Blaise Pascal interviene nella polemica tra giansenisti e gesuiti con un tono nuovo: la sua intelligenza e il brio della sua scrittura riescono a trasformare quello che potrebbe essere un'arida trattazione dottrinaria in un pamphlet che, da un lato, anticipa lo stile di Voltaire e, dall'altro, per la caratterizzazione dei personaggi fa sentire certe atmosfere di Molière, peraltro quasi perfettamente coetaneo di Pascal. Come ha scritto Michel Le Guern: "la lucidità con la quale Pascal giunge a smontare il meccanismo di discipline filosofiche profondamente tecniche, unita all'arte somma di far condividere al lettore le proprie convinzioni, fa di lui, incontestabilmente, il primo dei grandi giornalisti".
Il trattato di retorica per eccellenza, il più noto dall'antichità ai giorni nostri, di certo l'archetipo di ogni discorso sull'efficacia comunicativa cui hanno fatto ricorso, spesso senza saperlo, gli scrittori di tutte le epoche, i politici, gli avvocati e perfino i moderni pubblicitari. L'introduzione del curatore mira ad attualizzare il pensiero di Quintiliano sottolineandone appunto i forti elementi di contemporaneità alla luce degli odierni processi comunicativi.
Uscita nel 1992 al termine di una lunga querelle filologica, la Pléiade di Fenoglio a cura di Isella rappresenta un tassello importante per qualsiasi letteratura fenogliana. In questa nuova edizione vengono integrati gli "Appunti partigiani", reperiti fortunosamente nel 1994. Questo volume contiene: Premessa; La lingua del "Partigiano Johnny"; Cronologia; I ventitrè giorni della città di Alba; La malora; Un giorno di fuoco (racconti del parentado); Primavera di bellezza; Il partigiano Johnny; L'imboscata; Una questione privata; I penultimi; Gli altri racconti; Appunti partigiani '44-'45; Itinerario fenogliano; Schede critiche; Bibliografia a cura di Barbara Colli.
Due sono i protagonisti delle "Confessioni": Dio e l'uomo di fronte a Dio. L'opera si configura come un dialogo fra due interlocutori, uno che sta e l'altro che torna, una sorta di sceneggiatura, arricchita da notazioni scenografiche e temporali, nonché dall'intervento di numerosi personaggi secondari. Einaudi riprone la celebre opera di Sant'Agostino, in un'edizione con testo a fronte, accresciuta da una bibliografia e una cronologia.
Dopo gli scritti politici presentati nel primo volume, il secondo volume delle Opere di Niccolò Machiavelli raccoglie un'ampia scelta di lettere e legazioni, cioè i documenti dell'attività diplomatica del grande statista.
Dopo il volume dedicato al Due-Trecento, l'opera prosegue con i poeti dal XV al XVIII secolo. Come già nel primo volume, ogni sezione è introdotta da alcuni fra i massimi specialisti dei singoli campi, di ogni autore si ridiscute e si offre il testo più attendibile, ogni poesia è annotata con ricchezza di riferimenti e indicazioni di lettura.
Corrado Vivanti ha disposto organicamente in un solo volume tutti gli scritti politici di Machiavelli: le prime riflessioni storiche di trattati, abbozzi, opuscoli, "Il Principe", i "Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio", "Dell'arte della guerra", il "Decennale primo", il "Decennale secondo", che pur essendo componimenti in terza rima hanno valenza politica. Rispetto alle edizioni sino ad oggi disponibili, i testi sono dati nella loro completezza, e accompagnati da un commento puntuale, concepito per il lettore medio-colto, che scioglie i nodi linguistici e fornisce tutti i necessari riferimenti storici.
I problemi della traduzione occupano un posto di primo piano nel lavoro di Guido Paduano, uno dei nostri maggiori studiosi dell'antichità classica. La sua versione appare intonata alla sensibilità del lettore d'oggi, e di esemplare scorrevolezza. Di Paduano è anche l'importante saggio introduttivo, mentre il commento è affidato a Maria Serena Mirto, che guida il lettore a una comprensione analitica del testo riferendosi da un lato ai suoi contenuti narrativi, dall'altro alle modalità della sua realizzazione.
Il primo volume è dedicato alle poesie e alle tragedie, questa seconda parte comprende le prose e i saggi foscoliani. Oltre alle Ultime lettere di Jacopo Ortis troviamo il Viaggio sentimentale di Yorick lungo la Francia e l'Italia, Il libro dell'Ipercalisse nelle due versioni latina e italiana e le Lettere scritte dall'Inghilterra. La sezione dedicata ai saggi comprende Dell'origine e dell'ufficio della letteratura e gli Essays on Petrarch, affiancati dalla traduzione italiana.