“Non aspettiamoci miracoli da Dio, il silenzio di Dio significa che dobbiamo essere noi artefici del cambiamento” scrive Alex Zanotelli in questo intenso e prezioso libro che è un forte invito a liberare la nostra vita dalle catene di un modello economico che ci sta conducendo all’autodistruzione.
Ci attende una grande sfida, la costruzione di un nuovo paradigma che consenta a tutti di vivere meglio rispettando la nostra Madre Terra, la Pacha Mama. In questo momento particolarmente delicato ancor di più ognuno di noi è chiamato in causa impegnandosi per far vincere la vita sulla morte e realizzare il Gran Sogno di un mondo dove regni la pace e la giustizia distributiva.
La sintesi di questo testo dell'amico Alex si può compendiare in queste poche parole: “Dio ha impiegato miliardi e milioni di anni per consegnarci questo splendido pianeta che si chiama terra, e noi in un tempo minore stiamo distruggendolo”.
Per appoggiare questo grido di allarme ricorro a una metafora del filosofo Bauman che ci descrive il mondo come un aereo che sta per esaurire il combustibile e continua a cercare una pista di atterraggio senza riuscirci e presto si schianterà su un qualche frammento di terra e si distruggerà definitivamente.
(Dall’introduzione di Arturo Paoli)
"I ripetuti tentativi di conoscere Francesco d'Assisi, dunque, di seguirne le orme, di donarlo a chi si pone interrogativi senza essere ancora soddisfatto delle risposte che si è dato; i reiterati impegni di addentrarsi nel mondo di Francesco, che è poi collocato all'interno dell'universo infinito di Dio, non sono certo infecondi se, come nel caso di questa breve opera, tracciano le linee essenziali di percorsi di santità che si sanno poi tradurre in vita concreta; se mettono in moto dinamiche latenti di cui prima non si era consapevoli; se offrono chiavi di lettura esistenziali e sollecitano prospettive di speranza ai problemi sociali. È quello che ci propone Francesco d'Assisi superando le strazianti nefandezze umane con la lieve ma estremamente salda e ferma fiducia che il male non avrà l'ultima parola." (dalla presentazione di Concetta Spadaro)