Il 17 maggio 1953 Alcide De Gasperi inaugura a Matera il borgo La Martella, il progetto urbanistico promosso da Adriano Olivetti per risolvere l'emergenza dei Sassi, definita solo tre anni prima la "vergogna nazionale". Il libro raccoglie le testimonianze di chi dai Sassi si trasferì nelle nuove case, di chi nel borgo è nato e di chi, oggi, ha deciso di tornare a viverci. Il risultato è un inedito racconto corale di quella straordinaria e controversa operazione, e insieme un ritratto del mondo contadino lucano e della sua travagliata transizione verso la modernità.
Il nostro tempo ha negato la tensione di ogni uomo verso qualcosa di più grande, e forse di irraggiungibile, sostituendola con una cultura degradata e ristretta dove i diritti universali sono privi di concretezza e la libertà è intesa come semplice cancellazione di qualsiasi dovere. Ancora più dei diritti, sono invece proprio i doveri, verso se stessi e verso gli altri, ad ancorare l’uomo alla realtà e alla società in cui vive, evitando il rischio di sentirsi sradicati e in balia degli eventi. Secondo Simone Weil, voce inascoltata e profetica del XX secolo, interessarsi davvero del destino dell’uomo significa, quindi, prima di tutto aggrapparsi saldamente e rimanere fedeli alle proprie radici. Potrebbe sembrare un banale richiamo alle tradizioni; invece non è così, perché le radici dell’uomo hanno origine oltre la sfera temporale, nell’eterno e umanissimo desiderio di verità e di bene.
Nell'estate del 1925, a ventiquattro anni, Adriano Olivetti si imbarca per gli Stati Uniti con l'obiettivo di studiare l'organizzazione delle fabbriche americane e di perfezionare l'inglese. Nei cinque mesi del suo soggiorno scrive spesso ai genitori e ai fratelli, raccontando le sue impressioni in lettere affettuose, riflessive e brillanti. Nella corrispondenza con il padre Camillo, che più di tutti l'aveva spinto a partire, emergono per la prima volta le divergenze di vedute sulla gestione dell'azienda di famiglia, ma proprio in questo viaggio il giovane Adriano si convince ad accettare il suo ruolo di futura guida della Olivetti. Una scelta che matura tra la scoperta ammirata dell'efficienza del modello americano e il sentimento di profonda indignazione suscitato dall'incontro con l'America del "dio denaro".
Industriale coraggioso, intellettuale fuori dagli schemi, editore, politico, urbanista, innovatore delle scienze sociali: quella di Adriano Olivetti è una storia straordinaria che, partendo dalla fabbrica, giunge a un progetto di rinnovamento integrale della società. Valerio Ochetto la ripercorre da vicino intrecciando i tratti più intimi e il racconto familiare con la ricostruzione delle iniziative imprenditoriali, rivolte al profitto come mezzo e non come fine. Dai viaggi americani all'impegno antifascista, dai successi internazionali all'intuizione dell'elettronica che portò l'Italia all'avanguardia della tecnica mondiale, il cammino di Adriano Olivetti ha avuto come guida la dignità della persona, i valori della cultura, l'idea di progresso come strumento per la costruzione di un mondo spiritualmente più elevato. Il fascino della sua storia e la lungimiranza del suo sguardo sono sopravvissuti a una vita interrotta troppo presto, giungendo intatti fino a noi.
Il fenomeno televisivo all news costituisce, in Italia, un settore ancora giovane, che si inserisce in un mercato concorrenziale dalle dinamiche ancora acerbe, ed è privo di una letteratura che sia in grado di trasmetterlo e insegnarlo a quanti intendano formarsi o specializzarsi nella professione giornalistica. L'organizzazione del lavoro all'interno di un canale all news ha delle caratteristiche molto differenti da quelle che si riscontrano nelle tv generaliste, in termini qualitativi e quantitativi, e per questo necessita di una formazione professionale specializzata, che dia la possibilità a un giornalista o a un tecnico di soddisfare con immediatezza le varie esigenze che la diretta comporta: dalla scrittura dei titoli all'impaginazione di telegiornali che si susseguono in grande quantità durante tutta la giornata, dai collegamenti in diretta all'attività di anchor. L'informazione televisiva all news è caratterizzata da una comunicazione più rapida, asciutta, imparziale, interattiva; elementi questi che hanno trovato un grande consenso di pubblico, a discapito dell'informazione più convenzionale e "di parte". Dal 2003, anno della sua nascita, il canale televisivo all news Sky Tg24 è stato un esempio emblematico in tal senso ed è diventato, in breve tempo, un punto di riferimento fondamentale nel panorama informativo nazionale. E ha ispirato la realizzazione di questo libro, frutto dell'esperienza professionale dell'autrice presso la rete satellitare della piattaforma Sky.
