Come fare in modo che l'incontro tra il mondo del neonato e il mondo che egli scopre sia un incontro possibile e fruttuoso? Come aiutare i bambini a costruire se stessi e a diventare persone, evitando di distruggerli nella loro essenza, in ciò che l'individuo ha di più prezioso? A queste domande risponde Bernard Colse, creando un ponte tra psicoanalisi e fenomenologia. Studenti e professionisti che operano nel campo della prima infanzia troveranno qui numerosi spunti di riflessione per raggiungere una visione d'insieme, utile per migliorare la prassi terapeutica.
I concetti fondamentali della psicologia dello sviluppo sono descritti in relazione al loro orizzonte teoretico, storico ed empirico. Di ognuno vengono esaminati il significato e l'origine e tutti sono organizzati in sezioni corrispondenti agli argomenti di lezione tipici di questo ambito. Per questa ragione il volume costituirà uno strumento per tutti i corsi di psicologia dello sviluppo e sarà una guida per accompagnare la lettura di manuali e libri di approfondimento e verificare le proprie idee sulla natura e sull'uso di concetti.
Classificazione dei disturbi mentali degli adulti: pattern e disturbi di personalità; profilo del funzionamento mentale; pattern sintomatici: l'esperienza soggettiva. Classificazione dei disturbi mentali di bambini e adolescenti: profilo del funzionamento mentale di bambini e adolescenti; pattern e disturbi di personalità di bambini e adolescenti; pattern sintomatici di bambini e adolescenti: l'esperienza soggettiva; la classificazione dei disturbi mentali e dello sviluppo in neonati e bambini piccoli. Basi concettuali ed empiriche per una classificazione psicodinamica dei disturbi mentali. Contributi di Reiner W. Dahlbender, Peter Fonagy, Abby Herzig, Jodi Licht, Catherine M. Novotny, OPD Task Porce, Gerd Rudolf, Jonathan Shedler, Heather Thompson-Brenner, Drew Western.
L'uso crescente delle tecniche che consentono di osservare le aree cerebrali attivate durante un particolare compito (PET, fMRI) sta cambiando lo studio della fisiologia alla base delle emozioni e dei comportamenti. Una cosa è essere convinti intellettualmente che la tendenza all'altruismo abbia un fondamento neurologico, un'altra è vedere le aree colorate della PET. Così è nata la neuroetica, un nuovo ambito della ricerca caratterizzato da rilevanti implicazioni per quanto riguarda le prospettive etiche, la giustizia, la conoscenza della persona.
Come descrivere e comprendere oggi le relazioni esistenti tra le istituzioni dello sviluppo, pubbliche o private, e le popolazioni locali a cui si rivolgono? Il fenomeno è particolarmente importante in Africa, per il ruolo giocato dai flussi di "aiuto" e da "progetti" di ogni tipo. Strategie, mediazioni, modi di azione economica, innovazioni. Sono le parole chiave di quest'opera di riferimento, che mostra come l'antropologia dello sviluppo possa contribuire a migliorare la qualità dei servizi che le istituzioni propongono alle popolazioni, consentendo una migliore comprensione delle logiche sociali.
Il volume propone alcune linee-guida per l'impiego dei test psicodiagnostici, mediante l'indicazione degli strumenti più efficaci per una valutazione del paziente ai fini di qualunque decisione che riguardi la strategia di un intervento psicologico. Le diverse sezioni comprendono i test di utilizzo più consolidato dalla pratica clinica. Di ciascuno è descritta la struttura e vengono indicate le caratteristiche psicometriche fondamentali, seguite da alcune avvertenze, utili soprattutto agli studenti e ai giovani psicologi privi di una cospicua esperienza in questo campo.
Cosa fa sì che i buoni diventino cattivi? Philip Zimbardo, noto come l'ideatore dell'Esperimento carcerario di Stanford, racconta qui la storia di questo studio. A un gruppo di studenti furono attribuiti a caso i ruoli di "guardia" e "detenuto" in un ambiente carcerario simulato. Dopo una settimana lo studio fu interrotto perché quei normalissimi studenti si erano trasformati in guardie brutali e in detenuti emotivamente distrutti. Zimbardo descrive come certe dinamiche di gruppo possano trasformare in mostri uomini e donne perbene e ci permette di comprendere meglio fenomeni di estrema crudeltà, dalla disonestà delle multinazionali a come soldati americani prima degni di stima siano giunti a perpetrare torture su detenuti iracheni ad Abu Ghraib.
