Adrienne è una donna tranquilla, con tre figli allevati con le sue sole forze dopo un divorzio che l'ha messa a dura prova. Quando però la figlia Amanda, rimasta vedova, cade in una profonda depressione, Adrienne decide di confidarle un insospettabile segreto. Dopo il divorzio la donna si era trovata a dirigere la locanda di un'amica sull'isola di Rodanthe e lì fatalità imprevedibili l'avevano legata a un uomo, donando loro un amore travolgente.
Una terra dagli aspri contrasti, dove una natura selvaggia ed estrema governa inesorabilmente le esistenze e i ritmi delle attività, dove la vita è dura ma è riscaldata dal calore umano, dove i legami famigliari sono saldi e tenaci e il forte senso di appartenenza al clan è suggellato dal gaelico, dolce idioma di casa. Questa è la terra dei MacDonald, approdati in Canada dalla lontana Scozia nel 1779. Qui sono cresiuti Calum e Alex, fratelli molto diversi che si ritrovano un giorno nella Toronto degli anni Ottanta. Alex, uomo maturo e affermato, va a visitare in uno squallido monolocale il fratello maggiore, alcolizzato. Ma chi e che cosa ha diviso i due fratelli, facendo loro imboccare strade tanto divergenti?
Negli anni '70 nella piccola e apparentemente felice cittadina americana di Ruby in Oklahoma, fondata e abitata unicamente da neri, il conflitto tra generazioni accentua le mai sopite rivalità tra i vari strati della popolazione. Nell'ex convento della città si rifugiano cinque donne di diversa provenienza. La loro presenza viene considerata destabilizzante: il convento è sempre aperto a tutti, a qualsiasi anima persa bisognosa di comprensione. Così è proprio quel luogo, e il singolare nucleo familiare che ci vive, a catalizzare le furie purificatrici e giustizialiste di un manipolo di uomini decisi a riportare la città agli antichi splendori, costi quel che costi.