Nell'inverno del 1927 Breslavia rabbrividisce alla notizia di una serie di delitti che insanguinano la città. Nel giro di pochi giorni vengono rinvenuti i corpi di un musicista murato vivo, di un operaio fatto a pezzi e di un consigliere comunale impiccato con una corda di violino. Sul luogo del delitto, immancabilmente, si ritrova la pagina strappata di un calendario. Le indagini, di cui viene incaricato l'ispettore della polizia Eberhard Mock, sempre in coppia col solito Herbert Anwaldt, parrebbero evocare un antico passato. Ma Mock, oltre agli omicidi, ha varie gatte da pelare, specie da quando la giovane moglie lo ha lasciato scappando a Berlino.
In una piccola e spettrale città chiusa dentro mura che la separano dal resto del mondo, vivono abitanti privi dell'ombra e dei sentimenti, tranquilli al riparo di ogni emozione. Tra di loro, un nuovo arrivato ha il compito di leggere "i vecchi sogni" nel teschio degli unicorni, unici animali del luogo, cogliendo frammenti di memorie e di un'altra vita, di un'altra possibile dimensione. In parallelo, in un'asettica disumana e futuribile Tokyo, un uomo sarà coinvolto da uno scienziato tanto geniale quanto sconsiderato in un esperimento a rischio della vita che lo porterà a calarsi nei sottosuoli della città, in lugubri voragini animate da creature mostruose e maligne, metafore delle paure che agitano la coscienza di tutti. Ed è proprio lì, nel buio fondo della mente, che si troverà la chiave dell'enigma, la soluzione del mistero che lega i personaggi dei due mondi, che sono in realtà l'uno il riflesso dell'altro. Sarà possibile lo scambio tra le due dimensioni, il passaggio in entrambi i sensi, o il viaggio sarà senza ritorno?
In una piccola e spettrale città chiusa dentro mura che la separano dal resto del mondo, vivono abitanti privi dell'ombra e dei sentimenti, tranquilli al riparo di ogni emozione. Tra di loro, un nuovo arrivato ha il compito di leggere "i vecchi sogni" nel teschio degli unicorni, unici animali del luogo, cogliendo frammenti di memorie e di un'altra vita, di un'altra possibile dimensione. In parallelo, in un'asettica disumana e futuribile Tokyo, un uomo sarà coinvolto da uno scienziato tanto geniale quanto sconsiderato in un esperimento a rischio della vita che lo porterà a calarsi nei sottosuoli della città, in lugubri voragini animate da creature mostruose e maligne, metafore delle paure che agitano la coscienza di tutti. Ed è proprio lì, nel buio fondo della mente, che si troverà la chiave dell'enigma, la soluzione del mistero che lega i personaggi dei due mondi, che sono in realtà l'uno il riflesso dell'altro. Sarà possibile lo scambio tra le due dimensioni, il passaggio in entrambi i sensi, o il viaggio sarà senza ritorno?
Alla fine dell'Ottocento, nel Nordest del Brasile, appare una strana figura di santo e di profeta - "le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo" - che attira intorno a sé migliaia di persone sbandate e vinte dalle ingiustizie della vita. Così comincia la storia memorabile della piccola e remota Canudos, solitario avamposto contro l'immenso Brasile e incontaminato luogo di pace, che sarà raso al suolo e cancellato dal nuovo governo repubblicano.Raccontando "cose attuali, concrete, quotidiane, inevitabili come la fine del mondo e il giudizio universale", Vargas Llosa ricrea uno dei più tragici episodi della storia dell'America Latina, facendone un romanzo e una saga di forte intensità, specchio realistico e insieme fantastico delle crudeltà, speranze e illusioni dell'uomo.
Nello Zimbabwe di Mugabe la comunità di proprietari terrieri bianchi vive nella paura, sa che è solo questione di tempo e la loro terra verrà requisita dal governo e redistribuita a qualche nero vicino al potere. Così è accaduto ai genitori di Davey. Un giorno un'enorme donna nera ha detto ai Baker che la loro immensa proprietà era sua, lasciando loro solo una settimana di tempo per fare i bagagli e andarsene. Il padre di Davey l'ha scacciata in malo modo e quella stessa notte alcuni uomini armati, mentre il sedicenne si nascondeva in solaio, hanno fatto a pezzi i due genitori. Tre mesi dopo, Davey fugge dal collegio con un unico pensiero in mente: vendetta. Lungo la strada verso casa incontra derelitti ed emarginati, un universo che non conosceva, e gli uomini armati della milizia che vanno in giro a torturare e a dar fuoco ai villaggi. Ma chi lo ha preceduto non lo appoggia davvero. Agli occhi della comunità cui appartiene, Davey incarna la minaccia incombente e il monito contro una colpevole passività, e perciò va allontanato. Persino Marsha, tutrice dell'orfano, in fin dei conti l'ha tradito. E così suo marito Mike. Per tutti costoro è tempo di scendere dalla soffitta e guardarsi intorno, per iniziare un percorso di consapevolezza e di espiazione che potrà avere come unico premio la riconquistata capacità di provare dolore.
