Le piattaforme social, le applicazioni mobile e le interconnessioni rese possibili dalla Internet of Things hanno generato nuove strategie d'impresa focalizzate sulla co-creazione e la valorizzazione delle interazioni online. Oggi la vera sfida per i brand si basa sulla capacità di innovare l'esperienza degli utenti, sfruttando le tecnologie della comunicazione digitale per abilitare nuovi comportamenti e abitudini nelle persone. I mercati attuali, sempre più liquidi e turbolenti, richiedono professionisti capaci di fare propri questi cambiamenti e ideare strategie di marketing e comunicazione che rispondano concretamente a una pluralità di individui e gruppi sempre più esigenti e consapevoli del proprio ruolo in relazione ai brand. Questo libro, giunto alla sua quarta edizione, si pone l'obiettivo di far capire in che modo è possibile connettere tra loro persone, tecnologie e brand. È scritto per tutti coloro che hanno la concreta necessità di avere una guida strutturata per pianificare e gestire attività di marketing attraverso l'uso integrato di questi strumenti. Viene dunque proposto un vero e proprio framework per utilizzare i social media allo scopo di presidiare il mercato, creare relazioni efficaci con i loro target di riferimento, rafforzare la reputazione e acquisire nuovi clienti.
Questo libro, evoluzione dei libri dedicati agli abusi all'infanzia che lo hanno preceduto, offre una attenta ed originale osservazione clinica del funzionamento emotivo dei bambini coinvolti nelle separazioni ad alta conflittualità e nella cosiddetta PAS; implicitamente è una denuncia di come questi figli, massacrati psicologicamente dai genitori, proseguono ad esserlo dalla ottusità di alcuni percorsi giudiziari e sociali. È rivolto ai professionisti dell'infanzia sia di area medica, psicologica e sociale ma anche legale (avvocati e magistrati, impegnati nelle separazioni coniugali), nonché a chi vuole comprendere la complessa e dolorosa realtà di questi bambini. Propone una rilettura clinica secondo una visione bambino-centrica in alternativa con quella adulto-centrica dominante la nostra società. Ne esamina gli aspetti psicodinamici e psicopatologici di questi bambini, finalizzati al recupero psicologico. Analizza gli obbiettivi e le strategie per un intervento clinico, confrontato con i percorsi giudiziari e le iniziative di tutela e ne individua, nel dettaglio, le variabili che espongono ad un intervento fallimentare. Indica le strategie, dei percorsi terapeutici, dando ampio spazio a metodi psicoterapici innovativi, familiari ed individuali, in particolare al gioco della sabbia di D.Kalff, in cui il bambino, attraverso le immagini, esprime in modo molto trasparente il suo funzionamento psicopatologico.
In questa nuova edizione il volume è stato aggiornato sugli sviluppi più recenti e significativi del mondo ricreativo giovanile. In particolare è stato dato ampio spazio all'escalation del consumo alcolico, una delle emergenze più critiche nei giovani d'oggi. L'alcol non è propriamente una droga, ma le motivazioni che sostengono la sua diffusione tra i giovani e le modalità del suo utilizzo ne giustificano l'accostamento alle attuali droghe ricreative (cannabis, anfetamine, LSD, ecstasy, ketamina, smart drugs e designer drugs). Questa revisione ha ulteriormente impreziosito un libro in cui sono indicati in modo semplice e chiaro gli strumenti necessari per una prevenzione efficace. Due gli scopi perseguiti nella trattazione: 1. Illustrare gli stretti legami tra le tappe evolutive dell'adolescenza e la ricerca del piacere attraverso droghe e alcol. 2. Promuovere le strategie preventive più appropriate in funzione dei diversi "fattori di rischio" e dei potenziali "fattori di protezione" presenti nei giovani. Questo volume è utile per genitori, insegnanti, educatori e chiunque operi a contatto con i giovani.
L'adozione è un modo del tutto speciale per diventare nonni. Attraverso percorsi inaspettati, talvolta tortuosi e faticosi, i nonni adottivi testimoniano un'esperienza di vita ricca di soddisfazioni e di felicità. In queste pagine sono raccolte le loro storie: le preoccupazioni che avevano prima di incontrare i loro nuovi nipotini, le emozioni che vivono insieme a loro e le sfide impegnative che affrontano tutti i giorni. Partendo dai racconti e dai sentimenti dei nonni, le autrici hanno evidenziato gli aspetti affettivi trasformandoli in significativi spunti di riflessione teorica sull'adozione e i suoi nodi critici. Ne è nato un libro per coloro che si stanno preparando ad accogliere un nipote di cui ancora non sanno nulla e per nonni adottivi che desiderano confrontarsi con chi vive la loro stessa esperienza. Ma è anche un libro per le coppie, che desiderano coinvolgere le proprie famiglie nella loro scelta adottiva, e per gli operatori dell'adozione, i quali sanno bene che i bambini - per crescere sereni e felici - hanno bisogno di una famiglia, nonni compresi! È dunque un libro per tutti, in grado di parlare in particolare a coloro che sanno ascoltare con la mente e con il cuore.
