La Chiesa ha riservato una particolare attenzione alla dimensione umana della formazione dei presbiteri. Essa è il necessario fondamento delle altre dimensioni formative (spirituale, intellettuale, pastorale) e dell'intera formazione presbiterale. L'umanità del prete non può non essere un'umanità riuscita. Per i presbiteri, come per ogni uomo, dovrebbe valere quanto don Primo Mazzolari affermava dei santi: uomini promossi a uomini. Il volume intende offrire delle «istruzioni per l'uso» per promuovere l'umanità del presbitero. Prefazione di Francesco Savino.
La saggezza senza tempo della Regola di Benedetto da Norcia, un classico della letteratura religiosa, è messa in risalto dal commento penetrante di una rinomata mistica e studiosa benedettina. Nella sua originale introduzione alla Regola, l'autrice afferma coraggiosamente che il testo di Benedetto del sesto secolo, dopo millecinquecento anni, riesce a toccare direttamente le questioni che oggi stanno di fronte alla comunità umana: l'amministrazione dei beni, la conversione, la comunicazione, la riflessione, la contemplazione, l'umiltà e l'uguaglianza. Seguendo la Regola originale di Benedetto paragrafo per paragrafo, il libro espande i suoi principi nel più ampio contesto della vita spirituale nel mondo contemporaneo e rende le sue istruzioni, che a una lettura superficiale potrebbero suonare arcaiche, fresche e significative per le donne e gli uomini di oggi. Così questo libro si rivela una risorsa preziosa per la contemplazione personale o comunitaria. Prefazione di Laurence Freeman.
Gli abusi sessuali, di coscienza e di potere all'interno della Chiesa e, in particolare, della vita consacrata, costituiscono un fenomeno complesso, che va ben oltre la perversione di alcuni suoi ministri e si inscrive all'interno di un quadro sistemico e multifattoriale. La questione del potere, del suo esercizio e delle sue eventuali derive rappresenta una chiave di lettura promettente sia per una corretta comprensione del fenomeno che per l'attivazione delle adeguate misure di prevenzione e di contrasto di una «cultura ecclesiale dell'abuso». Prefazione di Carla Corbella.
Al termine del percorso tracciato da queste pagine, il frutto cui esse tendono - invocato, accolto, sempre di nuovo portato nella preghiera e nell'esercizio della carità - vorrebbe essere il mistero dell'incontro fra il nostro esodo di pellegrini verso la piena luce di Dio e l'Avvento divino, a partire da Colui ed in Colui, nel quale questo incontro si è originariamente e sommamente realizzato, il Cristo. Il dono dall'alto attende risposta, la grazia domanda accoglienza, la discesa suscita ascesa, vissuta nell'assenso della libertà, perché la chiamata divina non è mai cattura: essa, anzi, lascia sempre aperto lo spazio della gratuità, affinché si compia integralmente l'incontro dialogico, da cui nasce e di cui vive la fede. Perciò, queste pagine di suor Cristiana Dobner sono tanto un dono, quanto una sfida: e avventurarsi in esse esige fedeltà, perseverante fiducia e umile docilità all'azione di Dio, ai Suoi tempi che non sono i nostri, alle Sue sorprese, che sfuggono a ogni calcolo e misura. Dalla Prefazione di Bruno Forte L'Amico parla all'amico nel tempo della consolazione, come in quello della desolazione, nella notte, come nei giorni dello spirito, ferito dall'amore dell'Amato. Sentiero non facile, dalle altezze impervie, eppure fonte di meravigliosa bellezza, è questo percorso fra la notte e il giorno dell'esperienza di Dio.