I racconti de "Il migliore dei mondi" descrivono le geometrie delle relazioni famigliari, o di personaggi in conflitto con sé stessi o con il mondo. Nel racconto intitolato "Mamma" un bambino crede che gli insulti dell'amico vogliano realmente suggerire che sua madre è una prostituta... La famiglia di "Mio fratello" non accetta la morte di un figlio e così, il fratello rimasto, per evitare che i genitori soffrano, continua a fare come se fosse ancora vivo: lo sveste, lo mette a letto e lo porta a scuola... In "Vacanze estive" un padre vaga per Barcellona nei luoghi della sua infanzia con nella borsa del supermecato il feto del figlio nato morto. Al centro della raccolta sta il lungo racconto intitolato "Davanti al re di Svezia", la storia di un poeta catalano ossessionato dal Premio Nobel e che vive un oscuro complotto.
Trent'anni, un impiego da postino, giorni solitari e un gatto a cui badare. Quando scopre di avere una malattia incurabile e poche settimane da vivere, il protagonista indugia sulla lista delle dieci cose da fare prima della fine. Ma presto avrà ben altri pensieri, perché il Diavolo... gli ha proposto un affare! Ogni giorno cedere qualcosa del mondo in cambio di ventiquattro ore di vita in piú. Il ragazzo accetta. Rinunciare a telefoni, orologi o film? Ma certo, in fondo si può fare a meno di quasi tutto. Se non fosse che per ogni oggetto c'è un ricordo. E che ogni patto con il Diavolo implica un distacco doloroso e cambia il corso della vita del protagonista e dei suoi cari. È per questo che quando Belzebú reclama l'esistenza dei gatti, il ragazzo esita: ventiquattro ore valgono davvero la perdita dell'affetto di un micino e di tutto quello che rappresenta per lui?
Le "cronache" sono racconti, racconti fantastici, meditazioni, cronache appunto, di avvenimenti quotidiani. Sono il "vivaio" dell'opera a venire: non per caso Saramago andrà spesso ripetendo: "Là dentro c'è già tutto". E infatti si trovano la statua con gli occhi scavati; il bambino che dipinge la neve; i nonni analfabeti e pastori di porci; la Rivoluzione dei Garofani; l'impacciata foto dei genitori; lui stesso bambino scalzo; la nebbia del mattino; i contadini; il "mare portoghese"; l'arrotino; le persone che poi diventeranno i suoi stessi personaggi... e, naturalmente, Lisbona e il Portogallo.
Ono, narratore e protagonista della vicenda, è stato in gioventù un pittore famoso, ma al mondo estetizzante dell'arte per l'arte aveva preferito quello più concreto del dovere verso la patria, legando così la sua sorte a quella del nascente nazionalismo giapponese. Nel dopoguerra, però tutto è cambiato. Ono ripercorre con un senso di incredulità e incertezza le tappe della sua vita, mentre nel romanzo si intrecciano i temi che lo hanno segnato: l'arte, la politica, l'ambizione, l'incomprensione tra generazioni.
Le "cronache" sono racconti, racconti fantastici, meditazioni, cronache appunto, di avvenimenti quotidiani. Sono il "vivaio" dell'opera a venire: non per caso Saramago andrà spesso ripetendo: "Là dentro c'è già tutto". E infatti si trovano la statua con gli occhi scavati; il bambino che dipinge la neve; i nonni analfabeti e pastori di porci; la Rivoluzione dei Garofani; l'impacciata foto dei genitori; lui stesso bambino scalzo; la nebbia del mattino; i contadini; il "mare portoghese"; l'arrotino; le persone che poi diventeranno i suoi stessi personaggi... e, naturalmente, Lisbona e il Portogallo.
Nel microcosmo di un cortile, personaggi indicati con le lettere dell'alfabeto intrecciano le loro vite in quella che si presenta come una paradigmatica normalità, ma genera invece una catena di morti bizzarre, quasi rituali. Il figlio di un cavaliere errante parte in una sorta di viaggio iniziatico alla ricerca degli assassini del padre; una coppia stanca, un rapporto che dura da anni nella routine e nella prevedibilità, trova nel racconto dell'episodio più cruciale della sua storia, l'unica forza emotiva che la tiene unita. A cavallo fra realtà e irrealtà, vita e morte, presente e passato, Yu Hua scompone e reinterpreta il racconto della tradizione cinese, trasportando il lettore in un nuovo tipo di percezione e di esperienza estetica.
""Vorrei dieci minuti del tuo tempo", disse senza preamboli una voce di donna, lo sono piuttosto bravo a riconoscere le persone dalla voce, quella li però non l'avevo mai sentita". In un sobborgo di Tokyo il giovane Okada Toru ha appena lasciato volontariamente il suo lavoro e si dedica alle faccende di casa. Due episodi apparentemente insignificanti riescono tuttavia a rovesciare la sua vita tranquilla: la scomparsa del suo gatto e la telefonata anonima di una donna dalla voce sensuale. Toru si accorgerà presto che oltre al gatto, a cui la moglie Kumiko è molto affezionata, dovrà cercare Kumiko stessa. Lo spazio limitato del suo quotidiano diventerà il teatro di una ricerca in cui sogni, ricordi e realtà si confondono e che lo porterà a incontrare personaggi sempre più strani: dalla prostituta psicotica alla sedicenne morbosa, dal politico diabolico al vecchio e misterioso veterano di guerra. A poco a poco Toru dovrà risolvere i conflitti della sua vita passata di cui nemmeno sospettava l'esistenza. Un romanzo che illumina quelle zone d'ombra in cui ognuno nasconde segreti e fragilità.