Un libro pieno di speranza: la storia dei fratelli Gravina, tre vulcani della gioia. Affetti da una malattia invalidante affrontano morte chiamandola "la nostra festa".
Possiamo perdonare un genitore che non ci ha amati? E il partner che ci ha traditi? E cosa dire di noi stessi? Torti, ingiustizie, abbandoni, tradimenti, come un coltello affilato, possono creare ferite profonde e difficili da sanare che spesso ci portiamo addosso per tutta la vita. Esiste però un «balsamo miracoloso» per la loro cura che il mondo scientifico ha riscoperto solo negli ultimi trent'anni: il perdono. Pratica antichissima e universalmente diffusa, il perdono ha il potere non solo di sanare le ferite emotive, ma anche di migliorare notevolmente la salute fisica e il benessere psicologico. Purtroppo, però, la via verso il perdono è irta di ostacoli e richiede di disporre di strategie efficaci per superarli, come quelli messi a punto nell'ambito della Psicoterapia Breve Strategica.
Antonio di Padova fu un grande predicatore, ma cosa predicava concretamente? Di cosa parlava? Si potrebbe pensare, a giusta ragione, che egli parlasse soprattutto dei peccati e dei vizi da cui il cristiano deve tenersi lontano. Scorrendo le pagine dei suoi sermoni, si scopre che ciò che palpita nel cuore di Antonio di Padova è la consapevolezza della grande dignità dell’uomo, creato a immagine del Figlio di Dio e destinato con lui allo splendore della gloria. La certezza che lo anima è la convinzione che la vita cambia se considerata a partire da Cristo risorto, promessa di vita nuova, di vita in pienezza. Perciò, la vita dell’uomo è, per Antonio di Padova, un cammino da compiere nella luce della risurrezione!
Autore
Mary MELONE (La Spezia, 1964) è una religiosa e teologa italiana appartenente alle suore francescane angeline, istituto di cui è superiora generale dal 15 luglio 2019. È stata rettore della Pontificia Università Antoniana dal 2014 al 2019, prima donna a ricoprire la carica di rettore di un’Università pontificia. Già laureata in pedagogia, è una delle sei donne nominate da papa Francesco a membro della nuova Commissione di Studio sul diaconato delle donne.
Gioacchino Curiello
Nominare lo Spirito Santo: limiti e possibilità 7-20
Verónica Roldán
L’esperienza dello Spirito Santo nei movimenti cattolici. Il caso del Rinnovamento carismatico 21-35
Germano Scaglioni
Simboli biblici dello Spirito Santo 37-52
Valentino Maraldi
Il grembo ecclesiale dello Spirito 53-68
Gianluigi Pasquale
I doni e i frutti dello Spirito nella teologia dal Vaticano II 69-84
Ioannis Spiteris
Per una (ecologia?) cosmologia pneumatologica 85-104
Gilberto Depeder
Lo Spirito soffia dove vuole? Libertà dello Spirito e universalità della salvezza 105-121
Simone Morandini
«È lo spirito che dà la vita». Per un’etica ecumenica 123-138
Daris Schioppetto
L’intuizione fondamentale di san Francesco 139-154
Nataša Govekar
La colomba e il fuoco come immagini dello Spirito Santo 155-166
Gianluigi Pasquale
Invito alla lettura
È proprio vero che nella Bibbia Dio non ride mai? Per i padri del deserto e per la tradizione monastica il riso è da combattere in quanto caratteristica dello stolto e terribile vizio. Ecco un piccolo florilegio sul riso, una raccolta di brevissimi e "spassosi" testi di antichi autori cristiani che rivela come l'avversione per la risata fragorosa, la beffa, la smodata allegrezza, sia molto più sfumata e "possibilista" di quanto si pensi. A completare la piccola raccolta, un inedito di Efrem il Siro dal titolo "Sul fatto che non bisogna ridere" a cura di Lucio Coco, in cui a partire dalla critica di certi atteggiamenti scomposti e irriguardosi, come il riso, l'opuscolo offre al lettore un percorso di conversione.
A partire dai contributi di Sergio Bastianel, Giovanni Moioli e Tullo Goffi, questo studio rimarca l'importanza del dialogo per lo strutturarsi della coscienza, mostrando come la preghiera sia da considerarsi quel dialogo che sottende una vita morale vissuta nella fede. Dalla descrizione di protagonisti ed elementi costitutivi della preghiera, e dall'analisi degli effetti che essa produce nella coscienza e in rapporto al discernimento, emergono i tratti di un dialogo vivo e vivificante con Dio.
