"La richiesta di Dio, presto o tardi, raggiunge l'uomo dovunque. Benché di tutti i problemi quello di Dio sia il più arduo e complesso, esso batte alle porte della coscienza muovendo da tutti gli orizzonti dell'anima che s'interroga sulla nascita e sulla morte per dare un senso al suo futuro essenziale e vincere l'insidia immanente del tempo. Pertanto l'universalità del problema di Dio ed il corrispondente atteggiamento dell'uomo non hanno un significato puramente culturale ma esistenziale, non semplicemente conclusivo bensì drammaticamente evocativo e decisivo per la determinazione della qualità dell'essere stesso del mondo e dell'uomo in esso. Il tempo, che sembra emergere sull'essere, ad un certo momento - che è il momento della decisione - quasi si ferma per dare lo spazio alla libertà ed all'interrogazione essenziale." (Cornelio Fabro)
Coincidono nel 2013 l'Anno della Fede e il 200 anniversario della nascita di Soren Kierkegaard. Occasione più che propizia per riproporre il tema della Fede. Cornelio Fabro traduttore ufficiale di Kierkegaard in lingua italiana divide i testi scelti secondo diverse problematiche: la esistenza della fede fuori delle religione rivelate, il problema della fede e relazione di Cristianesimo e speculazione filosofia, la vittoria della fede e l'uso della libertà, la vita della fede di fronte a Cristo e per ultimo il compimento della fede: responsabilità e autorità, cristianesimo, protestantesimo e cattolicesimo, filosofia e fede. Kierkegaard mostra tutta la sua capacità di portare questi momenti al punto incandescenti del loro incontro e propone delle soluzioni che hanno il segno del paradosso.