprio testamento della vita e dell'opera di Lutero e prototipo della "Confessione di Augusta" del 1530. "La Cena di Cristo. Confessione" ci fa entrare nella grammatica della teologia e della fede di Lutero, ed è la chiave ermeneutica dell'intera opera del riformatore.
Perché il cristianesimo è stato in grado di affermarsi con tanto successo nell'impero romano? Perché poté sopravvivere al mondo antico e tardoantico e si diffuse soppiantando i culti concorrenti? Sono queste le domande a cui Christoph Markschies risponde sulla base di un esame approfondito e puntuale, e per più di un aspetto anche inedito, di ogni fonte disponibile, cristiana e pagana, scritta o materiale. Situando il cristianesimo nel contesto della storia delle religioni e delle culture antiche, l'autore descrive la vita quotidiana e le pratiche religiose dei cristiani dei primi secoli, dalla nascita - passando per la conversione e il battesimo - alla morte, illustrando le strutture sociali in cui il cristianesimo venne a incarnarsi e le caratteristiche che fecero la peculiarità delle comunità cristiane delle origini.
La biografia di Lutero a cura di Heinz Schilling unisce l'approccio rigoroso dello storico, fondato sui documenti e sulle più recenti ricerche in ambito archeologico, economico e sociologico, al taglio divulgativo, rendendo accessibile a un vasto pubblico la prima fase della Riforma nell'azione e nell'opera del suo iniziatore. «La nascita del mondo moderno verrebbe interpretata in modo errato se si ritenesse che, per la sua lotta contro le autorità, Lutero fosse un rivoluzionario e si valutasse come tendenza antimoderna la centralità che ebbe per lui la religione. Rafforzando la religione come forza originaria, indipendente, e consegnandole il mondo come spazio d'azione, Lutero liberò un dinamismo che contribuì in modo essenziale alla trasformazione in senso secolare dell'Europa della prima Età moderna e alla nascita della modernità vera e propria» (Heinz Schilling).
I saggi contenuti in questo volume – scritti da un teologo e da uno storico, dalle rispettive prospettive e in dialettica fra loro – vogliono rappresentare un aiuto ad approfondire e a “rileggere” il pensiero teologico di Lutero e le ripercussioni che questo ha avuto nei secoli successivi, nonché offrire qualche spunto e, magari, qualche “sorpresa” alla riflessione su una figura che rimane centrale nella storia, non solo della Riforma protestante.
«I due autori sono coscienti delle discussioni storiografiche in corso ma offrono consapevolmente un approccio “vecchio stile” incentrato sul pensiero di Martin Lutero. Questo innanzi tutto perché a livello storico resta innegabile che per i protagonisti del Cinquecento le questioni teologiche avevano un significato profondo, non semplice da comprendere per la nostra cultura secolarizzata: la teologia può ancora aiutare a comprendere questa storia.
Il secondo motivo è che l’analisi del pensiero di Lutero porta chi legge al confronto con un’esistenza teologica paradigmatica (vissuta nella fede cristiana), ed è soltanto in questo senso che la giustificazione per fede mantiene la sua centralità. La testimonianza di Lutero e degli altri riformatori resta una voce fraterna che merita la nostra attenzione critica».
Fulvio Ferrario, Lothar Vogel
Da circa un trentennio, le premesse ermeneutiche della ricerca teologica su Lutero sono influenzate dall'approccio della Scuola finlandese, che ha ripreso il concetto di theosis - nozione chiave, in particolare, della teologia greco-ortodossa con cui si intende la "divinizzazione" dell'essere umano, la sua possibilità di elevazione alla natura divina - e ne ha affermata la compatibilità con la dottrina luterana della giustificazione. Al centro di questo approccio interpretativo sta la presenza reale di Cristo nella fede: secondo la Scuola finlandese, infatti, Lutero non concepisce la giustificazione solo come un essere dichiarati giusti da Dio, ma anche come concreta partecipazione alla realtà, e quindi alla giustizia, del Cristo presente. Una prospettiva da cui risultano conseguenze importanti anche per il dialogo ecumenico. Completa il volume "In ipsa fide Christus adest", scritto programmatico del padre spirituale della scuola finlandese, Tuomo Mannermaa. Saggi di Franco Buzzi, Michele Cassese, BO Kristian Holm, Dieter Kampen, Tuomo Mannermaa, Paolo Ricca, Olli-Pekka Vainio.
«Nessuno sa davvero con esattezza che cosa voglia dire “gnosi” e il termine viene interpretato in modi assai diversi. Alcuni ne limitano radicalmente la nozione, riservandola a un gruppo ristretto di ebrei, cristiani e pagani; altri intendono la “gnosi” come religione universale o come “corrente sotterranea” nascosta di tutta la storia della religione e del pensiero; altri ancora usano il termine per indicare un certo tipo di filosofia della religione».
Christoph Markschies
La limpida introduzione di Christoph Markschies alla gnosi traccia un quadro complessivo e aggiornato di un fenomeno non semplice da circoscrivere.
