La buona cucina e la convivialità non nascono grazie a eccellenti cuochi di pur apprezzabili ristoranti, ma nell'intimità delle mura domestiche, dove si elaborano e modificano ricette tratte da manuali e da riviste oppure carpite da un vicino di casa o da un amico, talvolta straniero. In tutte le case, da quelle della nobiltà fino alle più umili, si trovavano e si trovano ancora piccoli quaderni, magari dimenticati o inutilizzati, con macchie di burro e qualche cristallo di zucchero tra le pagine, che riportano trascritte tante ricette, più o meno segrete, più o meno complete, più o meno copiate, ma tutte con la loro originalità. In questo libro compare una selezione delle ricette della tradizione del Friuli goriziano, e non solo, reperite in manoscritti, tutti inediti, redatti tra il 1830 e il 1970.
Questo libro vuole essere un omaggio alle tradizioni della cucina triestina tra la fine del '800 e gli inizi del '900. Le ricette sono state tratte da alcuni antichi quaderni delle famiglie triestine tra le quali vanno citate Boico, Viezzoli, dei Rossi, Faccanoni, Pino von Friedental, Grioni, Janesich e Venturini. Alcune di queste ricette sono state riportate nel libro nella loro versione originale.
Avete in mano un ricettario importante. Innanzi tutto perché lo ha scritto una donna che è stata a un passo dal diventare l'ultima zarina di Russia. Una storia intrigante che viene raccontata nell'introduzione. Poi perché contiene un tesoro di conoscenze culinarie centro europee che ha rischiato di essere perduto per sempre. Ancora, perché dimostra che una contessa può essere un'eccellente donna di casa.