I testi brevi, scritti in stampatello e illustrati, utilizzano un lessico semplice, arricchito di alcune parole più complesse che costituiranno una sfida per i piccoli lettori. In fondo al libro, tanti sticker per giocare e una pagina da ritagliare per costruire la "patente del lettore". Età di lettura: da 6 anni.
I testi brevi, scritti in stampatello e illustrati, utilizzano un lessico semplice, arricchito di alcune parole più complesse che costituiranno una sfida per i piccoli lettori. In fondo al libro, tanti sticker per giocare e una pagina da ritagliare per costruire la "patente del lettore". Età di lettura: da 6 anni.
I testi brevi, scritti in stampatello e illustrati, utilizzano un lessico semplice, arricchito di alcune parole più complesse che costituiranno una sfida per i piccoli lettori. In fondo al libro, tanti sticker per giocare e una pagina da ritagliare per costruire la "patente del lettore". Età di lettura: da 6 anni.
Grazie a una favola e a mille lucine da accendere in camera, Andrea aiuterà il fratellino a vincere la paura del buio. Età di lettura: da 7 anni.
Un papà in vacanza alle prese con due figli e le faccende domestiche! Un disastro, finché i tre non si impegnano in un lavoro di squadra! Età di lettura: da 7 anni.
Simona vuole fare il portiere, ma i maschi non l'accettano in squadra. Si ricrederanno quando la vedranno giocare dopo gli allenamenti del nonno! Età di lettura: da 7 anni.
Filippo scopre che studiare musica non è solo solfeggio e teoria, ma anche una buona occasione per suonare al concerto. Età di lettura: da 7 anni.
Gli alunni della classe 2C sono impegnati in un'indagine! Chi è che buca sempre le ruote della bici della maestra all'uscita di scuola? Età di lettura: da 7 anni.
Un antico castello scozzese infestato... da un fantasma? Forse! Per Alice e Lorenzo sta per iniziare una notte da brividi! Età di lettura: da 7 anni.
Le distruzioni intenzionali di opere d'arte, l'incuria che affligge i monumenti e i paesaggi, il declino delle città storiche e il diffondersi dei ghetti urbani sono i multiformi segnali di una crisi che non è solo economica e politica, ma culturale. Stiamo disimparando a convivere con il nostro passato, a cui non sappiamo più guardare se non con nostalgia o con disagio. Per capire quel che sta accadendo, nessun osservatorio è più adatto di questa Europa sempre più disgregata, troppo spesso ridotta a progetto economico-politico in cui la cultura ha un ruolo gregario. Eppure, dall'eudaimonia di Aristotele al flourishing dell'odierna filosofia morale, la cultura è da sempre risorsa e motore dell'economia e della società, ma anche della democrazia, dell'uguaglianza, della giustizia. Partendo proprio dall'orizzonte europeo come intersezione fra opposti campi di forza (l'economia e la cultura, le identità nazionali e i flussi migratori, il passato e il futuro), Salvatore Settis affronta alcune idee vigenti di "cultura" e "culture", tra potenziali conflitti e possibili convergenze. Non soltanto quindi il lascito della civiltà greco-romana e della cultura rinascimentale, non soltanto la grande Mitteleuropa. È necessario un quadro più articolato e una maggiore consapevolezza delle "Europe" che compongono questa Europa. Una memoria culturale plurale è infatti il terreno di crescita di una creatività che non miri all'effimera felicità del successo: un sentimento che incardini l'individuo nella vasta comunità europea. A noi italiani va riconosciuto un merito, e spetta un compito. Riconoscendo ai cittadini il diritto alla cultura, la nostra Costituzione ha saputo guardare lontano: occorre farne tesoro ed espandere questa idea fino a contagiare l'Europa intera.
Enciclopedia geografica: Una sezione molto ricca, con argomenti interessanti descritti in modo originale. I temi, siano essi naturalistici, demografici o economici, vengono proposti in una prima tavola attraverso testi e immagini, e nelle successive due pagine con numerose mappe tematiche per riferire geograficamente i fenomeni. Una panoramica a 360 gradi che offre approcci di consultazione diversi tra loro: visivo-fotografico, testuale, geografico e quantitativo. Cartografia: Le mappe, totalmente rinnovate e aggiornate, provengono dal geo-database De Agostini di nuova generazione. Le ampie e dettagliate tavole cartografiche fisico-politiche offrono una completa visione dei territori. La gradevolezza della rappresentazione permette di apprezzare i molti particolari in essa contenuti e alcune mappe tematiche continentali, oltre all'ampio capitolo dedicato all'Italia, completano al meglio la sezione. Il mondo a confronto - gli stati: Un utile approfondimento con dati statistici che permette un rapido confronto tra tutti gli Stati del Mondo ricordandone parametri demografici, sociali ed economici di primaria importanza. Indice dei nomi: Un indice di oltre 60.000 voci costituisce la migliore chiave, immediata e precisa, per accedere all'informazione cartografica. Lo precede un repertorio di termini geografici presenti nelle carte, strumento molto utile alla loro migliore comprensione.
Nel momento della battaglia, le nazioni, i popoli e gli eserciti mettono in campo tutto ciò che possiedono per ottenere la vittoria: cultura, etica, tecnologia, arte, coesione sociale, inventiva, ricchezza, fede, organizzazione. In un lasso di tempo breve, a volte poche ore, tutto questo si concentra e si contrae in uno spazio esiguo, come in certe catastrofi astronomiche, quando una stella esplode e sprigiona in un singolo istante enormi quantità di energia che si lasciano dietro solo polvere e detriti, e nessun ricordo di sé. Sono infatti innumerevoli, nella storia d'Italia, i racconti deformati, le memorie studiate a tavolino, le dimenticanze volute e anzi ricercate. E così, dalla scaramuccia all'epopea, dalla vittoria strategica alla battaglia campale, spesso la Storia non lascia alcuna traccia nei luoghi dov'è passata. Il viaggiatore di battaglie è allora colui che ostinatamente va alla ricerca di quella polvere e di quei detriti, che si mette in ascolto, in cerca dell'eco e delle vibrazioni superstiti di quella lontana esplosione. Fra monumenti e ossari, musei e manifestazioni, documenti e poesia, Marco Scardigli ci conduce alla scoperta dei grandi campi di battaglia italiani, insegnandoci a leggerne le tracce rimaste o la loro muta assenza. Attraversando più di venti secoli di storia d'Italia, riviviamo allora le antiche guerre combattute in Sicilia; saliamo sulla torre di San Martino e passeggiamo attraverso il Risorgimento; a Marsala e a Caprera inseguiamo Garibaldi e il suo mito; sul Carso ripercorriamo le trincee della Grande Guerra; infine rivolgiamo un pensiero alle tragedie del passato più recente. Perché recuperare la memoria delle battaglie passate non significa tanto celebrare la guerra, quanto preservare la Storia e, con essa, il valore sofferto della pace.