Il volume raccoglie alcuni saggi e relazioni scritti negli ultimi anni in merito ai temi della geopolitica mondiale. Oltre a una parte di carattere generale, che riguarda le "tendenze forti" che condizionano l'evoluzione geopolitica attuale (dalle radici culturali della politica estera degli Stati Uniti, alla riscoperta dello Stato e al ritorno di Dio, della guerra e della storia, per giungere a esaminare il declino delle Nazioni Unite e il tentativo di democratizzazione dell'Islam), sono presenti delle analisi geopolitiche dei principali attori internazionali e alcune previsioni sulle future evoluzioni.
Le aree interessate da parchi naturali sono state negli ultimi anni - in Italia come in Europa - il palcoscenico di diffuse sperimentazioni volte a combinare i dispositivi normativi per la salvaguardia delle risorse naturali con le pratiche indirizzate a sollecitare processi di valorizzazione territoriale e sviluppo locale. È un percorso che ha investito tanto la cultura e le discipline territoriali quanto le strutture preposte alla tutela ed alla gestione delle aree protette, apertesi dopo anni di crisi finanziarie e confinamento a ruoli di pura vigilanza ai temi della programmazione integrata e della pianificazione strategica territoriale. Il presente lavoro riflette sugli esiti e l'efficacia di tali tentativi di innovazione a partire dall'esperienza di cinque parchi italiani, collocati in contesti profondamente eterogenei dal punto di vista istituzionale, ambientale e urbanistico: isole naturali pressoché marginali ad intense dinamiche di sviluppo urbano (Gargano, Nebrodi), contesti sottoposti a più intense e consolidate pressioni dai flussi turistici (Cinque Terre, Gran Sasso), un'area quasi integralmente collocata in un sistema metropolitano di grande complessità (Vesuvio).
Il volume fornisce gli strumenti per comprendere lo scenario entro cui si sviluppa la sensibilità bioetica e istruire il discorso bioetico in tutta l'estensione delle sue dimensioni: quelle biomediche ed ecologiche come quelle etico-normative e antropologiche. Obiettivo di fondo di questa discussione critica è la costruzione di un modello di bioetica adeguato a supportare la deliberazione etica in una società pluralistica, con esplicito riferimento a un livello etico fondamentale basato sul principio del rispetto della dignità umana e a un livello etico-applicativo mirato a concretizzare questo principio nelle situazioni nuove aperte dal progresso biomedico.
Se l'Unione europea vuole esorcizzare il suo declino deve riscoprire i vitali principi cristiani e religiosi e i valori estetici, naturali e culturali sui quali s'è fondata. Un'economia della speranza assicura la dignità e la libertà di ogni anima vivente. I beni culturali impreziosiscono l'agglomerato urbano, elevano la prassi esistenziale e migliorano la qualità del lavoro, anche degli stranieri. Questo libro aiuta a riflettere sulla città multi-etnica e a progettarla e governarla, trasmutandone l'emergenza in opportunità.
I nuovi approcci al paesaggio, alle identità locali, all'ambiente come nuovi contenuti della pianificazione, così come si sono formati nel corso degli ultimi decenni, hanno contribuito a "deformare" il punto di vista su temi che possono essere definiti marginali, se non estranei alla disciplina. Questi temi pongono nuove questioni e nuovi impegni alla pianificazione territoriale, contribuendo ad una maggiore articolazione dell'approccio e delle responsabilità che il pianificatore si assume nei confronti del territorio e delle comunità insediate. Le questioni e gli impegni che la Convenzione Europea del Paesaggio pone alla pianificazione rispondono, appunto, a questa mutata consapevolezza della rilevanza del paesaggio nella pianificazione e nel governo delle trasformazioni del territorio. Avendo preso coscienza di questa nuova attenzione alle complessità del tema della trasformazione del territorio, il libro intercetta elementi di rilievo relativi all'innovazione della normativa urbanistica regionale che nell'ultimo decennio ha prodotto approfondimenti e sperimentazioni delle modalità di pianificazione delle risorse ambientali e culturali, della riqualificazione dei paesaggi, della costruzione di nuove identità locali condivise e fornisce spunti di riflessione e strumenti per operare nell'ottica della convergenza di conservazione e trasformazione nell'unitarietà del governo del territorio.
Il volume si divide in due parti. Nella prima si analizza il vero e proprio colloquio di selezione dove protagonisti sono solo il candidato e l'intervistatore; nella seconda viene invece ricostruito il contesto delle selezioni di gruppo e delle prove tipiche di questa situazione. Un'appendice, infine, offre interessanti informazioni sui test più frequentemente utilizzati nel processo di selezione - tipologie, obiettivi, parametri e metodi interpretativi - così da sdrammatizzare il significato e, al tempo stesso, riconfermare l'utilità.
Il volume raccoglie una serie di contributi interdisciplinari sull'intercultura, descrivendo significative esperienze socio-organizzative, nei diversi contesti dell'educazione, della ricerca, dell'associazionismo internazionale, delle ONG, dell'associazionismo professionale e dell'azienda.
