Il messaggio dell'enciclica è accompagnato da commenti che guardano al testo a partire da tre prospettive diverse: quelle di un teologo, di un vescovo e di un politico.
Il volume si apre con una breve nota biografica di Giovanni Paolo I, che non ha lasciato alcuna enciclica, ma in pochissimo tempo era riuscito a creare "attorno a sé una grande corrente di simpatia, dovuta soprattutto al suo stile affabile alla sua parola schietta e piana". Nella sua interezza tuttavia il volume è dedicato a Giovanni Paolo II e alle 13 encicliche da lui scritte sino ad oggi in venti anni di pontificato. La nota biografica, che come di consueto il volume riserva a papa Wojtyla, non manca di ricordare che la sua elezione segna dopo 455 anni l'ascesa al soglio pontificio di un cardinale non italiano, accenna alla sua preparazione teologica e pastorale, ai suoi numerosissimi viaggi, tenta con discrezione una sorta di valutazione anticipata del pontificato, valutazione difficile a pontificato ancora felicemente in essere. Tale valutazione è fatta indicando quelli che per l'estensore sono i punti da approfondire per un giudizio sul lungo e complesso pontificato di Giovanni Paolo II: il suo molo nella crisi e caduta dei regimi dell'Est europeo, le sue prese di posizione sulla pace, la sua intrepida difesa dei diritti umani in genere e del cristiano nella chiesa, la scelta ecumenica e la valorizzazione del dialogo interreligioso insieme alla difficoltà concreta a progredire su questa via, l'affermazione della collegialità episcopale e della dignità delle chiese locali e insieme il riaffermato centralismo della Curia di Roma, la difesa della vita e l'affermazione della dignità della donna. Con garbo la nota biografica evidenzia anche quelle che in ognuno dei contesti ricordati e in altri sono talora e a più di un osservatore sembrate affermazioni in qualche modo meno allineate o addirittura non concordanti con altre. Il papa delle folle è ricordato anche con brevi pensosi riferimenti alle esperienze di dolore che hanno segnato il suo pontificato e alla fiducia con la quale guarda alla scelta del Giubileo del Duemila "appuntamento tanto desiderato, e da lui giudicato epocale per i cristiani e per il mondo intero" .
Il volume raccoglie quindici testi di Pio X e dodici di Benedetto XV. In appendice alcuni altri testi dei due pontefici.
Eletto al soglio pontificio all'età di 68 anni, Vincenzo Gioacchino Pecci capovolse le ragionevoli aspettative di un pontificato breve, portando la chiesa fin dentro il nuovo secolo e lasciando una profonda traccia con ben 53 encicliche.
Succeduto a Pio XI alla vigilia della guerra, fin dalla prima enciclica (Summi pontificatus, 1939) papa Pacelli si impegnò a favore della pace. Figura di riferimento per uomini politici di diversa aspirazione, è stato oggetto di giudizi contrastanti da parte degli storici. Ultimo papa che nel nostro secolo abbia proclamato un dogma (l'assunzione di Maria, 1950), nei numerosi interventi del suo lungo pontificato ha toccato tutte le problematiche teologiche e del sapere, con attenzione anche all'attualità. Parallelamente, le quaranta encicliche riguardano i principali aspetti della dottrina cristiana. Il sesto volume dell'Enchiridion delle Encicliche rispecchia la complessa biografia di papa Pacelli e un ventennio di storia recente.
Pubblicato nel 1995 da Giovanni Paolo II, il documento si rivolge ad ogni uomo e donna di buona volontà e tratta del valore e dell’inviolabilità della vita umana.
Soltanto se si cerca veramente la pace e non la guerra, come è doveroso, se si tende con comune e sincero sforzo alla fraterna concordia tra i popoli, soltanto allora, diciamo, sarà possibile armonizzare gli interessi e comporre felicemente tutte le divergenze. E si potrà così addivenire di comune intesa e con mezzi opportuni a quella sospirata e concorde unione per cui i diritti di ogni singolo stato alla libertà, lungi dal venire conculcati da altri, sono invece del tutto posti al sicuro. Coloro infatti che opprimono gli altri e li spogliano della loro libertà, non possono certamente apportare il loro contributo a questa unità. E qui si presenta quanto mai opportuna l'affermazione del Nostro predecessore di f.m. Leone XIII: "Per frenare l'ambizione, la cupidigia dei beni altrui, la rivalità, che sono i più validi incentivi alla guerra, nulla val meglio delle virtù cristiane, della giustizia in primo luogo".
La serie degli Enchiridion delle encicliche (epistole e lettere) si propone di censire tutti i documenti emanati con tale nome, dal Settecento fino ad oggi: sono scritti spesso di difficile reperimento, che contengono sempre messaggi di rilievo. Il testo viene presentato nella forma originale e in traduzione italiana, preceduto da una nota biografica sul papa e con un corredo di indici (generale, cronologico, per incipit, per autore, biblico delle fonti e analitico) per aiutare qualsiasi tipo di ricerca. Il presente volume include prevalentemente le encicliche di Benedetto XIV (26 su 42); gli altri pontefici del periodo firmarono infatti pochi documenti del genere.