Rapporto fra famiglia e principio di sussidiarietà secondo il premio Nobel dell'economia del 1998 Amartya Sen.
È possibile, per chi lavora in un ufficio di comunicazione della Chiesa, riuscire a raccontare la vitalità della fede superando la visione solo istituzionale della realtà ecclesiale? Può il comunicatore della Chiesa andare oltre il suo compito di produrre comunicati stampa e diffondere informazioni, per far sentire ai media la viva voce dei cristiani? La fede ha una dimensione personale che nel secolo della comunicazione globale rappresenta una forza trainante. Nell'apparente anonimato favorito dai processi digitali, dove si moltiplicano i legami ma si approfondiscono poco i rapporti interpersonali, l'esperienza vissuta e raccontata in prima persona continua ad essere lo strumento più efficace per trasmettere la fede. Lo scenario mediatico del XXI secolo è un terreno che si presenta particolarmente fecondo per accogliere le storie personali, le vicende, persino biografiche, dei protagonisti della Chiesa; siano essi semplici fedeli, alte cariche Ecclesiastiche, sacerdoti comuni o personaggi pubblici. Chi lavora in un ufficio di comunicazione deve saper rispondere a questa esigenza di volti e di storie per far splendere la testimonianza di un cristianesimo incarnato. L'VIII Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa, svoltosi a Roma dal 16 al 18 aprile del 2012 presso la Pontificia Università della Santa Croce, ha cercato di creare uno spazio di riflessione attorno a questi temi.
Dopo i precedenti lavori di ricerca storica attorno ai testi del Concilio Vaticano II - le 4 Costituzioni, 3 Decreti, Presbyterorum Ordinis, Unitatis Redintegratio e Christus Dominus, e la Dichiarazione Dignitatis Humanae viene pubblicata la Sinossi della Dichiarazione sulle religioni non cristiane Nostra aetate, promulgata il 28 ottobre 1965. Lo scopo principale di questo volume è quello di coordinare la documentazione del Concilio sulla Dichiarazione Nostra aetate e individuare con rapidità ed efficacia il vero senso e la portata del significato di ognuna delle pericopi del testo conciliare A questo scopo vengono presentate al lettore - in quattro colonne di testi paralleli - le successive redazioni che furono oggetto dello studio dei Padri conciliari fino alla promulgazione del testo. Si offre così, in una visione unitaria e totale, il processo di depurazione e perfezionamento del testo, nonché le ragioni che motivarono le singole variazioni. Le note della Commissione in calce e i riferimenti ai documenti tramite i numeri di protocollo raccolti nell'Appendix nei quali i Padri motivarono i cambiamenti richiesti, fanno di questo libro uno strumento per l'approfondimento del testo e del significato del Magistero. La comprensione profonda dei documenti del Vaticano II rappresenta una sfida importante per tutti gli studiosi che si avvicinano a questi testi. Monsignor Gil Hellín, con il suo lavoro di ricerca, ha reso possibile a vescovi, sacerdoti e studiosi. ..
Dopo i precedenti lavori di ricerca storica attorno ai testi del Concilio Vaticano II - le 4 Costituzioni, 2 Decreti, Presbyterorum Ordinis e Unitatis Redintegratio, e la Dichiarazione Dignitatis Humanae - viene pubblicata la Sinossi del Decreto sui Vescovi Christus Dominus, approvato e promulgato dopo che l'Assemblea dei Padri espresse quasi all'unanimità - tranne 2 voti contrari - il suo placet. Lo scopo principale di questo volume è quello di coordinare la documentazione del Concilio sul Decreto Christus Dominus e individuare con rapidità ed efficacia il vero senso e la portata del significato di ognuna delle pericopi del testo conciliare. A questo scopo vengono presentate al lettore - in quattro colonne di testi paralleli - le successive redazioni che furono oggetto dello studio dei Padri conciliari fino alla promulgazione del testo. Si offre così, in una visione unitaria e totale, il processo di depurazione e perfezionamento del testo, nonché le ragioni che motivarono le singole variazioni. Le note della Commissione in calce e i riferimenti ai documenti tramite i numeri di protocollo raccolti nell'Appendix nei quali i Padri motivarono i cambiamenti richiesti, fanno di questo libro uno strumento di elevato valore per l'approfondimento del testo e del significato del Magistero. La comprensione profonda dei documenti del Vaticano II rappresenta una sfida importante per tutti gli studiosi che si avvicinano a questi testi.