Con queste pagine lucide e argomentate, Christoph Markschies intende fare chiarezza intorno al concetto di «gnosi» – in greco «conoscenza» – delineando le principali questioni a esso collegate e proponendone un modello fondato su elementi condivisi da buona parte degli studiosi e corrispondente a quello di numerosi teologi cristiani, così come di pensatori non cristiani, dell’antichità. Il suo discorso si dipana quindi intorno alle diverse tipologie di fonti, alle prime forme di gnosi, alle grandi scuole e al manicheismo, fino a seguire percorsi di indagine che portano al presente e agli aspetti chiave del dibattito attuale.
Completano il volume una tavola cronologica e una bibliografia ragionata.
La chiesa dei primi secoli. Vol. 1: Storia e sviluppo teologico. Vol. 2: I testi. 2 volumi indivisibili.
Il libro di Mario Miegge ripercorre la vicenda del monaco, teologo e riformatore Martin Lutero a partire dai rapporti tra chiesa e società nel Medioevo. Con Lutero, infatti, la lunga storia della protesta contro il potere temporale dei papi e la corruzione del clero cominciata nel XII secolo pervenne a una svolta decisiva che diede impulso, in larga misura, alla nascita del mondo moderno. Fu una svolta che prese anche percorsi diversi da quelli della Germania luterana: nelle città libere della Svizzera di lingua tedesca e a Ginevra fu infatti deliberata dal voto dei consigli comunali sotto la guida di riformatori di cultura umanistica impegnati, come Zwingli e Calvino, al rinnovamento non soltanto della Chiesa ma dell'intera vita pubblica. Una storia che si prolungò nella rivoluzione puritana inglese del secolo XVII e nella fondazione della "Nuova Inghilterra" americana.
Breve indagine sull'"eresia" nei primi cinque secoli, periodo in cui la chiesa delle origini andava definendosi attraverso dibattiti teologici tanto cruciali quanto animati.In tale contesto, i primi "eretici" non erano attentatori della fede mandati al rogo da una pre-esistente chiesa ufficiale, bensì credenti le cui interpretazioni del messaggio di Gesù vennero poi escluse dalla dottrina che si andava affermando.
La disputa intorno alla libertà dell’arbitrio umano, che vede contrapposti Erasmo da Rotterdam e Martin Lutero, costituisce un momento decisivo nella storia del pensiero occidentale e della modernità.
Nello scritto di Erasmo e nella risposta di Lutero viene infatti al pettine il nodo del rapporto tra due componenti essenziali della cultura della prima età moderna: l’umanesimo e la Riforma protestante.
Vi si confrontano due distinte concezioni della libertà – prerogativa inderogabile della ragione umana per l’uno, dono divino inscindibile dalla grazia per l’altro – che, pur in conflitto, sono alla radice della moderna civiltà europea.
Per Erasmo e Lutero sono tuttavia in gioco soprattutto la salvezza degli esseri umani, il loro rapporto con Dio e il principio fondamentale di interpretazione del messaggio evangelico.
I passi scelti del De servo arbitrio luterano fanno da risposta e contraddittorio al testo integrale del De libero arbitrio di Erasmo.
Il primo programma di riforma della chiesa scritto da Lutero
La denuncia della tirannide papale
La convocazione di un concilio cristiano per riformare la chiesa
L'appello Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca è il programma di riforma della chiesa formulato da Lutero.
Nato come denuncia della tirannide papale all'imperatore Carlo V e ai nobili tedeschi, nella stesura finale divenne un vibrante appello alla nobiltà cristiana della nazione tedesca a farsi carico della riforma della chiesa.
Dalla quarta di copertina:
Lutero intuì assai presto che una vera riforma della Chiesa non l'avrebbero attuata néil papa con la sua curia, al quale pure si era appellato, né un concilio generale, di cui aveva invano chiesto la convocazione. Si rivolse perció al laicato cristiano, riconoscendovi l'unica forza in grado di riformare la Chiesa.
Nacque cosí l'appello Alla nobiltà cristiana della nazione tedesca, opera che ha dato origine al movimento della Riforma e alla nascita del protestantesimo.
Nella prima parte, più teologica, Lutero abbatte le "tre muraglie di paglia e di carta" con le quali la Chiesa di Roma ha respinto tutti i tentativi di riformarla. La seconda parte, più pratica, contiene 27 proposte concrete di riforma della Chiesa e della società. Se fossero state accolte, la storia della Chiesa d'Occidente sarebbe stata molto diversa.
Uno scritto per capire perché è nata, e non poteva non nascere, la Riforma.
Una guida agile e riccamente illustrata ai luoghi in cui visse e fu attivo il grande Riformatore tedesco: Eisleben, Möhra, Mansfeld, Erfurth, Eisenach, Wittenberg e Torgau. Informazioni storiche sugli eventi della Riforma protestante e indicazioni sui luoghi da visitare per conoscere più da vicino Martin Lutero o intraprendere un viaggio, reale o virtuale, sulle sue tracce.