"Verità e dissimulazione" raccoglie gli atti di convegni internazionali che, attraverso la figura del filosofo Giordano Bruno, riflettono su due importanti anniversari: il 450º della chiusura del Concilio di Trento (2013) e il 500º dell'inizio della riforma luterana (2017). La scelta di Bruno quale punto di partenza per la riflessione su eventi tanto importanti per la storia dell'età moderna è dovuta alla efficacia della sua opera a rappresentare due direzioni di ricerca: quella del rinascimento, visto quale momento di pieno raggiungimento dell'ideale della dignità dell'uomo, e quella del pensiero cristiano eterodosso del Cinquecento, il cui pregio maggiore sembra risiedere nell'aver dato forma compiuta agli ideali di riforma a lungo covati nel pensiero religioso bassomedievale e infine prepotentemente esplosi con le tesi luterane di Wittenberg. Al pari di molti suoi contemporanei, Bruno condivise e diede voce allo spirito del suo tempo, vivendone in prima persona tanto la crisi religiosa quanto il progressivo, ma incessante, processo di formazione dei nascenti stati assolutistici europei.
Oggi non vediamo più il volto umano di Cristo fra noi, ma egli si presenta al nostro sguardo sotto le sembianze dei poveri, degli orfani, degli abbandonati, dei forestieri. Quanto che viene fatto al prossimo è proprio ciò che viene fatto direttamente a Lui. Fra le tante persone generose emerge il Padre Giovanni Minozzi (1884-1959), virgulto rivestito di carità e d'amore, le cui opere fioriscono rigogliose ancor oggi.
In queste pagine viene presentato, con tratti rapidi quanto profondi, il contributo offerto da Edith Stein, Theresia Benedicta a Cruce (1891-1942), alla comprensione della missione umana ed ecclesiale della donna. Edith Stein, che ha formalmente parlato del ruolo della donna già alla fine degli anni venti del secolo XX, interviene ancora nella discussione rimessa all'ordine del giorno nel dibattito teologico a ridosso del Concilio Ecumenico Vaticano II e in quello odierno.
Il libro contiene riflessioni sulla vita eterna, sulla morte e la risurrezione. A tali riflessioni sono abbinate preghiere (Per i cari defunti; Per una "buona" morte; Per i presbiteri defunti; Per i defunti vittime di incidenti; Orazione a san Giuseppe; Per le vittime delle guerre) e cantici.
Indagine teologica sull'uomo dal punto di vista storico-salvifico; per evidenziare l'origine dell'essere umano, il suo destino ultimo, la sua funzione nel creato, la sua più profonda e completa dignità. Argomenti trattati: la creazione del mondo e delle cose; le creazione dell'uomo; creazionismo-evoluzionismo; rapporto tra teologia e scienze naturali, giustizia e peccato originali, aspetti costitutivi della persona.
La misericordia e il perdono divini non cessano mai, sono sempre vivi e operanti, tuttavia dobbiamo sempre chinarci davanti al Signore per chiedere tale dono. Per questo il regalo di un Anno di grazia particolare da parte del pontefice è un dono singolare, grandioso. Il Giubileo sia per noi un fatto dell' anima, un fatto del cuore, dell'amore, della salvezza; sia per tutti un risveglio spirituale.
Donato vede la luce a Roma sul finire del terzo secolo, quando il cristianesimo è fatto ancora oggetto di persecuzione. Accanto al prete Epimmenio Donato cresce in virtù e sapienza, si applica agli studi umani per metterli al servizio della fede. Nel 303 fugge da Roma e trova riparo ad Arezzo, dove comincia una vita povera e priva di tutto. In seguito divenne vescovo della città sin quando, sembra, subì il martirio per Cristo. Il Giubileo sia per noi un fatto dell'anima, un fatto del cuore, dell'amore, della salvezza; sia per tutti un risveglio spirituale.
Livia Pietrantoni (1864-1894) riceve il nome di Agostina divenendo Suora di Carità di S. Giovanna Antida Thouret. Dopo poco tempo il suo ingresso tra le Suore di Carità, fu mandata a servire Cristo nei malati, presso l'antico ospedale di S. Spirito, in Roma. Qui curò amorevolmente tutti i degenti, sin quando un ammalato violento e maleducato la aggredisce e la colpisce a morte.
Di santa Filomena, non abbiamo testimonianze storiche, ma solo molti prodigi che il Signore concede per sua intercessione. La sua vicenda inizia a Roma, nelle catacombe di Priscilla, il 25 maggio 1802, quando viene rinvenuta una tomba con l'iscrizione "Lumena pax te cum fi", affiancata da alcuni simboli: due ancore, tre frecce, un fiore, una palma. Da allora si sussegono prodigi di miracoli e di devozione tra i fedeli.
Gregorio, di nobile stirpe, quella degli Arsacidi, figlio di guerriero, è un convinto testimone della fede cristiana durante la persecuzione di Diocleziano. Egli è vittima di tutta una serie di torture dalle quali esce vittorioso, e con lui l'intera Armenia e le regioni circostanti. Proprio di queste regioni è il grande evangelizzatore e vescovo, grazie alla sua parola e la sua tenacia nella fede.
Il libro narra di Margherita da Cortona (1247-1297). Margherita è grande perché ha saputo accogliere la voce dello Spirito che la chiamava ad essere tutta di Cristo, sua sposa, sua messaggera di pace, sua apostola di carità, esempio trascinante per tutti quelli che hanno traviato e hanno smarrito la via di Cristo.Ella ci è maestra di fermi propositi, di volontà decisa, di anelito al cielo e nel desiderare solo Cristo.
Il libro narra di san Lorenzo, nato in Spagna ad Huesca nel 225, fu uno dei sette diaconi di Roma dove venne martirizzato il 10 agosto del 258 durante la persecuzione voluta dall'imperatore romano Valeriano nel 257. Il Papa Sisto II affidò a Lorenzo il compito di arcidiacono, cioè responsabile delle attività caritative nella Chiesa di Roma. Aveva 33 anni quando per amore di Cristo fu bruciato su una graticola messa sul fuoco ardente.