Cosa significa educare? perché educare? chi educa chi? quali rapporti esistono tra educazione e società e tra educazione e cambiamento? A cinquant'anni dall'uscita di "Pedagogia degli oppressi", concluso da Freire nel 1968 (anno - come il libro - di radicalità e di liberazione) le domande restano prepotentemente attuali. E le risposte di Freire, ispirate al principio fondamentale che non c'è educazione se non attraverso la liberazione degli uomini dall'oppressione, continuano a essere un punto di riferimento nel mondo. Per questo una nuova edizione, con il corredo di una introduzione e di una postfazione attualizzanti e di brevi interviste a studiosi contemporanei, non è il semplice ripescaggio di un classico.
È tempo di referendum. Anche sulle modifiche costituzionali imposte dal Governo Renzi e sul nuovo sistema elettorale. L'esito inciderà profondamente sulle regole della democrazia e sulla vita quotidiana dei cittadini. "Dire No" è un esercizio di sovranità consapevole, un gesto di resistenza contro l'autoritarismo, la prevaricazione, l'attacco ai diritti di tutti. È una scelta per una società migliore. I quattro autori, esponenti della società civile analizzano quali sono, fuori dagli slogan del governo, le vere implicazioni della riforma e quali sarebbero le conseguenze, nel lungo e nel breve periodo, sulla vita politica e sociale del Paese.
"Quando uno fa l'insegnante, in particolare se fa il maestro elementare, l'aspetto prevalente del mestiere riguarda la quotidianità della relazione educativa e dell'apprendimento dei bambini: come stanno, a quali azioni e rituali partecipano, quali operazioni mentali, fisiche e emotive svolgono con gli altri e da soli, che cosa e come imparano... Ti svegli la mattina, vai a scuola, stai con i ragazzini in una classe, non una tantum o per un periodo, ma ogni giorno e per anni; e fai, osservi, ascolti, proponi, porti avanti, come adulto esperto di apprendimento che guida bambini a imparare. Nel fare questo - è inevitabile e anche molto bello - continui a imparare a tua volta e devi lasciare che ciò avvenga, accoglierlo. Sei ogni volta un teorico in azione e un pratico che si chiede se va bene o no, che aggiusta il tiro, corregge, aggiunge, toglie". In queste parole c'è la filosofia e la guida dell'appassionante viaggio di Marco Rossi-Doria nella nostra scuola. Com'è. E come dovrebbe essere.
"Pedagogia della speranza" è l'ultima riflessione di Paulo Freire. Si tratta di un'opera per approfondire la conoscenza di uno dei più importanti pedagogisti contemporanei, che, a quasi vent'anni dalla sua scomparsa, non ha ancora smesso di influenzare e ispirare le moderne pratiche educative. Il saggio è fortemente legato alle riflessioni sull'educazione e sulla pedagogia contenute nella sua opera più nota "La pedagogia degli oppressi" (Edizioni Gruppo Abele, 2011). In queste pagine, però, Freire ritorna su quei temi con uno sguardo rinnovato, proponendo un metodo pedagogico che affronta alcuni nodi più importanti e controversi della società contemporanea: la necessità del protagonismo civile di tutti, la lotta per la giustizia e la tutela dei diritti umani, il valore dell'educazione come strumento di "liberazione".
La storia dell'umanità è storia di popoli e di persone che si spostano. E di altri popoli che condividono, accolgono, respingono. Spesso in una mescolanza di atteggiamenti, con contraddizioni e confitti. Il Mediterraneo è un mare di migrazioni. In mezzo a quel mare c'è Lampedusa, da sempre luogo di incontro di persone in fuga e di persone aggrappate a un pezzo di terra. Tutte in mezzo al mare. Con speranze, paure, affetti, resistenze. Lampedusa è il simbolo della vicenda difficile, a volte crudele, a volte nobile dell'umanità. Di questo intreccio parlano una viaggiatrice appassionata e il sindaco di Lampedusa, eletta un anno fa e subito impegnata nella scommessa di sostituire le barriere con ponti e strade. Ne emerge l'immagine di un'isola che vuole essere fedele a una storia di accoglienza: ieri (duemila anni fa) consentendo l'approdo e rifocillando schiavi in fuga verso le coste africane, oggi dando il primo aiuto, con gesti di riconoscimento, a donne, uomini e bambini che da quelle coste sono partiti alla ricerca di un futuro.
Il fenomeno delle truffe in danno delle persone anziane è una cifra oscura di proporzioni allarmanti: numericamente ridotto nelle statistiche giudiziarie, per la vergogna a denunciare che spesso caratterizza le vittime, esso appare nella sua effettiva grandezza se solo si sentono i racconti di amici e conoscenti. Vincenzo Tancredi è un sovrintendente di polizia e raccoglie al domicilio i racconti delle truffe subite da chi, per ragioni familiari o di salute, non può recarsi a fare denuncia presso gli uffici di polizia. A forza di sentire sfoghi, storie, proteste ha deciso di scriverne alcuni. Anche per contribuire a evitare ad altri la stessa esperienza...
