Il beato Antonio Rosmini è stato fra i più grandi pensatori italiani di ogni tempo. I Principi della scienza morale (1831), qui riproposti in forma antologica e commentata, non trattano di norme specifiche ma di giudizi universali. Superando ogni relativismo etico, si mostra la derivazione della morale da una fonte trascendente, necessaria all'individuazione ordinata del bene. Il senso ultimo della morale si compie solo alla luce del destino meta-storico dell'uomo, in vista di quella beatitudine che la congiunzione con il Bene-Assoluto (il Dio-Amore) può dare. Rosmini ci propone di riconoscere l'essere oggettivo delle cose (l'etica come "giudizio di verità") e ci propone di volergli bene secondo le sue perfezioni (l'etica come "amore"), contro ogni forma di egoismo che rifiuta colposamente il giusto e l'onesto per acquietarsi nei piaceri individuali: ecco l'origine del male, il disprezzo del prossimo e la negazione di quella "scintilla divina" che ognuno reca in sé.
Baldi giovani e dolci ragazze, nel cui cuore il bimbo e la bimba che eravate chiede ancora un intenso abbraccio a tutta la realtà, voi che chiedete di crescere, sperimentare, ragionale, di dire la vostra, di donarvi e collaborare, di difendere la giustizia e di servire a un grande ideale... voi, rileggete voi stessi nella storia dell'intramontabile Antonio Rosmini.
Questo è l'ultimo di tre volumi che raccolgono ordinatamente quasi 500 testimonianze su Antonio Rosmini. Testimonianze dirette; di laici, di ecclesiastici, di religiosi, uomini e donne che lo conobbero di persona, fanciullo, ragazzetto, giovane universitario e sacerdote, religioso e fondatore della Società della Carità, straordinario filosofo del Sistema della Verità, plenipotenziario di Carlo Alberto di Savoia presso Pio IX nelle vicende travagliatissime del risorgimento italiano ed europeo... Testimonianze di storia civile ed ecclesiale in cui l'asceta, il mistico, l'educatore, lo psicologo, il filosofo dell'essere, della persona, del diritto, della politica è vicinissimo a noi, non raccontato come idealizzando una figura del tempo che fu, ma fotografato nella concretezza della giornata domestica, della vita conventuale e fraterna, nella solennità dei suoi studi e dei rapporti con i protagonisti del tempo, e della sua azione sociale e politica. I tanti anni di forzato silenzio di questo gigante possono dirsi superati, dal momento che la Chiesa ha 'ritrovato' il suo umilissimo e grande figlio. "Si leggono i libri di una giornata, si disprezzano quelli dei secoli", scriveva Rosmini. Ebbene oggi possiamo cominciare a risalire la china conoscendolo come uomo di fede, di piena umanità, sentendocelo narrare da chi l'aveva ancora negli occhi commossi e nel cuore, perché riaccada per noi quel determinante incontro.
Questo è un libro-incontro, un libro rivelativo dell’uomo, del sacerdote, del religioso, del filosofo, del santo che Papa Giovanni Paolo II ha additato alla del Terzo Millennio, e che Papa Benedetto XVI decretò di beatificare. Con professionalità critica e scientifica troviamo le testimonianze lasciate dai contemporanei di Rosmini su di lui, raccolte intorno al 1882. Questo è il primo dei tre volumi con cui si pubblicano oltre 300 testimonianze: le testimonianze dei religiosi. Seguiranno quelle dei trentini come lui, vicini a lui bambino, ragazzo, universitario...; quindi quelle degli altri ecclesiastici e laici. Un libro per tutti e per ciascuno, chiunque e comunque sia.
È vero: troppo tardi abbiamo riconosciuto Rosmini. E per questo ritardo molti non lo hanno potuto neppure conoscere. E la conoscenza, si sa, quando è riconosciuta, può cambiare la vita. Dunque un vuoto che questo libro, tutto fatti e cose, può colmare con la presenza viva, commovente e affabilissima di questo grande uomo che nel cuore fu umile e accessibile, con i suoi doni splendidi, a tutti. Proprio per noi affogati nel razionalismo, nel nichilismo, nel moralismo immorale, e in situazione di emergenza educativa. Proprio oggi, per noi che abbiamo invaso di noi stessi il tempio, svuotando i segni delle realtà teologiche.
L’Autore/curatore
Don Eduino Menestrina, nato a Merano (Bz) da genitori trentini nel 1947, rosminiano dal 1962, ha fatto gli studi secondari negli aspirantati rosminiani e al collegio Mellerio-Rosmini di Domodossola. Ordinato sacerdote nel 1974, dopo gli studi teologici interni, si laureò in storia e filosofia alla Cattolica di Milano con una tesi sulla liturgia nella catechetica di Rosmini. È stato insegnante di lettere, di storia e filosofia nelle scuole rosminiane di Domodossola,Torino, Rovereto e più a lungo a Stresa come Rettore e Preside. In questa veste fu presente alla riesumazione della salma di Rosmini nel 1997 e alle celebrazioni del Bicentenario della sua nascita. Per l’edizione critica della sue opere ha curato i Discorsi parrocchiali e sta preparando la Catechetica. Attualmente è rettore del Collegio Missionario A. Rosmini di Roma (Via di Porta Latina, 17).
Antologia in italiano corrente di una delle più importanti opere filosofiche di Rosmini. A cura di Giovanni Chimirri. Antonio Rosmini (1797-1855) è stato un pensatore enciclopedico, e i suoi scritti hanno spaziato dalla teologia alla politica, dal diritto alla filosofia, dall'ascetica alla psicologia. Ecco un'agile antologia commentata della Logica (apparsa per la prima volta nel 1853), un'opera davvero fondamentale, ma trascurata. La logica è l'arte di pensare correttamente, è metodo di studio e d'insegnamento, è chiarificazioni dei termini del linguaggio. La logica è, soprattutto, uno strumento per cercare la verità.
La poesia di Rebora e le sue profonde radici rosminiane. Un confronto tra Rosmini e Rebora che consente di entrare in un mondo complesso ma affascinante, dove la vita viene formalizzata in pensiero, e il pensiero viene tradotto in poesia. Il connubio Rosmini-Rebora offre a studiosi e lettori una indagine ricca di proposte avvincenti che stimolano l'approfondimento di personaggi determinanti per la storia del pensiero filosofico e dell'arte poetica, e delle loro rispettive e reciproche influenze.
Storia dell'opposizione della Curia Romana alla costituzione del Collegio medico S. Raffaele da parte di Rosmini con documenti. Per Rosmini la Carita' e' unica nella sua essenza e trina nelle sue forme di Carita' materiale, intellettuale e spirituale. Tuttavia vi e' un'opera non letteraria, ma sociale, ispirata alle tre forme di carita', che non ha ancora ricevuto un adeguato approfondimento: si tratta del Collegio medico di S. Raffaele che avrebbe portato ad uno sviluppo della ricerca scientifica e divulgativa nel campo specifico della medicina. La Curia romana entro', a parere di Rosmini senza che ce ne fosse bisogno, nel lento processo costitutivo della facolta' medica e dapprima ne rallenta l'istituzione, quindi ne inibisce il processo costitutivo e da ultimo ne proibisce l'attuazione. Lo studio portato avanti in questo saggio si inserisce in questa diatriba per verificare se i documenti a disposizione sono sufficienti a esplicitare una esauriente, veritiera e definitiva risposta.