I primi tre anni di vita sono il tempo delle costruzioni fondamentali dell'essere umano e alcune carenze di questa età speciale non sempre possono essere riparate. Le abilità nel movimento e nel linguaggio, la possibilità di costruire rapporti con gli altri, la stima di sé e la visione del mondo che si acquisiscono in questo periodo sono le basi della vita stessa. I genitori e gli educatori sono chiamati a confrontarsi con il bambino-persona, divenendo parte attiva e fondamentale di questo processo di umanizzazione, le cui grandi potenzialità attendono soltanto l'aiuto dell'ambiente circostante per esprimersi al meglio. Contrariamente ai luoghi comuni di un'educazione restrittiva e seguendo gli insegnamenti di Maria Montessori, Silvana Quattrocchi Montanaro ci spiega come lasciare ai bambini la libertà di crescere e imparare.
Siamo semplici anelli di una catena di generazioni e spesso diventiamo vittime di eventi e traumi già vissuti dai nostri antenati. È l'inconscio familiare: la storia che altri hanno scritto per noi. Anne Ancelin Schützenberger, terapeuta e analista con oltre cinquanta anni di esperienza, in questo libro spiega il suo originale approccio psicogenealogico, ossia come ricostruire l'albero genealogico della psiche familiare.
"La lingua segreta del corpo" non è un gesto che tradisce, né una bugia che occorre decriptare. È un segnale inconscio, a volte di sofferenza, a volte di gioia, che il corpo trasmette e che bisogna immediatamente afferrare, per rendere la vita più facile. Scegliere il colore di un vestito, occupare una posizione nello spazio, indossare una scollatura profonda, toccarsi l'orecchio, giocare con la collana sono gesti che catturano il nostro sguardo. Con un'attenta osservazione è possibile prendere alla sprovvista le difese abituali dell'altro, generare sorpresa e riuscire a mettere a nudo l'essenza di una conversazione. Questa comunicazione non verbale e le idee inconsce ad essa sottostanti sono state decenni al centro del lavoro di Anne Ancelin Schützenberger, che dedica un intero libro ai messaggi segreti delle relazioni umane.
Riappropriarsi della propria storia personale e familiare, inserirsi meglio in una discendenza e in una leggenda e mettere ordine nel "cantiere" lasciato dai nostri avi: questo è l'obiettivo della psicogenealogia clinica. Il termine, creato da Anne Ancelin Schutzenberger, che ha concepito questo libro come il seguito ideale di "La sindrome degli antenati", si riferisce a quanto ci apre verso il possibile: far emergere ciò che è stato gioioso e piacevole; deporre il fardello degli errori, delle sofferenze, delle ferite e delle "colpe" del passato; accettare il male, la vergogna e il non detto della nostra famiglia, i drammi non risolti e le perdite difficili da sopportare. Insomma, prendere tutto con distacco e vivere finalmente la propria vita. Il libro ci aiuta a porci le domande giuste per vivere, e non più sopravvivere; ci indica le trappole da evitare e ci apre il cammino che permette di "raccogliere" nel giardino di famiglia.
Per indagare un'entità complessa quale è la mente, non si può progredire per compartimenti stagni, ma si deve operare seguendo un punto di vista prospettico quanto più ampio possibile. L'obiettivo finale è una maggiore comprensione dei meccanismi attraverso i quali la mente lavora, così come il modo in cui il cervello modera e media i processi dell'attività mentale, facendo rientrare fra tali processi la coscienza nella sua interezza, la moralità e l'etica. È questo lo scopo dell'attività scientifica di Michael S. Gazzaniga, il cui motto è contenuto nelle poche righe che descrivono il Sage Center da lui diretto: "Quando si comprende la mente, si comprende la condizione umana". La mente non è dunque un buco nero, ma una scatola nera, che può e deve essere interpretata e compresa.
Nell'universo newtoniano il presente è determinato dal passato e determina il futuro, e quindi la storia del cosmo è contenuta nel presente. Per superare il paradosso tra leggi elementari reversibili e fenomeni macroscopici irreversibili, occorre passare all'universo termodinamico, nel quale si ha un aumento del disordine (entropia). Tale universo tende alla morte termica e quindi si evolve verso la degradazione. Poiché in effetti l'universo tende a diventare più complesso, deve esistere una doppia tendenza verso l'ordine e verso il disordine. La complessa problematica che si presenta nel nuovo paradigma viene affrontata in questo brillante e profondo saggio di Olivier Costa de Beauregard (1912-2007), già Direttore del Centro Nazionale per le Ricerche francese, alla luce delle più recenti ricerche della cibernetica e della scienza dell'informazione.