Qual è l'impatto delle attività umane sul clima del nostro pianeta, e sul nostro futuro? Una brillante "avventura poliziesca" diventa strumento di una scrupolosa indagine scientifica, quanto mai attuale. È proprio vero che la Terra si sta riscaldando? L'IPCC, il comitato internazionale che si occupa dei cambiamenti climatici, sin dal 1995 ha riconosciuto che «l'uomo non manca certamente di influenzare lo stato di salute della Terra». Tuttavia, in quale misura attività specifiche producano effetti sul clima è ancora oggi fonte di dibattiti tra scienziati e politici. Di certo, dalla Rivoluzione Industriale in poi, l'utilizzo di combustibili fossili ha provocato l'immissione in atmosfera di gas che amplificano il cosiddetto "effetto serra": agendo come una sorta di coperta, tendono a surriscaldare lo strato inferiore dell'atmosfera e contribuiscono all'aumento della temperatura superficiale del pianeta. Con precisione scientifica e ironia il lettore può qui formarsi un'opinione personale sulla questione, seguendo le avventure immaginarie di un brillante e ostinato fisico che nella finzione narrativa incarna nientemeno che il consulente scientifico del Presidente degli Stati Uniti. Il protagonista visita i principali enti e laboratori scientifici disseminati ai quattro angoli del mondo, per ricostruire un quadro coerente ed esaustivo dello stato di salute della Terra. Analizzando le interazioni tra oceani, atmosfera e biosfera, il volume descrive i probabili scenari che affronteremo in un futuro sempre più vicino. Presentazione Elena Ioli.
Un'opera pluridisciplinare che riprende il cammino evolutivo della storia e sottolinea, al contempo, la rilevanza di un rinnovamento in ambito storiografico. La storia dell'ambiente, o ecologia storica, non studia solo le azioni umane nel passato, né analizza unicamente le condizioni naturali e culturali che hanno influenzato l'uomo e che l'uomo ha, a sua volta, influenzato. Al contrario, uno dei suoi principali obiettivi è il divenire di tutti i fenomeni naturali. Questa "ecostoria" ambisce dunque a coordinare le conoscenze attuali per studiare l'ambiente nel passato e ad analizzare l'interazione del tempo della natura con quello della storia.
Esplorare le possibilità e le condizioni di un umanesimo ecologico, è il progetto che guida la rilettura di quattro pensatori - Voltaire, Michelet, Thoreau, Gandhi - accomunati dall'idea che l'universo sia troppo grande per essere solo la dimora dell'uomo. La filosofia della tolleranza come etica del riconoscimento (Voltaire), la visione del processo rivoluzionario come emancipazione di tutte le creature (Michelet), la teoria e la pratica di un'ecologia della libertà (Thoreau), la concezione della non violenza come rispetto integrale della vita in ogni sua forma (Gandhi) scandiscono, nella diversità dei percorsi, le tappe di un itinerario ideale che procede oltre le mura della città dell'uomo verso la grande società dei viventi.