Il "Nuovo Trattato" è un'opera impostata nell'ottica internazionale, che raccoglie i contributi dottrinali, i risultati empirici, le esperienze professionali dei Paesi più avanzati. Dal lavoro emerge chiaramente come il processo valutativo esiga oggi la fusione di due categorie di competenze: aziendalistiche e di finanza aziendale. Ampio spazio è stato riservato alle valutazioni per il bilancio. Con l'adozione dei nuovi principi contabili internazionali, il tema del valore irrompe nella contabilità richiamando l'attenzione di un'ampia cerchia di operatori e di esperti che fino a oggi ne era stata sostanzialmente lontana. Specifica attenzione è stata perciò dedicata alla "leggibilità" del testo per i professionisti e gli uomini di impresa "non specialisti". Un'opera che coniuga le più avanzate teorie e i più sofisticati modelli della finanza alle applicazioni professionali e alle esigenze operative delle aziende.
Il libro affronta tutti i temi rilevanti per la continuità delle aziende familiari e costituisce una sorta di indice al quale attingere per iniziare ad approfondire la conoscenza di queste aziende in quanto sistema specifico e complesso. Dopo aver dedicato qualche pagina a sfatare alcune false credenze sulle aziende familiari, l'autore prosegue con tre capitoli dedicati rispettivamente ai caratteri originali delle aziende familiari, agli strumenti necessari per analizzarle e ai caratteri delle aziende familiari di successo e dedica i successivi sei capitoli alle strategie di tali aziende. Il libro si conclude con un capitolo dedicato al ricambio generazionale e con qualche nota sul ruolo degli "attori terzi", così importanti per la continuità delle aziende familiari. L'autore si basa su numerose esperienze di ricerca e di consulenza, alcune delle quali sono ampiamente riportate. Tra le ricerche, sono più volte utilizzati i risultati del primo Osservatorio AUB su tutte le aziende familiari italiane con ricavi superiori a 50 milioni di euro promosso e sostenuto dalla Associazione Italiana delle Aziende Familiari (AIdAF), da Unicredit e dalla Università Bocconi.
Il libro è uno strumento per studenti universitari che si avvicinano per la prima volta ai temi della gestione delle istituzioni pubbliche o di scienza dell'amministrazione con un taglio economico-aziendale. La finalità didattica è sostenuta da alcune caratteristiche: linguaggio preciso; capitoli brevi; sequenza logica pensata per corsi universitari di 6/8 crediti; presenza di supporti per lo studio e ricco elenco di esempi attuali che permettono al testo di essere molto esemplificativo. Lo spettro dei temi indagati è molto ampio, per permettere allo studente di avere una comprensione ampia sulle caratteristiche delle istituzioni pubbliche, sulle specificità manageriali e sulle traiettorie di cambiamento in corso. L'approccio pedagogico prevalentemente adottato è di natura induttiva: partendo dall'analisi di casi, problemi pubblici o evidenze quantitative si cerca di concettualizzare e costruire la teoria interpretative e le correlate suggestioni di management e di policy.
Il welfare locale è da tempo sotto i riflettori. Ultima la pandemia che, affrontata con un modello di intervento emergenziale, ha confermato sia la fragilità dei sistemi socio-assistenziali e socio-sanitari tradizionali, sia la loro insostenibilità e difficoltà ad adattarsi alle nuove sfide. La crisi pandemica, però, sembra aver attivato una serie di dinamiche positive, idonee a far ritenere possibile un radicale cambio di paradigma nel welfare locale. In questa cornice, il presente volume indaga le profonde trasformazioni sociali in corso nelle società occidentali e la "rivoluzione" che sta interessando i modelli di servizio e consumo di tutti gli ambiti delle nostre vite attraverso la platform economy che permette di informarsi, acquistare e in parte consumare utilizzando forme digitali o multicanale. L'ambizione del libro è quindi quella indagare il passaggio da una platform economy ad un platform welfare coniugando una lettura dei fenomeni sociali in continua trasformazione con robusti framework teorici al fine di incoraggiare una radicale riprogettazione del sistema di welfare locale in ambiti di bisogno, tradizionalmente negletti, che oggi necessitano invece di nuove risposte. Gli strumenti di riprogettazione proposti si basano su logiche di ricomposizione sociale, di valorizzazione delle risorse delle comunità e delle persone, di ridefinizione dei rapporti tra domanda e offerta.
