teologia dogmatica, cristologia
L’anagogia è il punto prospettico nel quale possono convergere il discorso fenomenologico e quello metafisico in ordine alla Sacra Doctrina.
In questa prospettiva, il lavoro di Marco Salvioli: La misericordia invisibile del Padre nella compassione visibile di Gesù, il Figlio. Per una fenomenologia di Gesù in chiave anagogica, che costituisce la monografia di questo numero di Divus Thomas, rappresenta un primo tentativo di lettura inter-teoretica tra fenomenologia, metafisica e anagogia.
Il tema trattato è di una rilevanza costitutiva per la teologia. L’andatura espositiva è di alto valore sintetico. Il novum compositivo è rappresentato dalla riscoperta del senso meta temporale della verità nella riflessione di Husserl (dalla Presentazione di Giuseppe Barzaghi).
Rivista trimestrale sui movimenti religiosi e alternativi tra i migranti, n. 2/2008.
Il Card. Biffi con linguaggio semplice e affascinante parla di Gesù Cristo e della fortuna di appartenere a Lui. È un discorso destinato ai giovani e dedicato a Giovanni Paolo II in occasione del 30° anniversario della sua elezione al soglio pontificio. La fede in Cristo è un dono che il Padre ci offre copiosamente e allo stesso tempo è una conquista della nostra intelligenza e una responsabilità di fronte al mondo.
Nel corso delle persecuzioni antisemite i Testimoni di Geova hanno avuto un ruolo molto discusso e poco chiaro. Alcuni affermano che, almeno inizialmente nel 1933, cercarono un compromesso con il governo di Hitler arrivando ad assumere posizioni antisemite pur di proteggere se stessi, mentre loro si difendono con un’accusa uguale e contraria: sarebbero state le Chiese cristiane, piuttosto, ad essere ispiratrici e complici del potere nazista. Queste reciproche accuse che fondamento hanno? I Testimoni furono davvero «vittime dimenticate» dell’olocausto? Quale fu il ruolo di Joseph Rutherford, secondo presidente della Torre di Guardia americana, nella gestione dei rapporti con il governo tedesco e nel proselitismo della Germania del Terzo Reich?
Penton, in questo scritto, tenta di dipanare la matassa riesaminando con cautela gli eventi a partire da documenti inediti.
Dall’inizio della civiltà l’uomo si è trovato di fronte a un enigma insolubile, che si manifesta come il problema più grave della nostra condizione, l’ostacolo insormontabile sul cammino - individuale e collettivo - verso la felicità. Perché esiste il male? Quali sono le sue cause? Ci sono possibili rimedi, in grado di sconfiggerlo?
Tra tutte le risposte al problema del male ce n’è una che si impone con particolare autorevolezza: quella data dalla rivelazione cristiana. Il depositum fidei, custodito dalla Chiesa, contiene l’insegnamento sul peccato originale: la ribellione a Dio di alcuni angeli, la successiva caduta dei progenitori della specie umana, la perdita irreversibile dello stato di grazia, l’offerta salvifica di Dio che non ha abbandonato l’uomo «in potere della morte».
Tuttavia, proprio perché si rivolge alla ragione e non (esclusivamente) al sentimento, la risposta della rivelazione cristiana - e quindi della Chiesa - al problema del male deve confrontarsi con gli esiti delle ricerche filosofiche, storiche, scientifiche su tale argomento. Esiti che talora appaiono in contrasto, anche radicale, con i dati di fede custoditi dalla tradizione ecclesiale: ma che non possono realmente contraddirli, se si confrontano con essa in modo leale e ragionevole.
Con il metodo delle domande e risposte, questo sussidio per la catechesi presenta gli aspetti fondamentali del sacramento della Confermazione, le verità fondamentali che il cresimato è chiamato a vivere e la testimonianza dei cristiani esemplari, in particolare dei martiri e di alcuni santi.
Questo libro illustrato segue quello sull´Eucaristia (Piccolo catechismo eucaristico) e quello sulla Confessione (Piccolo catechismo sul sacramento della penitenza). È pensato per aiutare i cresimandi a vivere con consapevolezza e fede il sacramento che chiedono.
Il Cardinale José Saraiva Martins, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, introduce alla lettura con una lettera personale.
Quarta edizione.
Ma esiste davvero, questa “verità”? Si può propriamente parlare de “la” verità?
La presente indagine storica ricostruisce il dibattito avvenuto nel tardo Impero Romano (secc. II-IV d. C.) tra i sostenitori del politeismo e i primi cristiani.
È singolare che la discussione e gli interrogativi dell’epoca evocano le controversie di cui siamo, oggi, spettatori. Ora come allora, pare che solo l’antico politeismo e il pluralismo religioso garantiscano la tolleranza e la pacifica convivenza, mentre il cristianesimo, con la sua concezione della verità, ostacoli i processi di pacificazione fra i popoli, generando intolleranza.
Ma la ricerca storica conferma davvero queste opinioni?
L'anima umana e' ritornata a comparire nel linguaggio comune. Ma cos'e'? Qual'e' il suo rapporto con il mondo che ci circonda? L'anima e' nel mondo o il mondo e' nell'anima? Qual'e' il suo rapporto con Dio? Protagonista è il primo agonista. Ma se si intende uno che a tutti i costi vuole occupare la scena senza alcun diritto o qualità, allora è puro e semplice protagonismo. Il primo agonista è Cristo perchè entra come il Primo nell'Agone. Egli è nell'Agone Glorioso dall'Eternità. Come noi entriamo in questo Agone? Stando nella scia di Cristo vittorioso: lì si è certi della vittoria, ma non si vede nulla se non le spalle di Cristo. La fede è questo trascinamento.
Quanti e quali sono i linguaggi con i quali Dio si esprime di riflesso nell’anima dell’uomo? Il linguaggio è una comunicazione interpretativa, cioè che crea un legame attraverso immagini di diverso valore. Genericamente parlando questi linguaggi sono due: quello della ragione e quello della emozione. Due linguaggi non propriamente alternativi, anche se possono essere formalmente distinti con le rispettive proprietà.
Nella Rivelazione essi hanno una particolare convergenza, giacché si ritrovano nella loro matrice divina. Gi studi raccolti in questo numero di Divus Thomas dal titolo La visibilità del Dio invisibile affrontano questo tema e si collocano nel quadro delle ricerche della Scuola di Anagogia.
La Sindone, questo sacro Telo avvolto dal mistero, considerato da molti una reliquia dello stesso Gesù Cristo, ha sempre interpellato la persona umana, la ragione e la fede di chi desidera approfondire il messaggio spirituale che da essa promana, di chi conduce ricerche sulla sua natura fisica e sulla sua attendibilità storica, divenendo un segno privilegiato del rapporto tra scienza e fede.