Gli antichi dicevano che pregare è respirare. L'anima che non prega avvizzisce e muore. Che cos'è la preghiera? Per chi dobbiamo pregare? E perché? E poi, come? In questo ricco breviario spirituale sono raccolte le più antiche preghiere della tradizione biblica e cristiana. Un libro, che può diventare un prezioso compagno di viaggio, a cui attingere parole per ogni tempo e ogni occasione. Un vademecum per imparare a stare in compagnia dell'Altissimo attingendo alla sapienza dei Padri della Chiesa e dei Santi di ogni tempo.
Una fortunatissima espressione di Tertulliano definisce il Padre nostro «breviarum totius evangelii». Questa definizione, orientata all'origine verso il messaggio spirituale contenuto nella "preghiera del Signore", può ora, in un certo senso, essere applicata anche alla ricerca delle fonti o, più in generale, all'indagine critica degli scritti neotestamentari. Ogni uomo che prega, al di là della religione che professa, vive quotidianamente il pericolo della superficialità: tante parole, desiderio di finire presto, assenza delle intenzioni del cuore. La più antica e originale preghiera cristiana indica con chiarezza l'atteggiamento di chi prega e l'oggetto della preghiera, in modo liberante. Attraverso un prezioso commento teologico che prende in considerazione pure la nuova traduzione italiana recentemente adottata anche in ambito liturgico, Piero Stefani conduce il lettore a riappropriarsi del testo consegnatoci da Gesù a partire dalle sue radici ebraiche. L'autore riesce a spiegare in modo semplice il significato di ciò che si domanda nel Padre nostro: aumentando la consapevolezza della "richiesta", cresce infatti anche la sua efficacia.
L'essere umano si percepisce da sempre creatura fragile e fin dalla preistoria ha sentito in sé l'anelito verso un Essere superiore a cui confidare le proprie paure, le proprie speranze, i propri desideri e, sovente, anche la propria sofferenza. La preghiera si è servita nei secoli - e si serve tutt'oggi - di modalità espressive diverse. Eppure, la preghiera che si nutre di parole resta il mezzo principe di questo dialogo con l'Altissimo, uno dei linguaggi più utilizzati in ogni epoca e latitudine. In questo piccolo breviario di oltre trecento preghiere, attinte a tutte le tradizioni religiose, sono riunite invocazioni per richiedere sostegno nei momenti difficili di malattia, sventura e afflizione, ma anche magnifiche espressioni di lode e ringraziamento per gioie inaspettate, guarigioni insperate, consolazioni ricevute. Dal cristianesimo all'ebraismo, dal buddhismo all'islam, dalla spiritualità induista fino alle culture dei nativi d'America, senza tralasciare i culti di antiche civiltà o le formule di devozione più "laica" di filosofi e scrittori moderni, questo libro ci accompagna in un lungo viaggio attraverso le religioni dell'umanità e la loro costante ricerca di un senso al grande mistero del dolore.
«L'arte della preghiera non richiede l'apprendimento di regole astratte. A pregare si impara pregando». In sintonia con questa convinzione, mons. Paglia invita chi crede e chi non crede a superare l'afasia del nostro tempo incerto, per ritrovare nei salmi le parole più intime e appassionate di un dialogo con l'Eterno. Il Salterio è un preziosissimo scrigno di sapienza per cominciare - o ricominciare - a pregare. I salmi sono parole di carne. Nei salmi c'è l'intera vita: dal seno materno alla nascita, dalla giovinezza alla vecchiaia. Nei salmi c'è il lavoro, il riposo, i sensi di colpa, le grida nella malattia e nel dolore, ma anche la gratitudine, la gioia, la meraviglia. I salmi mostrano le profondità nascoste del cuore umano, e insegnano a pregare non solo per se stessi, ma per l'intera creazione, accogliendo Dio per riversarlo sul mondo. Certo, è un rapporto asimmetrico, che porta la creatura a salire in alto, e il Signore a chinarsi premurosamente su di lei, ma la relazione è calda, intensa: talvolta, è una discussione a suon di imprecazioni e gelosie; talaltra, è una supplica struggente; altre volte ancora, è lode universale. Mai sono monologhi, i salmi. Sono sempre un dialogo tra un Tu che risponde e un io che chiede.