Il volume affronta l'argomento della personalità borderline comparando e integrando tre prospettive diagnostiche che per lo più vengono considerate indipendenti o contrapposte. La prima è strutturale, e si fonda sulla tradizione psicoanalitica da cui il concetto stesso di borderline è originato; la seconda è categoriale e deriva dall'approccio descrittivo del DSM; la terza è dimensionale e trova le sue radici nella psicologia della personalità. L'idea di integrare concezioni e metodologie diagnostiche diverse nasce dalla volontà di mostrare al clinico che una conoscenza approfondita del singolo paziente può essere ottenuta soltanto attraverso l'utilizzo contemporaneo di fonti differenziate di conoscenza. Questa affermazione trova la sua validità nella ricerca empirica sulla personalità borderline, che evidenzia come essa sia da un lato un costrutto unitario e dall'altro un insieme eterogeneo. I pazienti borderline hanno infatti caratteristiche comuni, ma si distinguono anche fortemente l'uno dall'altro, e soltanto la possibilità di cogliere contemporaneamente similitudini e differenze consente di progettare interventi terapeutici specifici per il singolo soggetto, pur nell'ambito di strategie valide per tutti i casi di personalità borderline. Il volume contiene casi clinici descritti secondo le prospettive sopra delineate, e in Appendice la BMVP(A-D), Batteria multidimensionale per la valutazione della personalità (adattiva-disadattiva), a cura di Andrea Fossati e Serena Borroni.
Perdita di prestigio del proprio ruolo, classi difficili da governare, alunni violenti e allo sbando, genitori sempre dalla parte dei propri figli. Le difficoltà e i conflitti degli insegnanti hanno molte ragioni, ma l'autore invita a considerarli in modo nuovo e a ripensare la funzione psicologica che i docenti svolgono come decisiva per lo sviluppo psichico dell'allievo, le sue future scelte lavorative e di vita. Utilizzando un approccio psicodinamico e attraverso numerosi esempi, il libro, frutto di anni di incontri e discussioni nel mondo della scuola, suggerisce di considerare le difficoltà del quotidiano lavoro educativo in una prospettiva inedita, per riscoprire l'insostituibilità della funzione svolta dagli insegnanti e soprattutto valorizzare gli aspetti gratificanti e piacevoli che quello speciale tipo di contatto con le nuove generazioni potenzialmente ha in sé.
Nella relazione psicoanalitica l'"ispirazione" è una sorta di talento creativo che mobilita lo spirito di ricerca sia nel terapeuta sia nel paziente, sostenendo e motivando l'uno e l'altro per l'intera durata del trattamento. Lo spirito di ricerca permea il "mestiere" del terapeuta con la vitalità di un fine costante: acquisire l'abilità di operare in maniera incisiva aiutando i pazienti a interagire con efficacia. Il mestiere diviene in questo modo un'attività che sfiora l'arte e la creatività e allontana la tecnica da regole e rituali. Nei dieci capitoli che compongono il libro, Lichtenberg formula altrettante linee guida per le psicoterapie esplorative: strategie euristiche per negoziare dilemmi inerenti alla terapia come processo diadico in cui il terapeuta deve sentirsi emotivamente coinvolto nel trattamento ed essere percepito come tale dai pazienti. Diversi esempi clinici illustrano il senso del lavoro esplorativo proposto dall'autore.
Nel dibattito sull'evoluzione molti esponenti del pensiero religioso accusano i darwinisti di empietà, quando non addirittura di corruzione morale. Sembra essersi affermata la tesi dell'inconciliabilità tra due visioni del mondo che si vogliono contrapposte: o con Darwin o con Dio. Con questo monologo-saggio Michele Luzzatto propone una visione differente, suggerendo un parallelo tra il naturalista inglese e le figure di Giacobbe e di Giobbe. In questo contesto, paradossalmente, si rovescia la prospettiva e avviene che chi si scaglia contro Darwin finisce col trovarsi piuttosto distante da Dio. Questa è la tesi, e per molti ce ne sarebbe abbastanza per finire sul rogo.
L'autore traccia qui un ritratto di Wittgenstein che diventa una chiave per interpretare in modo nuovo il suo pensiero. Non è solo una ricostruzione della vicenda del tormentato filosofo austriaco, ma un invito per i lettori a riappropriarsi dei concetti e dei sentimenti che hanno perduto: persino nelle elaborazioni più sofisticate della scienza o dell'arte, noi comprendiamo davvero un simbolo o un discorso con l'immediatezza con cui riconosciamo un tema musicale, una parola, un gesto.