A Manoppello, in Abruzzo, da quattro secoli si custodisce un velo di bisso marino che la tradizione della Chiesa identifica con il telo appoggiato nel sepolcro sul viso di Gesù e su cui è impressa, in modo inspiegabile, l'immagine del Volto vivo, perciò risorto, del Salvatore. Il libro ne narra la storia e lo sviluppo dell'attuale venerazione.
La gioia cristiana non è un elemento di contorno o marginale, ma un aspetto fondamentale della vita. Come ha affermato papa Francesco: «La gioia è un dono del Signore. Ci riempie da dentro. è come un’unzione dello Spirito». Spesso, però, molti confondono la gioia con il piacere o, benché la ricerchino assiduamente, la trovano solo di rado. Molti credenti, inoltre, pensano che la religione insegni a ricercare qui sulla terra soltanto il dovere, il sacrificio, la croce, e confidano di trovare la gioia nell’aldilà, nel paradiso.
Questo libro indica come ricercare la vera gioia e raggiungerla, adesso, in questa vita: Gesù infatti parlava del «centuplo quaggiù»! Attraverso il confronto con le fonti bibliche e i vari pronunciamenti del Magistero, esso intende stimolare e sorprendere sia le persone credenti, sia quelle non credenti, affinché chiunque possa trovare spunti interessanti per vivere la propria vita in maniera più luminosa, libera e gioiosa.
La Professione di fede di Paolo VI continua a risuonare nella Chiesa e nei cuori dei credenti, quale voce autorevole che varca i confini del tempo e dello spazio per inabissarci nell'immensità dell'amore di Dio, con intelligenza colma di stupore e fiducia incrollabile nella Parola certa di salvezza. Un breve commento spirituale alle parole con cui "il papa del Concilio" intese ritornare alle sorgenti della autentica fede professata, testimoniata, proclamata e vissuta. Parole antiche e sempre nuove, commentate con quelle del Catechismo della Chiesa Cattolica, capaci di alimentare in ognuno e nelle nostre comunità una fede illuminata, una rinnovata speranza e una più ardente carità.
Le pagine di questo libro parlano dell'amore di Dio, non con un taglio da saggio di teologia spirituale, ma attingendo dalla Parola di Dio e dalla mistica cristiana per indicare una via percorribile e concreta per vivere la carità che, come scrive san Tommaso, è la virtù teologale che «raggiunge Dio in se stesso, proprio come egli è».
Ci sono storie che raccontano la vita, che rivelano sconfitte da cui emergono nuovi legami, che smascherano il vero senso dell'esistenza umana. E ci sono storie che riferiscono l'amore di Dio verso l'umanità: un amore energico che scuote dal torpore e non esita a discutere e a provocare. Riflettendo sulla parabola del padre di due figli (Lc 15,1-32), questo libro cerca di capire come, attraverso Gesù Cristo, si possa vivere una relazione d'amore con Dio, il Padre di molti figli. Questa parabola infatti non è una storia qualunque: è la storia della nostra vita e della nostra fede e sfocia nella storia dell'amore di Dio, il Padre che accoglie i suoi figli, lontani e vicini. Il Padre è la "casa" a cui siamo diretti, dopo la lontananza sofferta lungo il percorso della vita. Soltanto una relazione d'amore con il Padre salverà la nostra vita.
Uno sguardo inusuale: parlando di dove nella Bibbia si citano i capelli, vita e musica si intrecciano. Tra i rimandi della vita e brani rock e pop, Sansone, certo, ma anche Assalonne impigliato in una quercia, Eliseo calvo tra gli sberleffi, e la donna che asciuga i piedi di Gesù rivelano la capacità della Scrittura di suscitare sempre cose nuove.
Scopo del libro è riscoprire e ripulire alcune "tessere" del mosaico della fede, costruito intorno al Volto di Cristo, momento iniziale e finale del nostro incontro con Dio.