Se avete già capito tutto della vita e vi sentite completamente appagati, allora forse questo libro non fa per voi. Ma se siete come la maggior parte delle persone, ogni giorno avrete una montagna di cose da fare: un lavoro da svolgere, commissioni da sbrigare, bambini da crescere... Perciò tirate avanti a testa bassa, ma sapete benissimo che c'è qualcosa che non va, che nella vostra vita manca qualcosa di profondo ed essenziale. Becky Eldredge ha provato in prima persona il vostro stesso anelito e ha capito che cosa manca alle persone: coltivare il rapporto con Dio attraverso la preghiera. Nelle pagine di Vite frenetiche & anime inquiete l'autrice rilegge in modo nuovo i principi della spiritualità ignaziana per offrire strumenti abbordabili e pratici per la preghiera ritagliando uno spazio nelle vostre giornate convulse.
Ogni uomo che prega, al di là della religione che professa, vive quotidianamente il pericolo della superficialità: tante parole, desiderio di finire presto, assenza del cuore. A volte rischiamo di vivere il tempo della nostra preghiera come un momento di apnea, tratteniamo il respiro nell'attesa di risalire, come se ciò che vale davvero fosse altrove, come se la vita vera fosse in un altro tempo. Tutto questo rende la nostra supplica inefficace. Quando preghiamo, sappiamo quello che chiediamo? Molte volte no... Eppure la preghiera ha senso soltanto se diciamo con sincerità: «Sia fatta la tua volontà». Da questa riflessione nasce il desiderio dell'Autore di spiegare in modo semplice il significato di ciò che domandiamo nel Padre Nostro: aumentando la consapevolezza della "richiesta", cresce infatti anche la sua efficacia. Un libro per tutti, per aiutarci a capire ciò che c'è davvero in gioco nella preghiera che Gesù ci ha insegnato.
Una raccolta delle preghiere che hanno attraversato gran parte della storia della fede: da quelle bibliche a quelle dei grandi mistici della Divina Misericordia, a quelle delle donne e degli uomini che hanno arricchito con la loro ricerca l'avventura spirituale della Chiesa. Uno strumento utile per vivere il Giubileo della Misericordia. Gli autori: Giovanni Evangelista, Paolo di Tarso, Agostino d'Ippona, Ambrogio di Milano, Gregorio di Nissa, Tommaso d'Aquino, Francesco d'Assisi, Chiara d'Assisi, Antonio di Padova, Bonaventura da Bagnoregio, Simeone Nuovo Teologo, Elena Guerra, Luigi Orione, Søren Kierkegaard, Charles de Foucauld, Giovanni Maria Vianney, Vincenzo de' Paoli, Giovanni Bosco, Caterina da Siena, Primo Mazzolari, Ignazio di Loyola, Teresa di Gesù Bambino, Leone XIII, Pio XI, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI, Raoul Follereau, John Fitzgerald Kennedy, Dag Hammarskjöld, Edith Stein, David Maria Turoldo, Romano Guardini, Gertrude di Helfta, Margherita Maria Alacoque, Faustina Kowalska, Papa Francesco.
Due testi che si intrecciano, in un continuo richiamo al carisma francescano e allo "spirito di Assisi", per riaffermare l'impegno dei figli di san Francesco nel campo della pace e del dialogo tra le religioni. Fra Pierbattista Pizzaballa svela particolari inediti e retroscena dell'invocazione per la pace tenutasi in Vaticano l'8 giugno 2014. E insiste sul valore della preghiera: "La preghiera non produce; la preghiera genera. Non sostituisce l'opera dell'uomo, ma la illumina. Non esonera dal percorso, ma lo indica". Fra Michael A. Perry riflette sul dialogo tra le fedi come strada privilegiata per la pace. Partendo dalla propria esperienza, traccia alcune linee guida e mette al primo posto l'impegno per un lavoro comune e condiviso, purificato dal desiderio tipicamente umano di controllare e "possedere" tutto.