La vampira narra la storia di un'enigmatica contessa ungherese, in soggiorno a Parigi, ospite nella sede di una misteriosa società segreta che sembra progettare crimini politici a discapito del futuro imperatore Napoleone Bonaparte. La contessa, di una bellezza quasi venefica, nasconde segreti terrificanti; la sua vita è costellata di ombre e arcani di cui nessuno, nemmeno coloro che le sono fedeli, sembra essere pienamente cosciente. Jean-Pierre Sévérin, detto il guastalupi, è una celebrità di quartiere. Maestro d'armi nei panni del buon borghese, si scopre intrappolato insieme ai suoi cari nell'ordito del tremendo complotto che solo la sua rettitudine riuscirà a sventare. Il lettore viene coinvolto in questo stralcio di vita del XIX secolo, caratterizzato da intrighi, giovani donne da salvare, un fragile sistema politico sull'orlo della catastrofe e, soprattutto, dal mistero che circonda la sensuale contessa: una vittima, condannata a vita maledetta, oppure un'oscura mostruosità che si leva dal proprio sepolcro? ? La contessa Addhèma, primo prototipo di donna vampiro il cui tratto distintivo è l'erotismo, precede il più famoso "Carmilla" di Sheridan Le Fanu, anticipando un filone narrativo destinato ad affascinare migliaia di lettori in tutto il mondo.
Questo libro testimonia un intenso, lungo e appassionato percorso per consolidare anche in Italia un corpo di conoscenze sulle relazioni pubbliche che contribuiscono alla crescita sociale, culturale ed economica del Paese. Migliaia di giovani guardano oggi alle relazioni pubbliche come professione possibile e desiderabile, ma vengono anche scoraggiati dalla sua discutibile identità percepita. Il libro racconta dall'interno una professione che oggi viene praticata da almeno settantamila italiani, produce un indotto di oltre 10 miliardi di euro l'anno e che si propone di aiutare le organizzazioni a governare i sistemi di relazione con i loro pubblici influenti con modalità interattive e tendenzialmente simmetriche.
La retorica ha rappresentato il primo tentativo nella storia dell'occidente di riflettere sul linguaggio. Le conoscenze sviluppate da questa disciplina si rivelano particolarmente utili nella società di oggi, dove la comunicazione riveste un ruolo fondamentale per le relazioni interpersonali e la vita politica e sociale. Recuperando gli insegnamenti della retorica antica, "Parlare per tutti" si propone di esplorare le risorse della comunicazione da un punto di vista insolito e coinvolgente, illuminando molti temi cruciali della nostra esistenza: le relazioni tra le persone, il rapporto tra potere e linguaggio, la propaganda, la persuasione, la narrazione, l'ascolto, il silenzio.
Michele legge gli appunti dell'amico scomparso (Renato) e parla con lui, compiendo un passaggio nel tempo e aldilà del tempo. Un dialogo che attraversa e attutisce la difficile distanza degli anni, e fa i conti con quella ancora più forte tra la vita e la morte. Tra i due amici si inserisce la vicenda di un terzo personaggio, Abdul, studente afgano conosciuto durante le peregrinazioni giovanili. Ed è Abdul che diventa il protagonista dell'ultima parte del libro con la sua storia personale, sino a chiudere il cerchio delle vite incrociate proprio alla fine del quaderno. Sopra i tre personaggi vive il sentimento dell'amicizia; un'amicizia color del cristallo, disinteressata, assoluta, che supera ogni barriera e si fa beffe del tempo.