"Tutti nascono originali. Molti muoiono fotocopie". Parole di Carlo Acutis (Londra 3 maggio 1991 - Monza 12 ottobre 2006), morto a quindici anni in concetto di santità, dichiarato venerabile il 5 luglio 2018. Un ragazzo pieno di vita e di interessi, appassionato di informatica. Con il cuore pieno di Dio. È sepolto nel Santuario della Spogliazione, che ad Assisi ricorda il giovane Francesco che si spogliò di tutti i beni, fino alla nudità, per seguire Gesù e vivere secondo il Vangelo. Due storie tanto originali. Lontane nel tempo. Ma un filo rosso le unisce. Incontro di luci per i giovani del nostro tempo.
Per inaugurare la nuova collana della EFI, "Missionaria", è stata scelta una storia d'altri tempi, quella di padre Tito Banchong, laotiano, ordinato sacerdote nel 1971, proprio nel momento in cui i comunisti salivano al potere a Vientiane. Pur senza mai usare parole critiche nei confronti dei governanti, padre Tito è stato incarcerato tre volte nelle prigioni laotiane, imparando con ciò a trovare anche nelle ristrettezze più crude la tenerezza dell'amore di Dio. Nominato "vescovo" di Luang Prabang, l'antica capitale, padre Tito è un vero missionario del bel Vangelo che tutti include nell'amoroso abbraccio del Dio dell'amore. La storia di Tito Banchong è stata raccolta da Michele Zanzucchi.
L'amore non è un sentimento accanto agli altri. L'amore è infatti al cuore del bisogno umano di abbracciare il mondo anche solo abbracciando una creatura. L'amore svela le intenzioni più recondite dell'animo umano. Un giornalista-scrittore e un regista-scrittore si mettono alla ricerca delle sfaccettature sempre nuove dell'amore: un viaggio di continue sorprese. Con un occhio al "grande amore" di Francesco. I brani qui raccolti sono stati in parte pubblicati dal 2020 al 2024 sul mensile Frate Indovino, nella rubrica "Dizionario dell'amore".
Aveva 15 anni, Carlo Acutis, ed era un ragazzo come tanti se non fosse che la sua maturità e lo sguardo profondo con cui osservava il mondo tradivano qualcosa di straordinario. La sua vita brevissima, stroncata nel giro di pochi giorni da una leucemia fulminante, è densa di spunti per tutti; interroga gli adulti sulla solidità della propria fede e suggerisce percorsi spirituali ai suoi coetanei.
Il libro Una stella di nome Carlo non è però una biografia del giovane beato. L’autrice infatti ha scelto di proporre un testo narrativo rivolto al pubblico più giovane, per mostrare come la vita di Acutis possa attrarre e illuminare quelle di tanti altri ragazzi. È il senso di una santità che diventa esempio e luce per la vita di altri.
Il testo racconta la storia di quattro ragazzini milanesi e il loro sacerdote, alle prese con un campo avventuroso ad Assisi, nei luoghi della cittadina umbra che Carlo conosceva bene. I protagonisti più giovani sono alle prese con domande spinose sulla fede e sulla loro vita. Sono alcuni degli interrogativi che sorgono nell’adolescenza di fronte a nodi più o meno faticosi del crescere e che Barbara Baffetti conosce bene, perché oltre a essere autrice di libri per ragazzi, lavora da molti anni nelle scuole con un progetto sull’Affettività e il Rispetto che la porta a raccogliere le paure e i bisogni degli adolescenti e preadolescenti (il testo affronta quindi temi come il bullismo e il mondo digitale, i primi affetti, le difficoltà familiari, la malattia). Vedendo quelle che sono le istanze e i dubbi di tanti di loro, ha capito che alcuni di questi potevano trovare risposta nell’incontro con la storia di Carlo. L’avventura dei quattro giovani in un intreccio particolare che si sviluppa tra Milano e Assisi, ha dato dunque voce a storie incontrate e ascoltate dall’autrice nel suo lavoro di sostegno ai giovani.
Alex, Nina, Lea e Nicolò, le loro famiglie, e anche il giovane don Giovanni, vogliono rappresentare il volto di una Chiesa in cammino in mezzo al mondo, una Chiesa che sa custodire e accompagnare nei momenti difficili anche i più giovani. Questo si realizza nel libro attraverso il contributo di tanti (genitori, sacerdote, catechisti e gli ultimi tanto amati da Carlo), ma soprattutto attraverso la scoperta preziosa della vita e della fede di Acutis.
La conoscenza del giovane beato di Milano cambia appunto, nei protagonisti del racconto, la prospettiva con cui guardare le cose e li porta a scoprire se stessi, l’amicizia con Gesù e le relazioni belle cui essa conduce.
Il racconto offre l’opportunità di scoprire, nella cornice di Assisi, i luoghi francescani amati da Acutis e in particolare le mura del Santuario della Spogliazione che lega in modo inscindibile i due.
Tra le pagine sono presenti dei box che permettono di fissare alcuni focus sulla vita e le passioni di Carlo; in appendice, una breve biografia, piste catechetiche e citazioni dal magistero e dalla Parola per completarne e approfondirne la conoscenza e rendere il testo uno strumento utile anche a educatori, catechisti e animatori.
Sinossi | Alex, Lea, Nicolò e Nina partono per un campo estivo dell’oratorio. Non si conoscono tra loro e in valigia portano non solo vestiti ma anche storie complicate, desideri e paure. Don Giovanni ha preparato per i ragazzi una particolare caccia al tesoro che intreccerà le loro vite con quella di un altro giovane, innamorato di Gesù. Nelle giornate trascorse insieme tra le mura di Assisi e il Subasio, scopriranno un cielo colmo di nuove promesse, il valore dell’amicizia tra loro e con il Signore, guidati da una stella speciale, quella di Carlo Acutis. Le riflessioni, le emozioni e i pensieri del gruppo di protagonisti, evolvono pagina dopo pagina, guidando i lettori a scoprire la vita del giovane Beato, il legame con san Francesco, il Santuario della Spogliazione e anche l’intreccio prezioso tra terra e cielo, che rende migliore la vita.
L’autore | Barbara Baffetti, moglie e madre di quattro figli, è laureata in filosofia, con formazione specifica in pedagogia, membro dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della CEI. Ha pubblicato numerosi testi per l’editoria rivolta a bambini e ragazzi. Promuove da molti anni un progetto sull’Affettività e il Rispetto nelle scuole di ogni ordine e grado. Dall’ascolto dei più giovani, delle loro domande e dei loro bisogni nascono le idee che poi prendono forma in molti dei suoi testi.