In questo libro-intervista, Monsignor Athanasius Schneider offre un incisivo e cristallino esame sulle controversie che infuriano nella Chiesa e sulle questioni più urgenti del nostro tempo, offrendo chiarezza e speranza ai cattolici sotto assedio. Egli affronta temi come la diffusa confusione dottrinale, i limiti dell’autorità papale, i documenti del Vaticano II, la Fraternità San Pio X, le ideologie anticristiane e le minacce politiche, il Terzo Segreto di Fatima, il Rito Romano tradizionale, il Sinodo sull’Amazzonia e molti altri. Come il suo patrono del quarto secolo, Sant’Atanasio il Grande, Monsignor Schneider dice cose che altri non dicono, seguendo senza paura il consiglio di San Paolo: “annunzia la parola, insisti in ogni occasione opportuna e importuna, ammonisci, rimprovera, esorta con ogni magnanimità e dottrina” (2 Tm 4,2). Le sue intuizioni sulle sfide che oggi il gregge di Cristo deve affrontare, sono una lettura essenziale per coloro che sono, o che vogliono essere, attenti ai segni dei tempi. Ricordando il Rapporto Ratzinger del 1985, Christus Vincit sarà un punto di riferimento fondamentale per gli anni a venire.
Gli inquisitori possono essere stati martiri? I vichinghi che approdarono nel Nuovo Mondo erano cristiani? Davvero una famiglia araba era custode del Santo Sepolcro? E chi sospetterebbe mai che negli Stati Uniti protestanti (e fondatori di una religione civile) un gran numero di celebrità si convertì al cattolicesimo? Queste e altre storie controcorrente provenienti dal passato (spesso sconosciuto e vittima di calunnie) sono al centro di questo libro che approfondisce le nostre radici religiose e culturali: nel panorama odierno in cui l'unico orizzonte è il like facile e il successo social, è importante scoprire che una volta il modello a cui si guardava non era l'influencer ma il cavaliere e il santo.
La ricerca della verità nell'amore di Cristo, la resurrezione, il senso della vita, il peccato, la Chiesa, il giorno del Signore, la Vergine Maria: sono queste le ancore che tengono ferma la speranza sull'abisso che l'uomo si è scavato sotto i piedi e nel quale spesso sembra voler precipitare. E sono queste ancore che Fulton Sheen propone anche a noi di lanciare per non essere travolti dal vento impetuoso del male di fronte al relativismo, alla perdita del senso del peccato e alla moltiplicazione delle verità a seconda delle opinioni e delle mode. Occorre infatti mantenere sempre viva la speranza della salvezza e la consapevolezza della misericordia di Dio.
Dopo Colloqui minimi, Ettore Gotti Tedeschi continua a dialogare con i personaggi del passato: questa volta i suoi Colloqui massimi sono consacrati a una serie di “maestri” del pensiero (magari non sempre “buoni”), in maniera più lunga e approfondita. È così possibile incontrare Giovanni Papini, Romano Guardini e san Josemaría Escrivá, ma anche Cartesio, Nietzsche e Bertrand Russell, e dialogare con loro su temi decisivi per la formazione di una generazione “senza più maestri”. Lo stile è sempre quello polemico e politicamente scorretto tipico dell’Autore, con un occhio di riguardo per la Chiesa e l’economia, nella convinzione che è quanto mai necessario oggi controbattere a chi diffonde una cultura inquinante dal punto di vista educativo, culturale e spirituale.
L'ex banchiere vaticano interroga profeti, santi, eretici, re, papi, artisti, filosofi ed economisti: una cavalcata millenaria e politicamente scorretta che fotografa l’attuale situazione di crisi.
Una serie di immaginari colloqui con importanti personaggi del passato dal piglio polemico e politicamente scorretto per spiegare come la verità si sia modificata (o sia stata modificata) nel corso della storia. Scorrono uno dopo l’altro angeli, profeti, patriarchi biblici, santi, eretici, scienziati, artisti, re, papi, filosofi, teologi ed economisti: con ognuno di loro l’Autore dialoga brevemente, ragionando sul loro pensiero e fornendo un’interpretazione morale ai loro enunciati. Alla fine di questo percorso millenario c’è ben poco da stare allegri: il mondo che vediamo intorno a noi vede l’affermazione del brutto, lo svuotamento di significato, la scomparsa della fede, il crollo dell’autorità morale, la decadenza della Chiesa, lo smarrimento dottrinale, l’irrilevanza dei cattolici, la vittoria della gnosi, la distruzione della civiltà occidentale. Questa impietosa analisi del presente sembra l’unica strada di speranza per il futuro.
Nulla può esistere senza Dio, nemmeno la scienza, l'arte e la bellezza. L'uomo moderno sembra però essersene dimenticato: in una smania relativista e inclusiva, egli infatti non ama più la verità e non sa più odiare l'errore. In questo saggio sulla condizione dell'uomo, Ernest Hello ricorda come la verità e il bene devono rifiutare ogni forma di convivenza e accomodamento con l'errore e il male; allo stesso modo la pace non può e non deve consistere in una conciliazione dei contrari, perché bene e male sono distinti e nemici in eterno. Tuttavia il male a volte diventa ipocrita per convivere con il bene: ecco creati il protestantesimo, il liberalismo, l'eclettismo e il trasformismo.
