“Non aspettiamoci miracoli da Dio, il silenzio di Dio significa che dobbiamo essere noi artefici del cambiamento” scrive Alex Zanotelli in questo intenso e prezioso libro che è un forte invito a liberare la nostra vita dalle catene di un modello economico che ci sta conducendo all’autodistruzione.
Ci attende una grande sfida, la costruzione di un nuovo paradigma che consenta a tutti di vivere meglio rispettando la nostra Madre Terra, la Pacha Mama. In questo momento particolarmente delicato ancor di più ognuno di noi è chiamato in causa impegnandosi per far vincere la vita sulla morte e realizzare il Gran Sogno di un mondo dove regni la pace e la giustizia distributiva.
La sintesi di questo testo dell'amico Alex si può compendiare in queste poche parole: “Dio ha impiegato miliardi e milioni di anni per consegnarci questo splendido pianeta che si chiama terra, e noi in un tempo minore stiamo distruggendolo”.
Per appoggiare questo grido di allarme ricorro a una metafora del filosofo Bauman che ci descrive il mondo come un aereo che sta per esaurire il combustibile e continua a cercare una pista di atterraggio senza riuscirci e presto si schianterà su un qualche frammento di terra e si distruggerà definitivamente.
(Dall’introduzione di Arturo Paoli)
"Finanza killer. Non con i nostri soldi", un testo a cui partecipano Alex Zanotelli, Francesco Gesualdi e Andrea Baranes, affronta i temi della crisi finanziaria mondiale, dei mutui subprime, dei derivati, dei paradisi fiscali, del sistema finanziario ombra, del debito pubblico. L'obiettivo dello spettacolo è far capire come siamo precipitati nella crisi, ma soprattutto cosa è possibile fare per uscirne: perseguendo una maggiore giustizia economica, sociale e ambientale, riconducendo la finanza a servizio dell'economia e delle persone. Quindi una finanza etica che pone gli esseri umani prima dei profitti: in questo orizzonte vanno assunte le decisioni da parte dei governi, ma anche le scelte di noi cittadini.
Arturo Paoli, Lucca, 1912.
I suoi libri e la sua opera a fianco degli ultimi del sud del mondo ne fanno una delle figure (anche se critica) della Chiesa più amate degli ultimi decenni.
Da sempre si batte con coerenza per un cristianesimo più autentico e vicino al vero messaggio di Gesù.
Abbiamo costruito e seguiamo un cristianesimo individualista. Tante persone, per fortuna, ora sempre in meno, sono ossessionate dal pensiero di salvarsi l’anima, mentre si continuano ad esportare guerre, a rapinare i beni delle nazioni povere. (…) In questo modo si è spento il messaggio reale di Cristo che è quello di trasformare in modo concreto la realtà attraverso progetti politici guidati dal vero bene.
"I ripetuti tentativi di conoscere Francesco d'Assisi, dunque, di seguirne le orme, di donarlo a chi si pone interrogativi senza essere ancora soddisfatto delle risposte che si è dato; i reiterati impegni di addentrarsi nel mondo di Francesco, che è poi collocato all'interno dell'universo infinito di Dio, non sono certo infecondi se, come nel caso di questa breve opera, tracciano le linee essenziali di percorsi di santità che si sanno poi tradurre in vita concreta; se mettono in moto dinamiche latenti di cui prima non si era consapevoli; se offrono chiavi di lettura esistenziali e sollecitano prospettive di speranza ai problemi sociali. È quello che ci propone Francesco d'Assisi superando le strazianti nefandezze umane con la lieve ma estremamente salda e ferma fiducia che il male non avrà l'ultima parola." (dalla presentazione di Concetta Spadaro)