Già a partire dagli anni '90 si parla di societing (neologismo coniato dal francese Bernard Cova dall'unione delle parole "society" e "marketing") per evidenziare come le imprese siano diventate dei network sociali dove i consumatori sono dei co-produttori, grazie alla loro capacità di generare legami sociali e simbolici intorno ai prodotti. Il marketing delle vendita di massa è dunque una cosa passata. A distanza di 30 anni, ci troviamo oggi di fronte ad una complessità aumentata dove le tecnologie 4.0, i dati e l'intelligenza artificiale hanno un impatto sulle nostre esistenze ma non stanno realizzando quella rivoluzione sociale ed economica promessa. Se non bastasse, la pandemia da Covid-19 sta facendo emergere tutte le contraddizioni di un modello economico estrattivo mettendo ancora più in luce la nostra difficoltà a creare una struttura sociale adatta a sfruttare le potenzialità delle tecnologie evolute per un benessere diffuso. Per questo il Societing deve diventare 4.0 andando oltre il marketing e seguendo una via diversa da quella intrapresa, definita dall'autore una via mediterranea al cambiamento. Il modello mediterraneo, qui proposto a base del Societing 4.0, presuppone che le innovazioni siano processi insieme sociali, economici e rispettosi dell'ambiente. Questo libro accompagna il lettore verso le possibilità di un nuovo paradigma di sviluppo e di convivenza socio-economica che si ispira alle caratteristiche storiche, geografiche e simboliche del Mediterraneo che l'autore definisce come il primo Internet della storia. Nb: il libro propone al lettore continui aggiornamenti consultabili con il suo smartphone attraverso il QRCode.
L'era in cui viviamo, caratterizzata dalla trasformazione digitale, differisce dalle precedenti in quanto non solo propone un cambiamento nei principali processi aziendali, ma introduce anche i concetti di prodotti intelligenti e connessi, presentando modelli di business orientati ai servizi. In questo contesto di riferimento, il volume vuole fornire una guida per le applicazioni dell'Industria 4.0, analizzando anche i loro effetti sulla trasformazione digitale, in ottica socio-economica e aziendale. Pertanto, questo volume non solo introduce aspetti di implementazione di Industria 4.0, ma propone anche un framework concettuale e presenta i principali progressi tecnologici che costituiscono i pilastri di Industria 4.0, quali Blockchain, Robotica e Intelligenza Artificiale. Le applicazioni presentate in questa opera fanno riferimento a diversi settori quali: finanziario, ambientale, energetico, pubblica amministrazione e istituzioni, militare, sanitario e aziendale con un focus sulle nuove frontiere del recruiting. Il volume va, quindi, a esplorare i potenziali vantaggi tecnici ed economici di queste applicazioni attraverso l'analisi di casi studio che meglio permettono di comprendere l'implementazione delle nuove tecnologie in chiave socio-economica e aziendale.
Il libro presenta in modo sistematico e organico i vari aspetti dell'economia della banca: l'attività bancaria e la vigilanza; l'organizzazione; gli obiettivi e le modalità di raccolta delle risorse finanziarie; il ruolo del capitale proprio; i servizi di investimento; gli obiettivi e le modalità di impiego delle risorse finanziarie; la cartolarizzazione; il portafoglio di proprietà; il ruolo dei derivati; la gestione della liquidità; i rischi; il bilancio e l'analisi delle dinamiche gestionali; i controlli interni; l'internazionalizzazione; la concentrazione; le crisi; il futuro dell'attività bancaria.
Questo libro racconta il caso Fiat-FCA dal punto di vista del lavoro in fabbrica. Di come si lavora in concreto lungo le linee di montaggio di un moderno plant automobilistico italiano, nei suoi aspetti positivi e nelle sue contraddizioni. Nell'immaginario collettivo quegli stabilimenti sono ancora "fabbriche inferno" mentre nella realtà sono paragonabili a sale chirurgiche. La realtà riferisce di una drastica compressione della fatica che si sta traducendo anche in un incremento dello "stress" mentale degli operai 4.0, chiamati a una maggiore attenzione e a far funzionare la mente e non solo le mani. In queste fabbriche sta crollando il muro fra lavoro manuale e intellettuale e nuove competenze stanno ricomponendo le mansioni di lavoratori e "capi". Gli Autori fanno emergere anche il messaggio "politico", rivolto implicitamente all'Italia immobile, della rivoluzione culturale frutto della nuova visione dell'azienda e del coraggio di una parte del sindacato. Un'azienda ben nota per la sua catena di comando rigidamente verticale e militarista si sta trasformando, fra mille difficoltà, in un'impresa orizzontale o a bassa gerarchia. Nella fabbriche FCA verticalismo e paternalismo sono oggi sostituiti da un'ampia responsabilità diffusa, non per generosità gratuita, ma per una nuova cultura industriale che deve saper cogliere la sfida reciproca tra le parti sociali sulla partecipazione dei lavoratori.