Ripartire dall'essenziale, cioè dalla carità e dalla misericordia. Questo libro prende sul serio tale l'esigenza, così efficacemente sottolineata dagli ultimi due pontefici e così sentita da tutti. Per questo propone al lettore la riscoperta delle opere di misericordia spirituale, sette consigli per prendersi cura, in modo concreto ed efficace, dei disagi spirituali dell'umanità. "La carità non è per la chiesa una specie di attività di assistenza sociale che si potrebbe anche lasciare ad altri, ma appartiene alla sua natura, è espressione irrinunciabile della sua stessa essenza". Aveva scritto così, nel 2005, papa Benedetto XVI. Otto anni dopo, durante il suo primo Angelus, papa Francesco ha detto tra l'altro: "La misericordia cambia tutto. È il meglio che noi possiamo sentire: cambia il mondo. Un po' di misericordia rende il mondo meno freddo e più giusto".
Ricerca che analizza il pensiero dell’oratoriano francese Louis Bouyer (1913-2004). Impegnato fin dall’inizio a riscoprire le fonti della vita spirituale del cristiano, Bouyer sviluppa una teologia delle vocazioni utilizzando un metodo che intreccia speculazione e fenomenologia, dottrina e racconto. Pur sostenendo una diversità tra le vocazioni, egli è convinto che la strada della piena realizzazione dell’umano è una sola: la Croce. Non c’è umanesimo veramente cristiano che quello della Croce di Cristo.
Autore
MATTEO LUCIETTO (1975), presbitero della diocesi di Vicenza dal 2001, ha conseguito il dottorato in spiritualità presso l’Istituto di spiritualità della Pontifica Università Gregoriana nel 2011. Attualmente è padre spirituale nel Seminario minore di Vicenza e docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Mons. A. Onisto».
Manuale di esercizi concreti, con obiettivi e possibili soluzioni, per la guida spirituale e personale. Adatto anche a psicologi e counselor che cercano uno strumento utile e semplice per l'accompagnamento.
Contenuto
Un itinerario formativo per chi è impegnato nel dialogo pastorale e spirituale con le persone sul versante delle dinamiche personali che intercorrono tra il consigliere e il consultante. Vengono approfonditi i seguenti temi: il discernimento spirituale nella sua specificità e nel suo attuarsi entro il dialogo pastorale, la configurazione del destinatario nella tipologia delle varie strutture di personalità, le sue dinamiche vocazionali, il dialogo pastorale, come essere e come fare i consiglieri e come i consultanti. Ogni capitolo è corredato di esercizi per facilitare la formazione personale dell’accompagnatore spirituale.
Destinatari
Operatori pastorali. Sacerdoti, educatori vocazionali e spirituali.
Autore
Giuseppe Sovernigo psicologo e psicoterapeuta nei settori liturgico, pastorale, educativo e vocazionale. È docente di psicologia e celebrazione liturgica presso l’Istituto di liturgia pastorale di Santa Giustina in Padova e di psicologia e azione pastorale presso la Facoltà Teologica del Triveneto. Tra le numerose pubblicazioni ricordiamo: Rito e persona, simbolismo e celebrazione liturgica, aspetti psicologici, 1998; Senso di colpa, peccato e confessione 2001; Educare alla fede 2002; Poter amare, 2002; Il celebrante, fedele o presidente, e la partecipazione liturgica, 2003; Vivere la carità 2003; L’umano in confessione, 2004. È inoltre autore di itinerari per laboratori formativi: Amare con tutto il cuore, 5 volumi, 2004; Come relazionarsi, 5 volumi, 2005; Il cammino spirituale, 4 volumi, 2007; Con Pietro al seguito di Gesù, 2 volumi, 2009.
Il libro presenta i risultati di un lavoro biennale di ricerca dedicato al confronto tra psicologia e teologia o spiritualità. Si cerca di spostare il dibattito dal piano teorico a quello pratico, chiamando in causa la tradizione spirituale.
Un saggio, approfondito e documentato, che si propone come introduzione al pensiero di un teologo che ha rinnovato il metodo d'approccio e di studio della spiritualita.