Con questo libro il lettore è condotto attraverso alcuni luoghi cruciali (come il Vesuvio, le Hawaii, le Alpi, il Grand Canyon), la cui conformazione e i cui movimenti condizionano l'aspetto intero del nostro pianeta. La geologia è l'elemento comune che crea il paesaggio, determina le coltivazioni, incide sulle caratteristiche degli insediamenti umani; Richard Fortey, paleontologo, ci accompagna in questo viaggio intorno e dentro la Terra, e ci insegna, con la forza evocativa della sua prosa, che quello che vediamo è solo la fragile punta di un immenso iceberg.
Da alcuni anni a questa parte lo studio dell'evoluzione umana ha subito un'autentica rivoluzione. Da una semplice immagine lineare si è passati a un modello ramificato nel quale molte specie, antenate o cugine di Homo sapiens, hanno convissuto per milioni di anni; una pluralità di protagonisti, dunque, portatori ciascuno di una storia di adattamenti peculiare, al termine della quale una sola specie ha ereditato il vessillo dell'umanità soppiantando l'enigmatico cugino neandertaliano. Due antropologi aggiornano il quadro complesso e affascinante delle ricerche e delle controversie sulle nostre origini, in un libro in cui antropologia fisica e molecolare concorrono a offrire una ricostruzione della nostra storia naturale.
Nel 1989 un DC 10 della compagnia UTA esplode sui cieli del Niger causando la morte di 170 persone. Comincia da qui, da questo attacco terroristico di poco precedente il disastro di Lockerbie, il nuovo clima di terrore che stringe in un unica, inesorabile morsa, l'intera umanità. Questa è la teoria elaborata da Wole Soyinka: una geografia di inquietudini senza più frontiere, dal Niger, a New York, a Madrid. Il volto della paura è mutato, si è mascherato e reso irriconoscibile, e il tempo in cui il nemico era facilmente identificabile è lontano: ora i carnefici sono vittime, tutti siamo potenziali obiettivi e il potere, qualunque sembianze assuma, si insinua in queste dinamiche alimentandole, confondendole e confondendoci.
La negazione della scienza come rifiuto dell'inedito, come paura del sovvertimento di un ordine, come crisi di valori: un pregiudizio che viene da lontano e che si è radicato in maniera più o meno forte in diverse epoche e in diverse società. L'Italia più di altri paesi continua su questa strada di "rivolta della ragione", di strenua e ottusa resistenza. Con "La scienza negata" lo storico della scienza Enrico Bellone riprende il racconto di questo rifiuto scavando nelle sue cause e nelle sue conseguenze, analizzando il ruolo non secondario che schiere di intellettuali, moralisti, religiosi e politici hanno avuto nel presentare un quadro della conoscenza deformato e pericoloso.
In questo libro David Foster Wallace, smesse le vesti dello scrittore di fiction, si prende la responsabilità di indossare i panni del matematico per lanciarsi nell'esplorazione dell'unico territorio che non conosce confini. Il risultato è un reportage senza esclusione di colpi nel mondo astratto dei numeri, tra formule spaccacervello e grafici astrusi. Arrivare alla meta, come sempre nel caso di Wallace, è impresa che ripaga di ogni sforzo trascorso. E il genio e l'ironia con cui attraversa lo spazio ricurvo della lettura riconcilia con l'ostinazione opaca dei numeri.
Genio indiscusso del XX secolo, appassionato pacifista, eclettico rivoluzionario delle scienze: con il talento della mente e il garbo della personalità, Albert Einstein ha sovvertito il nostro modo di concepire l'universo. E lo ha fatto ragionando per immagini di elementare chiarezza, come sostiene Michio Kaku, fisico teorico e autore di dissertazioni scientifiche. Parte dunque da qui, dalla coerenza con la quale lo scienziato ha sempre mantenuto fede alla straordinaria semplicità del complesso, il cammino che Kaku intraprende attraverso la storia pubblica e la cronaca privata delle sue epocali scoperte, individuando illustrando le immagini essenziali, sospese fra logica e poesia, da cui esse hanno tratto origine.
In questo numero contributi di: Enrico Alleva, Andrea Bajani, Philip Ball, Paolo Barelli, Tania Cagnotto, Giovanni Malagò, Federica Pellegrini, Kevin Roberts, Michela Santochirico, Francesco Starace, Jules Verne.
Galileo Galilei, scienziato, inventore e pensatore profondamente moderno: ancora oggi infatti aspetti delle sue teorie sono presenti nella nostra cultura. A quattrocento anni dalle sue prime straordinarie scoperte, Oxygen scava nell'eredità da lui lasciata attraverso alcune delle voci contemporanee più significative a livello scientifico. Dall'astronomia alla geografia dell'inferno dantesco, passando attraverso il mercato degli artigiani di Padova e le prime riflessioni che condussero all'invenzione del telescopio.
Nel 1993 Luca e Francesco Cavalli Sforza davano alle stampe "Chi siamo. La storia della diversità umana", un grande classico della divulgazione scientifica che, dimostrando l'origine comune africana dell'umanità moderna e smontando pezzo per pezzo il concetto di razza, portava con sé un messaggio di unità e tolleranza. Oggi, vent'anni dopo, quel messaggio è più attuale che mai, e "Chi siamo" ritorna in una nuova veste, rinnovata nei contenuti e nell'iconografia. Le illustrazioni e le numerose mappe a colori, ma soprattutto i numerosi scatti di Giovanni Porzio - giornalista, reporter e fotografo giramondo - diventano così l'ideale contrappunto visivo al racconto delle nostre origini, ma anche un omaggio al viaggio umano e professionale di uno dei più grandi scienziati del Novecento.