Se si eccettuano i repertori e le ricostruzioni a carattere generale, la storia del giornalismo e dell'attività pubblicistica a Roma in età moderna e contemporanea presenta vuoti e lacune che non possono essere spiegati solo con la chiusura o l'arretratezza dell'ambiente. Certo, le condizioni in cui il giornalismo romano opera prima e dopo la caduta del potere temporale non sono delle più favorevoli ai processi di innovazione e alla circolazione delle idee; tuttavia ciò non impedisce che nella città, grazie all'apporto di eruditi, di intellettuali e, più tardi, di militanti politici della più varia origine e provenienza, si sviluppi una rigogliosa attività pubblicistica e prenda corpo una tradizione che giunge sino alle soglie del Novecento.