Il kushari è un piatto tipicamente egiziano. Mescolando ingredienti apparentemente inconciliabili fra loro, sembra sfuggire a qualsiasi logica culinaria. Eppure, se cucinato da mani esperte, gli ingredienti si fondono in una pietanza deliziosa. Quale miglior metafora per l'Egitto di oggi, che tenta di fondere mille anime in un'identità che alcuni vorrebbero monolitica, altri multicolore? Mille anime che potrebbero idealmente unirsi per dar vita a un sapore unico, o annientarsi fra acute discordanze. Il racconto appassionato di un Egitto inedito, che sbalordisce, spaventa e interroga, fatto di storie di giovani, militari, donne, islamisti radicali e minoranze religiose, sindacalisti in cerca di giustizia e trame di oscuri apparati dello Stato. Attraverso episodi cruciali che hanno interessato la società egiziana negli ultimi anni - dalla Primavera araba del 2011 al misterioso e "irrisolto" caso Regeni - l'autrice ci restituisce l'eterna dialettica tra spinte innovatrici e resistenza al cambiamento.
Vienna, 1942. Eva è una ragazza come tante: la scuola, la famiglia, gli amici. Ma è ebrea, e questo cambia tutto: ogni cosa intorno a lei sembra ricordarle che è diversa. Le discriminazioni, l'intolleranza, il sospetto. E infine la deportazione. Prima nel ghetto "modello" di Theresienstadt, poi ad Auschwitz.Eppure, sullo sfondo di una tragedia più grande di lei, Eva sperimenta a modo suo tutto ciò che dovrebbe accadere a una ragazzina della sua età: le amicizie, l'amore per la musica, la voglia di divertirsi. Il contrasto, atroce e sorprendente, è all'origine di una storia intensa, fatta di inaspettata quotidianità e di piccole cose in un mondo grigio e inospitale, su cui sembra essere calata la notte. Sarà da queste piccole cose che Eva, ormai sola, trarrà la forza per andare avanti e trovare la propria strada. Lontano dai luoghi della sua infanzia e del dramma che ha appena vissuto. Una storia vera, nata dal bisogno di non dimenticare.
Composto da Egidio Romano intorno al 1280, e dedicato al giovane erede al trono di Francia (il futuro Filippo IV il Bello), il De regimine principum è una delle opere più fortunate del basso Medioevo. Il trattato, suddiviso in tre libri rispettivamente dedicati alla disciplina dell'individuo (l'etica), della casa (l'economica) e dello stato (la politica), fu tra i primi specula principis occidentali a essere esplicitamente basato sulle opere di Aristotele. A partire dagli anni immediatamente successivi alla sua composizione, si moltiplicarono traduzioni del De regimine principum in tutta Europa (sono note versioni in francese, in volgare italiano, castigliano, catalano, portoghese, tedesco, fiammingo, inglese, svedese ed ebraico). È del 1282 la traduzione francese più fortunata, opera di Henri de Gauchy (il Livre dou gouvernement des rois et des princes), da cui discende il Livro del governamento dei re e dei principi qui edito, composto verosimilmente a Siena entro il 1288 e testimoniato da nove manoscritti (cinque completi e quattro parziali): tra questi, il codice BNCF II.IV. 129 si distingue all'interno della tradizione per l'altezza cronologica (è datato 1288 nell'explicit) e per la veste linguistica, prevalentemente senese, che lo caratterizza.
Quando nel 1967 Maria Teresa Carloni compie il suo pellegrinaggio in Terra Santa, i confini tra lo Stato d'Israele e gli Stati vicini erano sensibilmente diversi dagli attuali. L'autrice di questo semplice e vivo diario di viaggio va pellegrina nei Luoghi Santi esattamente sei mesi prima della guerra che vedrà cambiare ancora gli equilibri geopolitici di quella tormentata regione. Tra il dramma di una missione da compiere ad ogni costo per la Chiesa martire e l'amarezza degli impedimenti burocratici che non lo consentivano, la Terra Santa offre a Maria Teresa il ristoro alle fonti della fede, in cui tutto rimettere in umile abbandono al Signore. «Questo testo porta a conoscenza di un pubblico più ampio e diversificato la figura della serva di Dio Maria Teresa Carloni (1919-1983), vissuta a Urbania (Pesaro- Urbino), per lo più nascosta agli occhi degli stessi compaesani. Ma la dott.ssa Maria Teresa Carloni non lo era a Papi del XX secolo, da Pio XII a Giovanni Paolo II, né ai primati e a molti pastori della Chiesa perseguitata nell'Europa centro orientale, come nella lontana Cina e Paesi limitrofi e in Sudan... Questo libro dona a Maria Teresa Carloni veste di grande attualità nell'ambito delle comunità cristiane del vicino Oriente che nel nostro secolo XXI conoscono una nuova ondata di persecuzione e di sofferenza a motivo della propria fede» (dalla Prefazione di mons. Pierbattista Pizzaballa, Amministratore apostolico a Gerusalemme).
«Il tempo passa e noi invecchiamo: solamente il desiderio rimane giovane per sempre». In questa massima di Gandhi c’è il viaggio di saggezza che il lettore è invitato a intraprendere in questo libro. Solo chi sa scrutare la propria interiorità trova la via, la verità e il segreto di una vita pienamente realizzata – pur attraversando dolori, fatiche e difficoltà.
Gandhi non fu solo l’eroe dell’indipendenza dell’India e della filosofia della non-violenza fra i popoli, fu anche una guida spirituale capace di orientare generazioni di uomini e donne in cerca di un posto nel mondo, di una strada significativa per la propria esistenza.
