Commenti, letture, riflessioni che padre Fontaine ha trasmesso lungo gli anni guidando gruppi di pellegrini nella Terra Santa proponendo la lettura della Bibbia nella sua terra (Bible sur le terrain (BST).
Che cos'è il timor di Dio? Spesso questo atteggiamento è recepito alla stregua di un sentimento di riguardo, legato alla soggezione provata di fronte a qualcosa - a Qualcuno - di più grande, verso il quale non è possibile altro che stupore, devozione e riconoscenza; altre volte viene assimilato all'inquietudine generata dall'antico monito "Dio ti vede!", che porta in sé qualcosa di misterioso e più strettamente minaccioso. Oltre il rispetto e senza paura, accompagnati da Qohelet - acuto e sensibile sapiente dell'Antico Testamento - in questo testo cerchiamo invece di individuare una possibile rilettura e applicazione del timor di Dio, lasciandoci guidare da ciò che egli osserva e descrive nel suo lungo e attento meditare, fino alla sintesi con cui afferma che «Chi teme Dio riesce bene in tutto» (Qo 7,18).
Cosa possiamo sapere di Dio? In ottica cristiana, ciò che Gesù ha detto e fatto per raccontare Dio, possiamo dirlo, farlo e crederlo; quello che non ha detto o fatto, no. In quell'uomo ci è stato detto l'essenziale per andare a colui che continuiamo a chiamare "Dio". Se dunque è vero e giusto continuare a ripetere che Gesù è Dio, dovremmo cominciare una buona volta anche a dire che Dio è Gesù. La vita di Dio si compie e si realizza nella vita di Gesù, regno di Dio fatto persona. Come è avvenuto per quanti hanno incontrato Gesù sulle strade della Galilea e della Giudea, così può avvenire anche per noi: ascoltare Gesù, meditare su di lui e grazie a lui, significa accogliere il volto di Dio da lui disegnato con la sua vita. Questo è già passare dalla morte alla vita, dalle nostre morti quotidiane alla vita in pienezza che Gesù ci ha portato, con la sua splendente umanità. Questo è il viaggio che il libro propone.
La narrazione è alla base dell’esistenza di ciascuno: il racconto è ciò che dà forma al nostro passato, forza al nostro presente, vie al nostro futuro. La narrazione è elemento centrale anche dell’esperienza di fede nel Dio di Gesù Cristo rivelato nelle Scritture: la Bibbia dice Dio narrando una molteplicità di storie. Così è per gli stessi Vangeli, che chiedono di essere letti anzitutto come un racconto e in questo modo liberano il loro messaggio di speranza. Gesù di Nazaret, maestro nell’arte del racconto in parabole intessuto di quotidianità, diventa dunque il narratore per eccellenza del volto del Padre e al tempo stesso è «narratore narrato» nei Vangeli.
Autore
LUCIANO MANICARDI, monaco della Comunità monastica di Bose (BI) dove attualmente è maestro dei novizi e vice priore, è membro della redazione della rivista «Parola, Spirito e Vita». Per l’EMP ha pubblicato «Raccontami una storia» (2012).
Il libro ripercorre le molte figure di donne della Bibbia che nella loro umanità, a volte debole e fragile, aiutano a scoprire e vivere la preghiera. Molte donne popolano la Scrittura e raccontano Dio: profetesse, regine, madri prodigiose, schiave, vedove e straniere. A loro la Bibbia dedica pagine che ci fanno udire voci di lode e supplica a Dio che si innalzano in ogni luogo coinvolgendo tutto il corpo: bocca, braccia, gambe, sguardo intenso, lacrime e sorriso.
Destinatari
Tutti.
Autore
Francesca Farina vive e opera a Vicenza, appassionata di scienze umane , dopo aver conseguito il dottorato in teologia al Marianum di Roma collabora a riviste mariologiche. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo: Canti poetici mariani della Raccolta Barbi, Arti Grafiche Urbani, Sandrigo (Vi) 1998, Beatitudini e Maria, ISG, Vicenza 2003, Sette domande in una preghiera, Messaggero, Padova 2008.
Un invito a entrare nel mondo biblico, popolato di famiglie, di storie d'amore e di crisi familiari e a lasciarsi conquistare dal fascino di queste narrazioni. L'autore si focalizza su sette coppie bibliche, ne scruta e osserva le dinamiche di relazione e interpella il lettore sul suo desiderio di amare ed essere amato. I riferimenti biblici sono arricchiti da continui rimandi alla vita di san Francesco e dall'esperienza concreta di sette coppie di oggi, giovani e meno giovani del ventunesimo secolo, che narrano la loro vicenda coniugale. Le sette coppie bibliche oggetto di lettura: Adamo ed Eva, Shelomoh e Shûlammît. Abisag e Davide, Gomer e Osea, Gesù e la donna samaritana, Gesù, Marta e Maria, Maria e Giuseppe.
Presentazione, analisi e studio del libro di geremia; in particolare i cc. 1-13.
«La Parola di Dio non è incatenata», scriveva Paolo a Timoteo (2Tm 2,10). Parlava della sua esperienza di evangelizzazione che non era ostacolata neppure dalle catene della prigione. Ma parlava anche delle manipolazioni dei «super-apostoli», cioè i predicatori che si credevano migliori di lui, e delle fragilità umane di ogni predicatore. Niente può ostacolare, impedire la corsa gloriosa della Parola. In questo volume ben 16 testi biblici (dagli Atti e dalle Lettere di Paolo) sono meditati secondo il metodo della «lettura orante», già conosciuto attraverso altri libri dell'autore. Si tratta di una proposta ricca di serietà biblica, ma anche di sensibilità spirituale e di sapienza pastorale. La Parola acquista così una vivacità nuova e rafforza nel credente il coraggio di annunciare «il Vangelo di Dio in mezzo a molte lotte» (1Ts 2,2).
Destinatari
Quanti desiderano imparare ad applicare il metodo della lectio divina, attualizzando la Parola, nelle diverse situazioni e nelle più disparate condizioni della vita.
Autore
BRUNO SECONDIN, carmelitano, ha studiato a Roma, in Germania e a Gerusalemme, ed è ordinario di Teologia spirituale all'Università Gregoriana di Roma. È autore di una ventina di libri su temi di spiritualità. Sulla lectio divina ha pubblicato con le Edizioni Messaggero Padova tre volumi sulla «lettura orante della Parola» e dirige la collana «Rotem», a cui appartiene anche il presente contributo.