Una Chiesa al futuro: di popolo, fedele a Cristo, aperta al mondo e alle sua tensioni, schierata con gli ultimi.
Marco, un ragazzo del Sud, studente fuoricorso di Giurisprudenza senza grosse ambizioni, apatico e con un'esistenza grigia e monotona sulle spalle - scialba come il rapporto con la fidanzata Alessandra, che si trascina stancamente da anni - viene chiamato per puro caso a svolgere il servizio civile sostitutivo in provincia di Bologna. Qui deve convivere forzatamente, nella foresteria comunale, con un milanese leghista, tre fratelli marocchini e Alex, il pazzo che ha accoltellato la madre e dato fuoco alla casa. Tra il lavoro con gli anziani, le tragicomiche vicende sentimentali e il rapporto con Davide, il suo compagno di stanza, che dopo una iniziale diffidenza si trasformerà in amicizia vera e profonda, riceverà una piccola lezione di vita: riuscirà a cavarsela da solo, senza l'aiuto della sua famiglia ingerente e protettiva, finirà gli studi, imparerà il significato di parole come tolleranza, integrazione, rispetto e solidarietà, e scoprirà di essere diventato uomo.
In quest'opera di ricostruzione storica le parole centrali sono due: confino e Ventotene. Il confino di polizia è il più efficace fra i mezzi adottati dalla macchina della repressione fascista per combattere il dissenso politico a livello preventivo; è la punta d'iceberg della negazione della libertà personale a livello di manifestazione del pensiero. Ecco che fra il 1929 e il 1943, complice una legislazione liberticida, sono più di 12.000 i confinati politici in Italia, 838 in Puglia, 19 fra i cittadini di Terlizzi. A costoro talvolta per motivi anche futili - vengono complessivamente comminati più di 2.800 anni di segregazione confinaria, di cui 1.612 effettivamente scontati: un tempo enorme, capace di travolgere la vita personale e sociale dei coatti, di compromettere la loro salute fisica e psichica, di dissestare le famiglie da cui i "sovversivi" provengono, di devastare molte esistenze loro collegate, di suscitare un abbondante fiume di dolore che ancora scorre sotterraneo e di tanto in tanto riemerge lungo l'itinerario carsico della sensibilità personale manifestata dai rari superstiti di quelle vicende e dai loro parenti.
"La Chiesa non si dovrebbe radicare, non dovrebbe mettere le radici e aggrapparsi alla terra per stabilizzarsi, come l'ostrica allo scoglio. La Chiesa deve essere mobile, e forse la tenda evoca meglio questa itineranza, questa mobilità della Chiesa. Ma visto che dobbiamo farla di pietra, facciamola pure di pietra; però che sia una 'pietra in cammino'". Così don Tonino Bello quarant'anni fa, nell'inaugurare il viaggio.
Miscellanea di sensazioni e di esperienze vivificate dal dubbio, dall'illusione, dalla ricerca: sul significato dell'esistenza e sul valore del vivere quotidiano.
Si parla di giovani come generazione tradita, sprecata, demotivata, esclusa. Come risalire la china? Secondo don Tonino Bello non basta enunciare ai giovani la speranza: occorre organizzarla; stimolare una creatività più fresca, una fantasia più liberante, la gioia turbinosa dell'iniziativa. Dobbiamo convincerci e convincerli che per crescere occorre spalancare la finestra del futuro: progettando insieme, osando insieme, sacrificandoci insieme.
L'autore cerca di individuare il proprio tesoro, nascosto e coltivato in sessant'anni di vita, e di riannodare i fili della sua esistenza, sotto la domanda "dove vado?", che chiude ogni capitolo del volume e accompagna il lettore dalla prima all'ultima pagina, giocando sul gusto e sul desiderio di puntare oltre la risposta.
Il Centro di Consulenza per la Famiglia è un consultorio diocesano aderente alla confederazione dei consultori familiari di ispirazione cristiana. Il Centro si rivolge al singolo, alla coppia, alla famiglia, al bambino e all'adolescente. Offre consulenza e sostegno in situazioni di disagio e di difficoltà psicologiche, emotive, relazionali, educative, etiche. Si connota come un luogo di accoglienza e ascolto, come ben raccontano le pagine del libro "Sentieri di vita. In cammino alla ricerca dei significati che portano luce all'ombra", a cura della dott'ssa Elisa Cocchi. L'altra attività che caratterizza l'opera del Centro è la formazione, come ci testimonia questo volume, in cui sono raccolti i contenuti e le riflessioni che hanno dato luogo al convegno "Ma dimmi, cos'i il bullismo? Bullismo come disagio giovanile. Esperienze a confronto per incontrare mondi e soggetti, tra riflessioni interiori e linee educative", tenutosi a Modena presso i locali del centro Famiglia di Nazareth Sabato 18 Aprile 2009. Gli autori ci accompagnano alla scoperta di cos'è il bullismo delineando lo scenario interiore del bullo, dandone una lettura in chiave relazionale, riportando i dati di una ricerca fatta sul territorio nazionale, proponendo strategie e interrogandosi sul rapporto tra scuola e famiglia.
Briciole. Cioè una parte del tutto, che allude al tutto e lo contiene. Come un pezzo di pane. Come un frammento di particola consacrata. Come un colore dell’iride rispetto alla luce. Come un do musicale che ingloba tutte le note. Ecco un volume bello e prezioso. Lampi di verità. Sintesi che sorprendono, su cui vale la pena attardarci per la vastità a cui rinviano, per la pienezza di cui sono presagio. Semi che ambiscono a diventare gemme. Poche parole, insomma, che se accolte in radice valgono più di mille libri, generano più di mille vocazioni, colorano più di mille arcobaleni, mutano più di mille alfabeti. (Formato extra-large: cm 15x15, con 50 foto a colori di Don Tonino Bello)
Questo libro narra la storia di un lungo lavoro. Narra le storie di vita di chi ha deciso di percorrere quella strada ripida e stretta, a volte sassosa che conduce alle soglie dall'anima. In questo libro ci sono le tracce di questo cammino: il cammino che il Centro di Consulenza per la Famiglia ha percorso insieme alle persone, dall'inizio del suo operare in quei lontani anni Ottanta, fino ai nostri giorni. Questo libro fa sentire la voce di chi lavora al Centro di Consulenza per la Famiglia. La voce dei professionisti, ma anche la voce di tutte le persone, dei gruppi, delle coppie, dei ragazzi, dei bambini, che sono passati per il Centro, che si sono fermati per "riposare" un po', per recuperare energie, per rispolverare significati perduti, per poi continuare autonomamente il proprio tratto di strada, cambiati rispetto alla richiesta iniziale. Questo libro rappresenta un cammino. Non lineare ed esplicito, ma simbolico: che dalla solitudine conduce al confronto e alla relazione, che dall'oscurità rappresentata dal peso dell'incertezza, conduce al chiarore della comprensione.
In edizione riccamente illustrata per ragazzi e giovani, sei parabole moderne di don Tonino Bello, in filastrocca e in prosa: sulla famiglia umana da edificare nel superamento delle diversità, sul rapporto fra carità e giustizia, sul valore della gratuità, sull'uso della ricchezza, sull'urgenza di riconoscere il volto di Cristo in quello del povero, sulla vera libertà.
E' un libro che avvicina grandi e piccoli, offrendo l'opportunità di condividere un pò di tempo assieme catturati dalla dolcezza delle storie. Prefazione di Mons. Francesco Lambiasi. Contiene 4 simpatici segnalibro, staccabili dai risvolti di copertina, che vengono subito apprezzati dai bambini.