Nell’intimo di ogni essere umano abita quella Verità, quella Presenza, che chiede solo di essere cercata per indicare il sentiero giusto a ciascuno. Ecco spiegata l’insistenza sul mistero del rapporto fra vita e destino. Di qui la purezza e la linearità di pensiero che emerge da queste pagine – molte inedite per l’Italia e attinte ai 98 volumi dell’opera omnia raccolti dalla Gandhi Serve Foundation – nelle quali vibra quell’onestà morale e quel coraggio che solo la fede più profonda nel Divino riesce a generare.
Sono schegge fulminanti di un gigante dell’umanità che non ha mai smesso di farsi domande e di cercare la costruzione del bene. Parole che ancora oggi hanno molto da dire a chi si sente stanco, disorientato, affamato di senso.
Giorno per giorno, il racconto impressionante di padre Ibrahim, frate francescano e parroco di Aleppo. La seconda città della Siria, che fino a quasi quattro anni fa contava complessivamente circa quattro milioni di abitanti, oggi è occupata per metà dall'esercito regolare siriano e per l'altra metà da gruppi armati di miliziani jihadisti provenienti da decine di paesi del mondo che reclamano la costruzione dello Stato islamico, il Califfato. La chiesa parrocchiale latina di San Francesco d'Assisi e il convento dei frati francescani della Custodia di Terra Santa si trovano a sessanta metri dai miliziani che lanciano razzi e bombole di gas anche sulla chiesa. Nonostante questo, la comunità aiuta ogni mese migliaia di famiglie con viveri e medicinali, nella riparazione delle case danneggiate, nel sostenere gli studi universitari e le rette scolastiche di tanti bambini. "Talvolta, pensando a me stesso - racconta padre Ibrahim -, dentro di me rido perché, amante dei libri e di alti studi teologici, mi trovo ad Aleppo a fare il vigile del fuoco, l'infermiere, il badante e, da ultimo, il sacerdote". Mentre ad Aleppo il cielo piange e tutto sembra assurdo, la speranza e la creatività non muoiono. E tutti attendono una nuova alba.
Può capitare di trascinarsi, invece che vivere; di affannarsi, invece che respirare a pieni polmoni; di essere continuamente stanchi del monotono ripetersi dei nostri giorni. Questo piccolo libro è un invito a cercare il deserto per innescare l'inesorabile processo di lotta verso un cammino di riconciliazione con se stessi e con la vita ordinaria, partendo dal punto di vista di Nazaret, cioè dalla vita quotidiana e nascosta dell'uomo Gesù nei suo primi trent'anni di vita. Se è vero che con l'Incarnazione Dio si è fatto uomo, è altrettanto vero che nella vita di Nazaret il Figlio di Dio è diventato pienamente, in tutte le dimensioni - fisica, psicologica e spirituale -, uomo adulto. Le riflessioni di Marco Cosini guidano il lettore a una nuova consapevolezza del valore del tempo di ogni giorno.
La Terra Santa e le crociate: non soltanto una controversa e spesso violenta pagina del nostro passato ma anche storie di uomini e delle loro imprese, in una fitta trama di fervore religioso, strategie militari e ingegno edilizio e architettonico. Ancora oggi molti siti del Vicino Oriente mostrano al turista e al pellegrino il volto impresso loro dagli eserciti cristiani: imponenti fortezze come il Crac des Chevaliers in Siria o il castello di Belvoir in Galilea, ma anche basiliche ed edifici pubblici, non ultima la basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Questo volume restringe il campo ad alcune fortezze crociate per raccontare storie di pietre ma soprattutto di uomini. Con l'accuratezza dello storico e la passione del pellegrino, l'autore accompagna i lettori attraverso luoghi e memorie spesso dimenticati anche dagli itinerari turistici, restituendone tutto il fascino e il valore storico e archeologico.
Da quando Jorge Mario Bergoglio è divenuto Papa e ha deciso di farsi chiamare Francesco, non ha mai smesso di far riferimento al Santo di cui porta il nome. Non solo a parole.
«Non dimenticarti dei poveri!», disse in Conclave il card. Hummes a Bergoglio a un passo dalla nomina. E il Papa, per spiegare come mai abbia scelto questo nome, ricordando quel momento aggiunge: «Quella parola è entrata qui: i poveri, i poveri. Poi, subito, in relazione ai poveri ho pensato a Francesco d’Assisi. Poi, ho pensato alle guerre, mentre lo scrutinio proseguiva, fino a tutti i voti. E Francesco è l’uomo della pace. E così, è venuto il nome, nel mio cuore: Francesco d’Assisi».
Questo libro raccoglie per la prima volta, spiegate e approfondite, le parole del Papa che raccontano del Poverello di Assisi, che viene così presentato come modello integrale e moderno di vita cristiana per ogni uomo. A patto però che san Francesco sia accolto nella sua totalità: «La pace francescana non è un sentimento sdolcinato. Per favore: questo san Francesco non esiste! La pace di san Francesco è quella di Cristo».
Per la prima volta un'Agenda quotidiana tutta francescana. I giorni e i mesi sono scanditi da pensieri francescani, aforismi e detti vicini al mondo di Francesco e dei frati sparsi in tutto il mondo, con una particolare attenzione alla Terra Santa. Ogni giorno: i santi indicati dal Santorale francescano; la Cronologia della vita di Francesco e Chiara; letture bibliche del calendario liturgico; aneddoti e storie francescane; il ciclo del Sole e della Luna.