Le arti offrono all'uomo occasioni di svelamento a se stesso. Ma, se da una parte gettano luce sulla sua più riposta affettività, dall'altra suscitano interrogativi sui lati oscuri dell'oggetto artistico e del soggetto che ne fruisce. La psicoanalisi si è sempre occupata dei misteri connessi alle personalità geniali, alla loro creatività e ai processi psichici implicati nell'esperienza del bello, pur non avendo prodotto un sapere sistematico.
Il testo ricodifica l'opera berniana per poter giungere a una psicoterapia che riproponga nel lavoro individuale lo stesso spirito di Berne improntato all'efficacia dell'analista transazionale. Fornisce un quadro completo e aggiornato di teoria e di tecnica, indispensabile sia che per gli analisti transazionali che per gli psicoterapeuti di altre discipline interessati a una psicodinamica relazionale attenta agli attuali movimenti di psicoanalisi interpersonale; risponde inoltre alle esigenze di apprendimento degli allievi dei corsi di laurea in psicologia e delle scuole di specializzazione in psichiatria e psicologia clinica. L'area del counselling viene considerata nella sua identità specifica nel confronto con la psicoterapia.
L'esigenza di incorporare la famiglia nel processo psicoterapeutico è nata dalla necessità di affrontare i complessi problemi dei pazienti che soffrono delle cosiddette patologie gravi: psicosi, bordeline, tossicodipendenza, anoressia-bulimia e, in genere, l'ampio spettro dei disturbi narcisistici. La comprensione delle interazioni familiari ha permesso di dare significato a molti contenuti psichici apparentemente comprensibili: è stato così possibile capire come i pazienti esprimano la sofferenza familiare, facendosi portavoce della famiglia attraverso i loro sintomi.
La cronaca in Italia ci ricorda che in media ogni quattro giorni una donna viene uccisa da un partner o ex partner. L'omicidio di queste donne, la recidiva dei maltrattamenti che subiscono e lo stalking possono essere prevenuti? È giusto presentare questi delitti come fatti rari e imprevedibili, o è possibile, invece, conoscere i fattori di rischio e di vulnerabilità della vittima e valutare il rischio di recidiva per poter intervenire? Questo libro fornisce un quadro sul fenomeno dei maltrattamenti all'interno della coppia o IPV (Intimate Partner Violence), della valutazione del rischio di recidiva della violenza di coppia e dell'uxoricidio. In particolare, l'Autrice introduce alla valutazione del rischio di recidiva attraverso il metodo SARA (Spousal Assault Risk Assessment), in uso da parte di forze di polizia, magistratura e centri antiviolenza, operatori socio-sanitari. Questo manuale accompagna il lettore nella prassi attraverso la presentazione di casi, la spiegazione del metodo SARA e altri formulari ad esso connessi, illustrando i risultati sull'efficacia predittiva della valutazione della recidiva e la sua validità operativa e scientifica. L'Autrice permette ai professionisti e operatori che si occupano di questi problemi di apprendere il metodo della valutazione del rischio di recidiva e dell'uxoricidio, scientificamente valido per la prevenzione della violenza reiterata dei cosiddetti femminicidi annunciati attraverso l'attuazione di prassi utili a tutela delle vittime.
Da tempo, nel mondo dei servizi alla persona è emersa e si sta rafforzando l'esigenza di figure professionali capaci di assumere, all'interno delle organizzazioni, un ruolo fondamentale e insostituibile di "cerniera" tra la dimensione gestionale e la dimensione operativa del lavoro socioeducativo e di adottare, nell'assunzione di questo ruolo, uno sguardo pedagogico. Ma in che senso si può parlare di coordinamento pedagogico? A quali istanze può rispondere? Quali funzioni e quali compiti possono essergli assegnati? E ancora, quali iniziative strutturali può assumere un'organizzazione al fine di mettere i propri coordinatori nelle condizioni di adempiere alle funzioni connesse al proprio ruolo in modo sempre più efficace e positivo? Questi sono solo alcuni degli interrogativi ai quali gli sguardi plurali sul coordinamento pedagogico raccolti all'interno di questo volume cercano di proporre possibili risposte.
La prevenzione nella salute mentale ha una storia di oltre cento anni. Tuttavia lo sviluppo sistematico di programmi preventivi su base scientifica con studi controllati che ne provassero l'efficacia non si è avuto prima degli anni '80. Da allora il campo della prevenzione nella salute mentale si è arricchito notevolmente dando vita ad un corpus di conoscenze confluenti nella psicologia preventiva. Il volume, che costituisce il primo manuale di psicologia preventiva in lingua italiana, oltre a fornire gli elementi fondativi e caratterizzanti tale area disciplinare, concettualizza i contributi salienti in materia di prevenzione in riferimento ai più rilevanti disturbi mentali, offrendo - per ciascuno di essi - una disamina dei principali fattori eziologici e di mantenimento, nonché una rassegna dei programmi preventivi evidence based. Il volume, in linea con le più recenti raccomandazioni dell'OMS e dell'APA circa la prevenzione nella salute mentale, è il frutto dello studio e della riflessione maturata da oltre trent'anni all'interno dell'A.I.PRE. (Associazione Italiana di Psicologia Preventiva) e vuole porsi come strumento utile per quanti operano o si preparano ad operare a vario titolo nella salute mentale: psicologi, psichiatri, docenti, operatori, studenti.