Questo volume presenta un'esperienza di cambiamento vissuta assieme a sei imprenditori del Distretto della sedia, con i quali si è ragionato di design, di marketing, di internazionalizzazione, di logistica. Il percorso intrapreso ha portato alla formazione di un gruppo di lavoro e di una filiera maggiormente stabile, dotata di regole di funzionamento e non soltanto soggetta a 'semplici' rapporti di mercato. Tra i principali esiti: la nascita di un nuovo prodotto, la formulazione di una strategia di ingresso in un nuovo mercato, il tentativo di giungere ad una maggiore armonizzazione della logistica di filiera. Questi piccoli ma preziosi risultati testimoniano la volontà di cambiamento da parte delle imprese coinvolte e segnalano le buone potenzialità emergenti, in questa direzione, grazie all'incontro tra le imprese e le istituzioni territoriali operanti al loro sostegno.
Lo studio di una realtà produttiva come quella regionale deve avvalersi in modo imprescindibile di strumenti statistici capaci di descrivere, misurare e comprendere i molteplici fenomeni economici presenti sul territorio. Il libro esplora diversi aspetti significativi del sistema economico del Friuli Venezia Giulia da un'ottica prettamente quantitativa, lasciando però ampio margine all'interpretazione e al commento dei risultati, e offrendo quindi importanti spunti di riflessione. La prima sezione mira ad introdurre il lettore ai principali concetti e metodi statistici necessari ad analizzare i fenomeni sul territorio, non tralasciando gli aspetti dell'informazione economica e delle fonti ufficiali. La seconda sezione tocca, invece, aspetti più empirici e contiene diversi approfondimenti relativi alle maggiori entità produttive regionali, quali l'industria manifatturiera, i distretti industriali e l'artigianato, considerando anche alcune indagini di mercato inerenti ad eventi di grande richiamo come Friuli DOC e CiVinTas.
In Friuli Venezia Giulia è diffusa la percezione di un contrasto fra la rappresentazione della condizione socioeconomica data dalle informazioni fornite da fonti statistiche ufficiali e l'esperienza quotidiana di problemi e situazioni sociali concreti. È questo il motivo che ha spinto ad approfondire la conoscenza della realtà regionale, senza preconcetti e senza tesi da dimostrare a priori, bensì attenendosi ai dati ufficiali, articolati sui tre grandi temi dell'economia e del lavoro, dei principali problemi sociali e dell'innovazione. Anche se non esauriscono la complessità che caratterizza la regione, i numeri riportati possono tuttavia costituire una utile base di partenza per alimentare la discussione e il confronto sulle criticità del Friuli Venezia Giulia e sulle azioni da intraprendere per il suo sviluppo. In questo senso il volume si rivolge ai decisori politici, agli operatori economici e sociali e a quanti sono interessati a progettare il futuro di questo territorio.
Come impostare, creare, organizzare e rafforzare una partnership turistica? In altre parole, "come fare sistema" al di là dei facili proclami? Questo testo individua nel "vantaggio coopetitivo" l'aspetto centrale per lo sviluppo delle località o delle imprese turistiche ed attribuisce alla nuova disciplina il nome di "partnering turistico". Lo stesso eleva le persone, la volontà di più organizzazioni private e/o pubbliche di crescere insieme e la cooperazione di medio termine a nuovo anello-cardine dell'economia. Il volume individua le dieci prestazioni essenziali, definite le "10 A", ossia gli ambiti sui quali una partnership è chiamata a divenire sempre più operativa e produttiva. Propone altresì, con un linguaggio accattivante, un metodo basato sull'auto-analisi, presenta un percorso di lavoro concreto e rigoroso ed aiuta a definire gli strumenti di cui dotarsi per gestire un'esperienza di cooperazione turistica con criteri industriali, al fine di rendere il gruppo di operatori sempre più visibile, innovativo e competitivo
Il volume descrive alcune delle norme e delle consuetudini, spesso poco note ai traduttori, che regolano il diritto d'autore, visto come un aspetto specifico nell'ambito della vasta problematica del rapporto tra editoria e traduzione. Grazie alla sua duplice esperienza di traduttrice e agente letterario, Barbara Griffini illustra con competenza e passione diritti e doveri di autori, editori e traduttori
Il volume presenta i risultati di una ricerca sperimentale il cui obiettivo è stato quello di valutare le reazioni dei consumatori di fronte all'utilizzo della lingua friulana sulle etichette delle bottiglie di vino e identificare i fattori che le influenzano. La ricerca si è avvalsa di prove d'assaggio in cui erano messe a confronto etichette in italiano, inglese e friulano. I risultati, in larga misura inattesi, costituiscono un interessante contributo al tema del comportamento dei consumatori. Si rivelano inoltre utili per le imprese che, nell'epoca della globalizzazione, sono alla continua ricerca di idee nuove per aumentare l'efficacia della comunicazione a fini commerciali: le lingue locali ed i dialetti possono diventare una risorsa per il marketing; non va però dimenticato che l'uso di codici linguistici insoliti, ai quali il consumatore non è abituato, può stimolare nei potenziali clienti pensieri ed emozioni molto diversi e non sempre prevedibili
Sulla base di fonti edite e inedite, il libro ricostruisce storicamente le dinamiche evolutive di mezzo secolo (il secondo Novecento) del movimento cooperativo in Friuli Venezia Giulia, non come fenomeno socio-economico isolato e a sé stante, bensì come complessa, e ancor oggi vitale, esperienza mutualistica profondamente radicata nel territorio regionale, sostanziata di valori etici e promotrice di crescita e sviluppo. Il volume si articola in due parti: nella prima l'attenzione è rivolta allo studio delle diverse organizzazioni cooperativistiche locali nonché all'analisi dei loro dati produttivi, distributivi, finanziari e tipologici; nella seconda vengono prese in esame le vicende dei singoli settori: dall'agricoltura al credito, dal consumo al lavoro, senza sottovalutare le attività associative minori, quali la zootecnia, la pesca, l'edilizia
Le affinità linguistiche fra l'Italia e la Romania hanno facilitato l'integrazione culturale attraverso i secoli; negli ultimi anni il trasferimento delle imprese italiane ha fatto della Romania un laboratorio distrettuale con caratteristiche simili al Nord-Est italiano di venti anni fa. La regione del Banato è quella che forse annovera la maggiore presenza italiana: nella sola Timisoara in dieci anni sono state create 18 mila imprese e 95 "joint ventures" locali. La pubblicazione riporta i contributi di vari studiosi che si sono confrontati sui temi dell'integrazione e dello sviluppo; in particolare, è l'agricoltura il settore che potrebbe avere un ruolo decisivo nello sviluppo del paese come fonte di alimenti, di energie rinnovabili e come risorsa paesaggistico-ambientale per lo sviluppo di attività turistiche
Il libro si propone come contributo alla formazione di coloro che vogliono entrare a far parte del personale tecnico-amministrativo delle università e di coloro che già vi operano, con l'obiettivo di far capire l'importanza che ogni singolo individuo ha per il successo dell'organizzazione in cui opera. Oltre ad una sintetica base teorica, arricchita da un glossario riferito alle terminologie della qualità e della vita universitaria, il testo punta a fornire alcuni spunti di riflessione per favorire un approccio culturale dinamico al lavoro, nella consapevolezza che lavorare per la pubblica amministrazione è molto più gratificante che lavorare nella pubblica amministrazione; la scelta su quale preposizione adottare appartiene al singolo