Uno dei portati del mondo postmoderno è, secondo molti autori, un crescente disagio della soggettività. Una rinnovata idea di persona può certamente contribuire non solo a ridisegnare il ruolo etico del soggetto nell'ambito della prassi sociale, ma anche a ridefinire i margini teorici e metodologici di una prospettiva di analisi che si ponga oltre i limiti fissati dal paradigma individualista e da quello organicista. Sta infatti anche alla Sociologia il compito di individuare e studiare le sfere dei rapporti sociali entro le quali si forma e si realizza l'identità personale, nonché di mettere in luce la dimensione relazionale a partire dalla quale si costruisce la trama sociale della soggettività. Proprio per questo, il concetto di persona, se consapevolmente elaborato e assunto a paradigma analitico, può rappresentare un importante strumento di ridefinizione del tessuto sociale, essenziale al dispiegarsi ed al consolidarsi di un'etica comunitaria e partecipativa. Il volume costituisce la seconda tappa di un percorso di riflessione inauguratosi, nel 2003, con la pubblicazione, per questi stessi tipi, di Verso una sociologia per la persona - che SPE intende proseguire non solo per far fronte alle principali sfide che l'attualità pone al sapere sociologico e alla persona, ma anche per mostrare, allo stesso tempo, come la persona stessa possa tuttora considerarsi una fondamentale risorsa di senso all'interno del complesso scenario contemporaneo.
I disturbi della condotta alimentare oggi sono definitivamente entrati nelle grandi classificazione delle patologie psichiatriche. Tuttavia, nell'ambito di tali patologie, i DCA presentano il maggior numero di zone di intersezione con altri settori della medicina e quindi richiedono, specie in alcune fasi, interventi coordinati di specialisti diversi. Ciò rende indispensabile una cooperazione pluridisciplinare sia per un corretto inquadramento diagnostico, sia per un adeguato indirizzo terapeutico. Si è, tuttavia, ormai ben chiarito che la cura psichiatrica e psicoterapeutica costituisce il fondamento del trattamento di pazienti con DCA e deve essere istituita per tutti i pazienti, associata, in genere, ad altre specifiche modalità di trattamento. Analogamente si conferma, sia in base alla nostra esperienza, che a quelle desumibili dalla letteratura internazionale, come i trattamenti integrati riportino migliori risultati e, comunque, un minor tasso di ricadute, di cronicizzazione e di recidive. Questo volume raccoglie i lavori più significativi, al fine di una corretta valutazione diagnostica ed un idoneo progetto terapeutico per i disturbi della condotta alimentare, di tutti gli studiosi componenti l'èquipe interdisciplinare del Centro Interdipartimentale per i Disturbi della Condotta Alimentare del Policlinico Umberto I di Roma inaugurato il 12 novembre 2003.
La psicoterapia rappresenta una professione relativamente giovane. Alla grandiosa opera pionieristica di Freud, si sono progressivamente associati i contributi di insigni ricercatori nel duplice intento di comprendere la psiche umana e di arricchire un armamentario concettuale e applicativo capace di alleviare, se non risolvere, la sofferenza connessa ai disturbi mentali. Ne è derivata un'incredibile diversificazione di orientamenti e di modalità applicative che, allo stato attuale, fa di questa disciplina una vera giungla - sia nel senso delle risorse che delle insidie - con conseguente interesse e insieme disagio da parte della persona normale o del giovane in formazione per la difficoltà ad orientarsi in un mondo così complesso. Questo volume si propone di raccogliere una sintesi sui diversi orientamenti nella psicoterapia che l'esperienza e la consistenza dei percorsi formativi ha accreditato come maggiormente validated, per usare il termine generalmente utilizzato a livello internazionale, nell'arduo compito di differenziare i diversi approcci almeno in una fase intermedia o quantomeno sino a quando non saranno applicabili, semmai lo saranno, criteri di valutazione "scientifica" in un ambito così complesso.
I fatti di cronaca narrano episodi quotidiani di prevaricazione del più forte sul più debole, di mortificazione costante dei diritti e delle libertà individuali e collettive, di violazione dei valori e delle regole della convivenza civile. A essere messi in discussione sono i principi fondanti del nostro ordinamento enunciati al livello costituzionale, principi posti alla base del processo di edificazione della Costituzione europea. Questo stato di cose ha indotto un gruppo di giuristi a interrogarsi sul significato e sulla portata che riveste, oggi, il principio di uguaglianza in relazione ai diritti fondamentali. La riflessione svolta ha dato luogo al Convegno promosso dalla Scuola di Specializzazione per le Professioni Legali Gioacchino Scaduto, dal Dipartimento di Diritto Privato Generale dell'Università di Palermo, dal CSM Formazione Decentrata Distretto di Palermo, sul principio di uguaglianza nell'ordinamento europeo. In questo volume il principio di uguaglianza viene guardato nella prospettiva del valore preminente della dignità della persona, posto a fondamento della Costituzione europea, e alla luce del fenomeno sempre più diffuso del multiculturalismo.