Il volume rielabora un corso di esercizi su alcuni temi fondamentali del ciclo di Elia: la vocazione e la preparazione del profeta; la vedova di Zarepta: JHWH è il Signore della vita; Elia e Achab: la contestazione della storia che devia; il sacrificio del Carmelo: il richiamo della fede originale; il cammino dell'Oreb: il ritorno alle origini della fede; la vigna di Naboth: fede e giustizia sono inscindibili; il carro di fuoco: la morte come incontro con il Dio vivo.
Il volume propone i testi di un ritiro tenuto da Jean Venier a Rocca di Papa (Roma) dal 4 al 9 aprile 1994, organizzato dalla comunità dell'Arca "Il chicco". Venier ha dato vita a due iniziative: "Vita e Luce", comunità di incontro per persone con handicap mentale, i loro genitori, i loro amici, e "L'Arca", comunità residenziali, composte da più focolari, dove persone con handicap mentali e assistenti condividono la vita di tutti i giorni. Il ritiro è dedicato agli ospiti, i genitori e gli operatori di queste comunità. Ogni capitolo corrisponde al tema di riflessione del giorno.
Due biografie si intersecano in queste pagine per raccontare una sola storia di fede e intelligenza. Un prete e una laica, promettenti negli studi, prima di incontrarsi hanno compiuto per proprie vie il salto vertiginoso dal razionalismo ateo alla conversione. In realtà il salto non è compiuto una volta per tutte: la fede è terreno accidentato e vulcanico per le nature esigenti. Di Madeleine Delbrel, l'autore racconta la vita concreta e spirituale con l'aiuto degli scritti, poesie e diari di rivelazione, di cui il volume contiene un'ampia scelta.
Il silenzio appartiene alla parola, e la parola al silenzio. Scegliere questo atteggiamento, che è componente essenziale della vita contemplativa e cristiana, significa entrare nell'ascolto, riconoscere noi stessi come il "tu" di Dio. Nel poetico verso di Montale "Il tuo unico modo di vedere / era ascoltare" è racchiusa l'intuizione di questo volume: attraverso un itinerario guidato dalla luce dei Padri della Chiesa, il silenzio si disvela come sorgente nascosta e attrattiva liberante della parola umana, che si riconosce come parola verace nell'additare l'orizzonte divino.
L'autore ci guida dentro quella storia che è di ogni uomo, mostrandoci come le età della vita, le ferite dell'infanzia, le paure che rimangono in ciascuno, le barriere che ci separano dagli altri, la forza dell'amore, le vie della guarigione, possano diventare una storia sacra.
"Conoscevo da tempo Jean Venier e lo apprezzavo profondamente per il suo impegno con i più sofferenti, in particolare nelle comunità dell'Arca, da lui fondate oltre trent'anni fa come pure 'Fede e Luce', comunità di sostegno non residenziali per persone che hanno un handicap mentale e per le loro famiglie e amici. Lo apprezzavo pure per la saggezza di vita da lui espressa in libri come 'La comunità, luogo del perdono e della festa', dove mostra una grande conoscenza del cuore umano. Sapevo bene che tutto ciò derivava da una profonda vita interiore e dalla familiarità con Gesù ma non avevo mai accostato una testimonianza ampia e diretta della sua fede quale è quella che trovo in questo libro". Dalla prefazione di Carlo Maria Martini.
In tempi come quelli di oggi in cui è facile sentirsi affannati, insoddisfatti, in cui ciò che si ha risulta decisamente più importante di ciò che si è, appare quanto mai necessario ritagliare, nell'arco della giornata, un momento di silenzio: non si tratta semplicemente di eliminare i rumori provenienti dall'esterno, ma anche il frastuono, dentro di noi, dei pensieri inquietanti, per ritrovare la nostra realtà più autentica. La Parola è come la rugiada che dà sollievo e conforto alla pianta; il Silenzio è simile alla quiete feconda dell'alba, durante la quale la rugiada si deposita. La Natura ci è maestra di sapienza e di armonia.
La Chiesa russa vede la sua tradizionale missione di salvezza innanzitutto nella santificazione di tutta la vita terrena dei suoi membri attraverso i misteri cristiani. Il legame liturgico, orante, sacrale della chiesa con tutti i suoi figli rappresenta da sempre il fondamento della vita spirituale ed ecclesiale dell'ortodossia russa. Nonostante questa spiritualità diffusa il vissuto religioso russo è stato sempre condizionato dalla strettissima connessione tra stato e chiesa. La storia tracciata nel volume parte dagli albori della cristianizzazione per arrivare alla rivoluzione del 1917: del periodo successivo si hanno ancora troppo pochi documenti per scrivere qualcosa di più di una leggenda.
Poter amare ed essere amati è una meta irrinunciabile per la persona, un'esigenza radicata nello stesso amore di Dio che costituisce il cuore della vocazione e della comunità cristiana, come si legge nel Vangelo di Giovanni: "Da questo tutti sapranno che siete miei amici, se avrete amore gli uni per gli altri" (13,35). Amare non è facile; tante forze contrastano, sviano e talora bloccano questo appello profondo. Nel volume l'autore si sofferma sulla sessualità intesa come capacità di amare e di rapportarsi con gli altri, con l'intento di individuare alcuni punti di riferimento per orientarsi nella maturazione sessuale e affettiva in ogni stato di vita. Il punto di vista prospettico della ricerca è di carattere psico-pedagogico.