La corruzione è un fenomeno che sta trascinando l'Italia in fondo alle classifiche internazionali sulla legalità. A che cosa è dovuta la persistente diffusione della corruzione in Italia? Su quali meccanismi di riproduzione si basa? E quali sono i suoi effetti sul sistema politico ed economico del paese? L'autore, docente presso l'Università degli Studi di Pisa è tra i massimi esperti di corruzione nel nostro paese e individua nel libro i protagonisti degli scambi occulti, le ragioni dei fallimenti delle politiche anticorruzione e l'efficacia dei possibili strumenti di contrasto. Presenta i risultati di ricerche e dei modelli di analisi più significativi, confermati e avvalorati da un'ampia rassegna di casi empirici, di episodi e di testimonianze, ricavati da materiale giudiziario e giornalistico.
Undici interventi, undici nomi, undici riflessioni da non perdere. Per una progettazione concreta, per una cittadinanza attiva. Il libro voluto e costruito da Oscar Farinetti, è un atto di resistenza e di fiducia. Di resistenza contro la crisi e il declino che ci circondano; di fiducia nella possibilità di un futuro migliore, fondato su alcuni valori fondamentali analizzati e attuati da undici protagonisti della nostra storia: donne e uomini della cultura, della chiesa, dell'imprenditoria, della medicina, della filosofia, della letteratura, della politica, della magistratura. E' uno strumento per mettere in campo una nuova forma di umanesimo, di cui abbiamo tutti un grande bisogno. Con interventi di A. Baricco, C. Bastioli, M. Calabresi, G.C. Caselli, S. Chiamparino, L. Ciotti, F. Enrichens, O. Farinetti, C. Petrini, A. Scurati, G. Vattimo.
Il testo di Freire è un classico del pensiero nel campo pedagogico, sempre richiesto negli anni perché continua a suscitare tanti approfondimenti e applicazioni concrete in campo educativo. La nuova edizione, attesa dagli operatori del settore, riprende il testo originario e lo aggiorna con una prefazione sulle conseguenze pedagogiche in questi anni. La centralità del rispetto della persona è la chiave della proposta educativa di Freire, al di là del suo credo politico e del suo particolare metodo. L'educazione rimane lo strumento fondamentale che garantisce la liberazione degli uomini dalle tante forme di oppressione.
"Adesso" è una parola che sottolinea il bisogno di rottura che c'è oggi nel panorama politico. I giovani devono farsi spazio e trovare nuove forme di rappresentanza, in un momento storico di crisi culturale prima ancora che politica. Per questa ragione il Comitato Benvenuti in Italia ha deciso di ripartire dalla scuola, luogo principe di formazione e cittadinanza: una scuola capace di accogliere e valorizzare identità differenti e di generare capitale sociale. Un testo che vuole rimettere al centro i valori autentici della politica, come strumento per la realizzazione del bene comune.
Un tentativo di sistematizzare l'enorme influenza del sistema delle mafie nazionali (cosa nostra, camorra, 'ndrangheta, sacra corona unita, mafia tout court) ed internazionali nell'alveo del grande spesso equivoco affare che è il calcio. Più gioco che sport, quindi soggetto a trucchi, riciclaggi, controllo sul territorio, arruolamento malavitoso della gioventù. Una grande fotografia sull'esistente dai primordi del calcio scommesse al sistema attuale delle connivenze ad alto livello aprendo uno scandalo spaccato delle collusioni con le istituzioni e con gli ultrà. Dalla descrizione generale dell'intreccio calcio-mafia ai casi particolari scendendo lungo la penisola. Dal Lazio alla Sicilia, passando da Abruzzo, Puglia, Lucania, Calabria. Scoprendo che anche Provenzano, i Santapaola, gli Spatuzza ed i Pesce hanno frequentato il football nostrano.
"Come la schiavitù e l'apartheid, la povertà non è naturale. È creata dall'uomo e può essere superata e sradicata dalle azioni degli esseri umani. Superare la povertà non è un gesto di carità. È un atto di giustizia. È la tutela di un diritto umano fondamentale, il diritto alla dignità e a una vita decorosa".
(Nelson Mandela)
Le date, gli avvenimenti e le ricorrenze più significative per accompagnare il 2009, senza dimenticare che l'aspirazione a un mondo libero dalla paura rimane incompiuta per milioni di persone che vivono in povertà e i cui diritti vengono regolarmente negati.
Prefazione di Ivano Fossati