Tra fisico e virtuale, che cosa rende oggi appagante l'esperienza di acquisto? In omaggio online: contenuti integrativi e versione digitale del testo.
L'innovazione e l'inclusione sociale non rappresentano concetti nuovi, ma sembra stiano entrando in una nuova fase in cui viene sempre più considerato rilevante offrire soluzioni non solo a problemi localizzati ma anche a problemi di carattere più sistemico e strutturale. Tuttavia, è da notare come i molteplici esempi esistenti e le logiche dell'innovazione sociale devono ancora riunirsi attorno a un singolo comune denominatore, a una serie di norme o, ancora, attorno a un programma concordato. Da una parte, questa è la conseguenza della responsabilità di novità, sperimentata in tutti i nuovi campi di azione, dall'altra la gamma e la varietà di azione che costituisce l'innovazione sociale oggi sfida la semplice categorizzazione. In effetti, questa fluidità e diversità di azione può essere vista come uno dei grandi punti di forza. Tuttavia, ci sono forti segnali che l'interesse sta crescendo in questo campo e si fa strada l'idea che il pensiero innovativo e le nuove tecnologie possano affrontare entrambi i problemi di efficienza nel servizio sociale o distribuzione, squilibri e disuguaglianze nelle strutture e nelle relazioni sociali. Inoltre, affinché queste soluzioni diventino largamente accettate e di reale utilità, è necessario venga instaurato il coinvolgimento e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti quali governi, società civile e aziende. L'obiettivo generale del presente Volume è esplorare il vasto ambito delle nuove tecnologie al fine di esaminare la misura in cui, come e perché, le nuove tecnologie possano essere applicate, in concreto, nella Società attuale e come quest'ultima possa trarne vantaggio per affrontare al meglio le sfide attuali in modo da perseguire l'inclusione e l'innovazione sociale.
Sono in grado i quotidiani e le riviste di raggiungere un equilibrio economico in grado di compensare la costante riduzione dei lettori e delle vendite delle edizioni cartacee? Come cambia lo scenario delle imprese televisive in presenza di nuovi soggetti come YouTube o di nuovi fornitori di contenuti e di serie televisive come Netflix e Amazon? Come, nuovi strumenti di comunicazione quali Facebook, Twitter o Instagram, modificano la fruizione dei contenuti e ridefiniscono il ruolo dei media tradizionali nella loro distribuzione? Queste sono solo alcune delle domande che il libro si propone di affrontare focalizzando l'attenzione sui settori rappresentati dai mezzi di comunicazione di massa con l'obiettivo di comprenderne le logiche economiche e manageriali che influenzano le condizioni operative delle differenti tipologie di imprese che li caratterizzano e che ne condizionano lo sviluppo futuro.
Il Project Management è una disciplina vastissima, arrivata negli anni ad abbracciare contenuti che, provenienti da altri ambiti, si sono poi dimostrati rilevanti anche per la buona gestione dei progetti. Il libro distilla i fattori che in questa direzione risultano determinanti, sottolineando l'importanza di integrare gli aspetti metodologici e organizzativi: le metodologie di Project Management, infatti, vengono utilizzate dalle persone e il modo con cui queste ultime le interpretano, applicano e diffondono ha un grande impatto sulla loro efficacia. Separare le metodologie dalle persone sarebbe una forzatura logica. Essere in grado di gestire correttamente i progetti è oggi tanto più fondamentale in quanto le organizzazioni si occupano di un numero di progetti sempre più grande e la contrazione dei cicli di vita dei prodotti riduce il tempo per rientrare dagli investimenti: ciò significa meno tolleranza agli errori. Saper gestire i progetti, dunque, è e sarà sempre più elemento di vantaggio competitivo - se non addirittura di sopravvivenza - delle imprese. Dalle caratteristiche principali dei progetti all'identificazione dei fattori fondamentali per il loro successo, dal concetto di ciclo di vita ai comportamenti e documenti che accompagnano ogni fase, dalla gestione degli stakeholder a quella delle risorse fisiche, dalla definizione degli obiettivi al governo dei tempi e dei costi, dalla pianificazione al monitoraggio e controllo: il libro illustra ogni aspetto, con il ricorso a numerosi esempi e riferimenti a casi concreti. Chiudono la trattazione un focus sulla gestione di ambienti multi-progetto e sull'approccio Agile, e una checklist per la valutazione della robustezza di un progetto in ogni fase della sua di vita.