In questa meditazione sui "Promessi Sposi" l'autore, partendo dalla figura dell'Innominato, la interroga per sondare le dinamiche della conversione, e la inquadra nelle categorie kierkegaardiane di angoscia, disperazione e fede; da questa riflessione scaturisce l'idea della centralità della grazia divina nel cammino della libertà umana verso la salvezza, che può essere tardivamente accolta, come nel caso di Gertrude, o respinta con impenitente pervicacia, come il Manzoni lascia immaginare a proposito di don Rodrigo. La grazia si esprime nel dono della fede, che è prima di tutto una rinuncia all'orgogliosa sicumera di donna Prassede e un abbandonarsi ai disegni insondabili della Provvidenza, come insegna Lucia. Ma questo saggio riflette anche sulla concezione politica di Renzo, che da una sorta di iniziale "giacobinismo" perviene alla piena accettazione del Vangelo del perdono, o di Agnese, di cui si scopriranno doti intellettuali assolutamente inaspettate. E così anche gli altri personaggi, senza forzarne i tratti psicologici assegnati dal romanzo, vengono vagliati per rispondere a tutte le domande decisive dell'esistenza umana e cristiana, nella profonda convinzione che nell'opera manzoniana si trovi la lieta novella declinata nella concretezza della vita del XVII secolo.
Ogni massima, ogni pensiero, ogni singola parola di questo libro hanno lo scopo di portare aiuto e consolazione, riuscendo con la loro bellezza, la loro luminosità, la loro positività a colorare la nostra anima per vie dirette o tortuose, dandoci così ali per volare.
Il secolo breve l'ha scelta come colonna sonora delle sue sceneggiature più infelici, ma i suoi figli, assuefatti alla sua malia, continuano a negarne l'insidia: è la sinfonia dell'arbitrio che si fa passare per libertà. E ancora recluta arrangiatori ed esecutori tra le numerose sirene culturali che in suo nome screditano persino l'educazione, ridotta a giogo vessatorio di una tradizione da superare. E se fosse tempo di ascoltare il controcanto sommesso e tenace di veri Maestri e Testimoni di vita? Di quanti, con il genio del cuore e l'umile profondità dell'intelligenza, hanno servito il mistero umano, educando la libertà ad accogliere, nel giogo della misura, il dono e la grazia di una crescita feconda e di una definitiva custodia.
Una storia di amicizia, dall’inizio fino a morte naturale. Un amico si ammala, l’altro modifica la sua vita per stargli accanto e scoprire assieme il senso della vita sempre, in ogni momento, in ogni istante, fino all’ultimo, in qualsiasi condizione di salute. Mano nella mano affrontano il doloroso cammino verso la morte, ma che si rivela al tempo stesso verso la vita. Un romanzo di drammatica attualità che, aiutandosi con l’alta poesia, ci porta oltre le barricate ideologiche della morte per eutanasia per condurci nel mistero della vita.
L’Autore
Nato a Bollate (Milano) il 2 ottobre 1972, Giorgio Gibertini Jolly è giornalista e scrittore. Vive a Roma con la moglie Sara Orsini e i due figli Mauro e Massimo. È presidente dell’associazione culturale Ad Maiora e del Centro di aiuto alla vita di Roma. Il sito personale è www.giorgiogibertinijolly.spaces.live.com . Con Fede & Cultura ha pubblicato “Mi hanno accolto con un abbraccio”, storie vere di Vita accolta pur fra mille difficoltà.
Perche' i cristiani non possono accordarsi con l'ideologia marxista e relativista? C'e' qualcosa in comune tra il Cristianesimo ed il comunismo? Che valore ha la Chiesa e qual'e' il suo ruolo verso l'umanita'? Le risposte a tali quesiti sono condizionate ancora oggi dall'antiteismo e anticlericalismo introdotti prepotentemente dalla rivolta studentesca di matrice comunista del '68. Oggi il fallimento di quell'ideologia e' sotto gli occhi di tutti e malgrado questo l'eredita' del '68 influenza ancora pesantemente la nostra societa'. Il relativismo ha invertito la scala dei valori della vita. L'uomo e' ansioso di proclamare la sua liberta', ma da chi o da che cosa? L'incontro personale con Gesu' Cristo attraverso un cammino di fede ha introdotto l'Autore alla conoscenza di Dio, Padre onnipotente e misericordioso, creatore del cielo e della terra.
L'annuncio salvifico della Passione e Risurrezione di Cristo applicato alla vita concreta fatta anche di sofferenza. In queste pagine, attraverso due lunghe meditazioni, l'autore ci ripropone l'essenza del Vangelo, il nucleo fondamentale di tutto il cristianesimo: il Kerygma! L'annuncio primordiale della fede - la passione, morte e risurrezione del Verbo incarnato - riproposto in questo scritto, con serieta' ed originalita', dischiude all'uomo di oggi, sovente minacciato nella sua dimensione di credente, l'orizzonte della vita eterna e il senso autentico del suo esistere nella storia. Le realta' della vita, della sofferenza, della morte, del giudizio, del paradiso e dell'inferno, sono presentate in questo libro come il lieto annuncio della nostra autentica vocazione.
Poesie dedicate alla madre. Sono cinque anni da quando mia madre ha celebrato la sua Pasqua: e rimasta nel cuore che e sempre tenace nel custodire appartenenze. Voglio ricordare la mia mamma offrendo a tante persone amiche quanto nei giorni dell'addio si fissava nella memoria orante di suo figlio, sacerdote, che la vegliava. Per tre sabati e domeniche successive ha avuto la grazia di stare con lei. Il suo silenzio riempiva il mio: ma le onde dei ricordi si sono fermate sulla spiaggia della preghiera e raccontavo al Signore quello che nei giorni era stato di lei e di me. Davvero, il Signore non porta via niente. Chi ha amato, fino a dare la vita, rimane e...aiuta a vivere, non di ricordi, ma di speranza che resta sempre e per tutti attender certo". In appendice offro un piccolo omaggio di alcune composizioni in occasione del 25? Di sacerdozio, nel 1999, dedicate a lei. (don Giacinto Danieli). "
La vocazione del cristiano, del prete, del laico. E' questo un libro di tracce" di meditazione, il cui testo scritto riesce a conservare la collaudata funzione comunicativa che e dell'autentico pra-edicare, coinvolgendo chi ascolta e concretizzandosi in domande precise, esigenti, ineludibili, alla luce della pedagogia di Dio. L'opera e maturata per la formazione dei seminaristi, ma e fruibile anche da un uditorio piu ampio, perche il predicatore ha sempre davanti a se il cuore dell'uomo, "sintesi di tutto quello che ci qualifica - tutti - come creature di Dio". "