Il mare sa ispirare sempre riflessioni e pensieri che si fanno meditazione, sui grandi temi, sui massimi sistemi, su Dio Creatore di tanta sublime bellezza, sulla vita terrena e sul destino dell’uomo dopo il passaggio in questo mondo. Dunque, come scrisse Hermann Melville nel suo celeberrimo romanzo Moby Dick, acqua e meditazione sono sposate per sempre, magari partendo da un buon caffè sorseggiato in riva al mare infinito.
Questo libro raccoglie le pagine più intense e significative della rubrica di posta che Alessandro Gnocchi tiene sul sito “Riscossa Cristiana”. “Fuori moda” è divenuto ormai un appuntamento fisso per migliaia di lettori, conquistati dalla franchezza e dall’intelligente coerenza con cui vengono affrontati i temi che travagliano la Chiesa e il mondo in quest’epoca che lascia intravedere imprevedibili cambiamenti. Dal deragliamento dottrinale pilotato ai piani più alti della gerarchia ecclesiale fino alle follie del mondo d’oggi, tutto è vagliato al lume della fede e della ragione mostrando ciò che ormai tanti cattolici hanno compreso: che la soluzione parte dalla riappropriazione di tutto quello che nella dottrina, nella morale e nel costume è stato distrutto per fare posto alle nuove idee e alle nuove tendenze. Se si vogliono salvare l’anima e il cervello, bisogna cominciare a rimettersi addosso principi, pensieri e comportamenti che non usano più. “Fuori moda”, insomma.
Acute riflessioni sotto forma di dialoghi allegorici e paradossali che smontano i falsi miti della libertà da parte di un grande pensatore controrivoluzionario.
Cattolici che discettano sull'azione salvifica della raccolta differenziata, che scambiano gli articoli della costituzione per i nuovi comandamenti, che sopportano qualsiasi ingerenza ma non tollerano gli insegnamenti della Chiesa, che smantellano la liturgia in nome della creatività, che gettano a mare la loro storia per abbracciare le patacche alla moda... La Babele che un tempo sembrava fantascienza oggi è cronaca quotidiana. Ce la narrano due autori che hanno fatto di questi temi il loro campo d'indagine con libri e inchieste che hanno fatto scalpore. Gnocchi & Palmaro ci mettono davanti a tutte le contraddizioni di un mondo cattolico sceso a patti con le sirene moderne ancora prima combattere. Ci raccontano la deriva grottesca di un mondo che, come al solito, è in ritardo di due o tre rivoluzioni e ora, invece di prendere atto della crisi della modernità e archiviarla definitivamente, intende portarle un improbabile soccorso. Un tentativo inutile, dannoso e destinato a fallire perché, come spiegano gli autori in alcune illuminanti pagine, alla radice del mondo moderno c'è la negazione del messaggio cristiano. È possibile uscire da questa nuova Babele? Gli autori propongono una loro modesta ricetta: che i cattolici tornino a essere cattolici. Chissà che non sia proprio ciò di cui ha bisogno il mondo moderno.
"La Divina Commedia" rappresenta da sempre un punto d'incontro sublime tra Fede e Poesia. Ma la fecondità della penna poetica di Dante, la sua capacità di disegnare un universo onirico potente dalle mille sfaccettature non si possono comprendere se non si leggono alla luce del Catechismo e della dottrina Cattolica. In questo viaggio attraverso le terzine dantesche, l'autore mette in evidenza la perfetta corrispondenza tra verità cristiana e rielaborazione poetica, mostrando come il tesoro del Magistero cattolico si ritrovi interamente nella "Divina Commedia". Quasi un Compendio del Catechismo in versi, si potrebbe definire: prima ancora che poeta, Dante si rivela uomo di fede profonda, consapevole che la ricerca appassionata e sincera di Dio trova pieno compimento solo nel seno materno della Chiesa Cattolica.
Con la profondità della soavità francescana, in queste pagine veramente ispirate, padre Serafino M. Lanzetta riesce a mostrare a credenti e non credenti che vivere è davvero una cosa grande, e che iniziare a vivere è vivere per sempre La via maestra per ricostruire una società a in cui l’uomo venga veramente rispettato sta nel rimettere al primo posto il bene della vita. Dopo una panoramica sul degrado dei tempi che corrono, l’Autore propone alcune riflessioni sul tema della vita. Una vera e propria meditazione sul mistero della vita e su tutto ciò che in essa ha sapore di dono, di vocazione, fino ad arrivare al dono del Battesimo, quale vita in pienezza. La fede mostra che la misura della vita è la piccolezza, è proprio un fanciullo, Gesù Bambino. Lui è la Vita e chi s’identifica con Lui vive veramente. Questa vita vissuta sino in fondo, senza perderla, pienamente riuscita, è la santità: la totalità nell’unità di ragione e amore, fede e carità. Qui si sfiora il mistero che si fa silenzio celandosi nel concepimento di una nuova vita. Qui si prepara una culla all’Infinito Amor che si fece carne quando venne in mezzo a noi. E abita con noi.