Il professor Enrique Colom è stato per lunghi anni un collaboratore d'eccezione dell'Osservatorio (nonché membro del Comitato scientifico del Bollettino) e questo volume, pubblicato in suo onore a cura di alcuni discepoli e colleghi come ideale liber amicorum in occasione del suo settantesimo compleanno, ne certifica autorevolmente l'imponente insegnamento intellettuale e spirituale.
Questo libro vuole offrire una panoramica sul fenomeno e sulle teorie della comunicazione a quanti si accingono a muovere i primi passi in questa materia.
Questo volume raccoglie l'esperienza di circa quaranta esperti di comunicazione. Sono contributi che riflettono il carattere internazionale, interdisciplinare e multiculturale del seminario, così come la finalità pratica volta al miglioramento della professionalità nella comunicazione delle istituzioni della Chiesa. Nel lavoro degli uffici di comunicazione della Chiesa ci si confronta spesso con temi controversi: il finanziamento economico della Chiesa, la difesa della vita fin dal suo concepimento, la partecipazione dei cattolici alla vita pubblica, e tanti altri ancora. Queste controversie sono l'argomento della sesta edizione del Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa, organizzato dalla Facoltà di Comunicazione Istituzionale della Pontificia Università della Santa Croce, nell'aprile 2008.
Questo volume esplora i rapporti tra Chiesa Cattolica e mondo della comunicazione, un mondo tecnologico e globalizzante ma in cui si riflette anche l'interesse per la fede e la ricerca del senso ultimo delle cose.
Dopo i precedenti lavori di ricerca storica attorno ai testi del Concilio Vaticano II, le costituzioni Lumen Gentium, Dei Verbum, Sacrosanctum Concilium, Gaudium et Spes, e i decreti Presbyterorum Ordinis, Unitatis Redintegratio, giunge a conclusione la presente opera che pone a disposizione degli studiosi la Dichiarazione sulla libertà religiosa Dignitatis humanae approvata e promulgata, nella sua formulazione definitiva dall'Assemblea conciliare, il 7 dicembre 1965. Lo scopo primario del volume consiste nel coordinare la documentazione conciliare sulla presente Dichiarazione in forma sinottica per permettere di cogliere lo sviluppo e il vero senso delle singole espressioni del testo. Per questo vengono esposte, in quattro colonne di testi paralleli, le successive redazioni, oggetto dello studio dei Padri conciliari fino alla promulgazione. Si offre così, in una visione unitaria e globale, il processo di formazione e perfezionamento dei testi e le ragioni che motivarono le singole variazioni. Le note a piè di pagina e l'Appendix, con la raccolta degli interventi scritti dei Padri riguardo ad ogni Schema, si rivelano uno strumento di elevato valore per l'approfondimento di punti e questioni particolari concernenti l'iter redazionale della Dicharazione. Mentre cresce la distanza cronologica dagli avvenimenti conciliari si coglie l'importanza di un'opera come la presente che raccoglie e rende criticamente utilizzabile parte della documentazione contenuta nei trentacinque tomi degli Acta...
Il volume raccoglie gli interventi della V edizione del Seminario professionale organizzato dalla Facoltà di Comunicazione istituzionale della Pontificia Università della Santa Croe. Quando le autorità della Chiesa decidono di creare all'intero della propria istituzione un dipartimento di comunicazione, o quando i professionisti sono chiamati a farsi carico di questo compito, è logico che sorga il problema del metodo: cme realizzare una comunicazione efficace in ambito ecclesiale? Come raggiungere il pubblico esterno alla Chiesa? Come caalizzare le energie dei membri dell'organizzazione a favore della comunicazione?