Il welfare locale è da tempo sotto i riflettori. Ultima la pandemia che, affrontata con un modello di intervento emergenziale, ha confermato sia la fragilità dei sistemi socio-assistenziali e socio-sanitari tradizionali, sia la loro insostenibilità e difficoltà ad adattarsi alle nuove sfide. La crisi pandemica, però, sembra aver attivato una serie di dinamiche positive, idonee a far ritenere possibile un radicale cambio di paradigma nel welfare locale. In questa cornice, il presente volume indaga le profonde trasformazioni sociali in corso nelle società occidentali e la "rivoluzione" che sta interessando i modelli di servizio e consumo di tutti gli ambiti delle nostre vite attraverso la platform economy che permette di informarsi, acquistare e in parte consumare utilizzando forme digitali o multicanale. L'ambizione del libro è quindi quella indagare il passaggio da una platform economy ad un platform welfare coniugando una lettura dei fenomeni sociali in continua trasformazione con robusti framework teorici al fine di incoraggiare una radicale riprogettazione del sistema di welfare locale in ambiti di bisogno, tradizionalmente negletti, che oggi necessitano invece di nuove risposte. Gli strumenti di riprogettazione proposti si basano su logiche di ricomposizione sociale, di valorizzazione delle risorse delle comunità e delle persone, di ridefinizione dei rapporti tra domanda e offerta.
Il volume propone la ricerca di convergenza e sintesi tra due filoni culturali diversi che si riferiscono allo stesso fenomeno: come far funzionare al meglio istituzioni le cui finalità sono di definire e perseguire l'interesse generale e orientare - tramite la funzione di regolazione - istituzioni private a operare nell'interesse comune. Il libro presenta quindi un progetto che, consolidando le conoscenze finora sviluppate nell'ambito dell'economia aziendale applicata al settore pubblico, potrà renderle sempre più solide sul piano teorico e al tempo stesso vicine al mondo reale. Si pone come un ponte tra comunità scientifica degli aziendalisti che si occupano di amministrazioni pubbliche e operatori (politici, dirigenti, ecc.) interessati a sistematizzare concettualmente le loro esperienze. L'auspicio è che questo libro possa suscitare l'interesse degli studenti verso futuri percorsi formativi, lauree magistrali in public management o policy, che sviluppano alte professionalità orientate alla promozione dell'interesse pubblico. L'edizione 2015 si caratterizza per la sostituzione dei capitoli 11 e 15. Il primo affronta il tema dell'etica e della corruzione, che continua ad avere una sua valenza d'attualità. Il capitolo 15 riguarda la gestione delle risorse umane e si focalizza sui temi chiave dell'attrazione dei talenti migliori e la costruzione di percorsi di sviluppo delle professionalità.
Grazie all'approccio interdisciplinare, i curatori del volume riescono a indagare efficacemente sulla figura di Gregorio XVI nella sua veste di promotore delle arti e della cultura. Fino a oggi mancava un'analisi recente, specificatamente dedicata agli interessi culturali che questo pontefice dimostrò in ambiti e forme molteplici. Infatti, dopo la pubblicazione del volume a cura dei Padri Camaldolesi del Celio, "Gregorio XVI Miscellanea Commemorativa" del 1948, incentrato sull'intera attività del suo pontificato, nessuno studio recente aveva focalizzato l'attenzione sugli anni di regno di papa Cappellari e sui suoi specifici interessi antichistici e, più in generale, culturali.