Questo libro nasce dall'incontro di Francesca Scopelliti e della Fondazione Enzo Tortora con l'Unione delle Camere Penali Italiane e si propone come uno strumento utile a continuare la straordinaria battaglia politica che un uomo retto e coraggioso ha combattuto fino all'ultimo insieme al suo Partito radicale per l'affermazione della responsabilità civile dei magistrati, della terzietà del giudice, della separazione delle carriere tra magistratura inquirente e giudicante nonché della cultura di un processo penale che non venga inquinato dal circo mediatico-giudiziario. Prefazione di Giuliano Ferrara.
I processi formativi, che storicamente si coniugano con i mutamenti culturali della società, appaiono soprattutto oggi centrali rispetto al processo non solo di crescita delle giovani generazioni, ma ancor più di evoluzione del complesso e magmatico tessuto di una società multietnica e multiculturale. La Collana di "Scienze dell'Educazione. Studi e ricerche" per la poliedricità degli ambiti disciplinari, ma anche per la sua specificità scientifica si rivolge a lettori che si occupano, a vario titolo, di formazione, dagli insegnanti e gli educatori agli studenti e ai genitori. Negli "Studi e ricerche" confluiscono contributi afferenti a diversi ambiti e settori disciplinari: storici, pedagogici, sociologici, metodologici, psicopedagogici e sperimentali, che permettono di focalizzare lo status della riflessione teorica e della ricerca metodologico-didattica nell'ampio ambito delle Scienze dell'educazione.
Il suicidio è un importante problema che riguarda la sanità pubblica mondiale e la prevenzione del fenomeno sta ricevendo un'attenzione sempre maggiore anche in nazioni ove i tassi di suicidio sono meno allarmanti. Il suicidio, una "morte non necessaria" è uno degli eventi più tragici per un essere umano, capace di causare forte disagio in parenti e amici della vittima, così come nei professionisti, qualora la vittima fosse in contatto con i servizi sanitari e sociali. Oltretutto, chi governa e si occupa di politiche sanitarie dovrebbe tenere a mente che i suicidi e i tentativi di suicidio hanno un costo economico rilevante per la società intera e l'impatto economico degli interventi per la prevenzione del suicidio è decisamente inferiore alla perdita economica costituita dai suicidi portati a termine. In contrasto con quelle che sono le credenze relative al suicidio, non si tratta né di una "normale" risposta ai livelli di stress sperimentati dalla maggior parte delle persone né di una lineare conseguenza di importanti disturbi psichiatrici. Il suicidio è il più allarmante dei segnali, sia nella vita quotidiana sia in psichiatria, ed è una delle più frequenti cause che portano a entrare in contatto con i servizi psichiatrici.
Da almeno venti anni si è diffusa una precisa consapevolezza sull'importanza della comorbidità psichiatrica nelle tossicodipendenze, ovvero la copresenza di disturbi psichici e di disagio psicologico in questi pazienti. L'abuso di sostanze può essere alla base di patologie e disturbi psichiatrici. La dipendenza, sovrapponendosi ad altri disturbi, può compromettere il quadro psichiatrico rendendo difficile la valutazione del paziente. Scopo di questo manuale è fornire gli strumenti e le conoscenze utili per individuare un disturbo da abuso di sostanze e facilitare la diagnosi clinica. In quest'ottica il volume costituisce una guida pratica e concisa rivolta a studenti, medici e ad altre figure professionali.
Questo volume costituisce un omaggio a Valentino Pace, Professore Ordinario di Storia dell'Arte Medievale e Bizantina presso l'Università degli Studi di Udine (1998-2014) e già docente presso numerose altre Università italiane e straniere, tra cui "La Sapienza" di Roma, "L'Orientale" di Napoli, Heidelberg, "Johns Hopkins" di Baltimora, Princeton, Monaco di Baviera, nonché membro straniero dell'Accademia delle Scienze e Lettere di Norvegia, dell'International Center of Medieval Art di New York e "Richard Krautheimer Professor" presso la Bibliotheca Hertziana/Max-Planck-Institut für Kunstgeschichte di Roma (2010-2012). I ventotto saggi qui raccolti sono scritti da allievi e studiosi di varia provenienza. I diversi temi affrontati coprono, nel loro insieme, un arco cronologico che va dal VI al XVI secolo, entro un ampio orizzonte geografico, che parte da Bisanzio e interessa tutta la penisola italiana, con alcuni riferimenti all'arte transalpina. Un 'Medioevo in lungo e in largo', dunque, che trova ispirazione nella vastità dei percorsi e degli ambiti di ricerca di Valentino Pace.
Questo manuale nasce nel territorio ed è pensato per il territorio. La necessità di garantire agli utenti dei Servizi di Salute Mentale i migliori trattamenti possibili in termini di appropriatezza e di rigore metodologico è il denominatore comune dell'opera. Alla stesura dei capitoli hanno partecipato con contributi originali ed esaustivi prestigiosi specialisti nella psichiatria di comunità italiani e stranieri. Si parte dalla definizione di territorio e si individuano, in un percorso ideale, le varie tappe per costruire un'assistenza e un'organizzazione dei servizi centrati sulla persona. Questo approccio non trascura in nessuna delle sezioni del manuale l'accurata ricerca di fonti scientifiche accreditate. Con una modalità, forse insolita per un manuale di psichiatria, ma fortemente voluta dagli autori, il filo che unisce i vari capitoli non è quello tradizionale della descrizione clinica e della terapia dei singoli disturbi psichiatrici, bensì quello di un'analisi approfondita delle questioni vive e reali che impegnano quotidianamente gli operatori della salute mentale. Sono quindi esaminati gli aspetti organizzativi e di politica sanitaria che talvolta "assediano" i servizi. Una particolare attenzione è stata rivolta ai trattamenti integrati territoriali e alle singole tecniche che li compongono (psicofarmacologia, psicoeducazione, cognitive remediation, psicoterapia dei pazienti gravi) fornendo basi teoriche e modelli applicativi.
Grazie all'approccio interdisciplinare, i curatori del volume riescono a indagare efficacemente sulla figura di Gregorio XVI nella sua veste di promotore delle arti e della cultura. Fino a oggi mancava un'analisi recente, specificatamente dedicata agli interessi culturali che questo pontefice dimostrò in ambiti e forme molteplici. Infatti, dopo la pubblicazione del volume a cura dei Padri Camaldolesi del Celio, "Gregorio XVI Miscellanea Commemorativa" del 1948, incentrato sull'intera attività del suo pontificato, nessuno studio recente aveva focalizzato l'attenzione sugli anni di regno di papa Cappellari e sui suoi specifici interessi antichistici e, più in generale, culturali.