Libro prezioso da tenere sempre sotto mano per sentirsi accanto ai nostri frati cucinieri, mentre si preparano assieme a loro dei piatti gustosi e si chiacchiera dell'evoluzione delle loro ricette nel tempo. Riflettendo sulle nostre tradizioni, la conversazione si arricchisce con tanti detti e proverbi, frutto di quella saggezza popolare che ha accompagnato, sin dal primo dopoguerra, il rinascere, lo svilupparsi e il rifiorire della nostra Italia.
Il Calendario di Frate Indovino, giunto alla sua 76^ edizione, mantiene inalterato il suo fascino puntando come sempre sulla saggezza in pillole: segreti per la coltivazione dell’orto e giardino; consigli profusi in ricette gustosissime anche per chi è sempre a dieta; proverbi giornalieri che fanno riflettere; previsioni meteo e movimentazione dei Corpi Celesti; novità in campo medico… il tutto condito con il proverbiale umorismo e l’immancabile letizia francescana!
Quest’anno il Calendario è dedicato al Cantico delle creature di san Francesco: il messaggio di lode al Signore del Poverello di Assisi ci accompagnerà in un percorso di riscoperta di valori e di temi che sono centrali per l’uomo oggi. La custodia del Creato, il dono, la gratitudine e la reciprocità sono infatti il fondamento etico della vita sociale e da sempre risuonano nel canto del giullare di Dio.
Per gli studiosi di storia medievale esiste uno stretto legame tra gioco e cultura, tra gioco e civiltà perché in esso la società medievale esprime la propria interpretazione della vita e del mondo. Il Calendario dell'Avvento di Frate Indovino del 2018, partendo da questa premessa, ha solo il desiderio di raccontare in quante e quali maniere si giocasse nel Medioevo. Giochi leciti e proibiti, da tavolo o pubblici, di abilità, ingegno o destrezza; e in quali luoghi si giocava? Come giocavano i bambini? E i religiosi giocavano forse all'interno dei conventi o monasteri?
Questa enciclopedia di 4000 proverbi e sentenze, unica nel suo genere, presenta 215 voci relative ad animali, corredate di scheda zoologica, come modelli di "virtù" da imitare o simboli di "vizi" da evitare. Tali proverbi e sentenze sono folgoranti frammenti del lungo dialogo intessuto tra l'uomo e gli animali lungo i secoli. Per poter impartire più facilmente questa "lezione", nelle favole è stata donata loro anche la parola umana. Non resta che ascoltarli ed imparare!
Il 75° Calendario di Frate Indovino, dal titolo paradigmatico “Fatti a sua immagine”, ci spinge ad interrogarci sulla natura dell’uomo come essere unico, irripetibile ma nel contempo sociale, custode del Creato.
Uomo interdipendente dagli altri, a iniziare dalla famiglia, dove l’individuo cresce e si forma nell’amore e nel rispetto reciproco: insieme siamo tanti io destinati a realizzarci nel noi. “Dio creò l’uomo a sua immagine”, a immagine di un Dio che è Amore: è questa la scoperta della grande verità coincidente con il senso ultimo e più profondo dell’esistenza umana.
Ed è questo il messaggio che vogliamo rinnovare: la soluzione dei grandi problemi del mondo di oggi non è da ricercarsi nella direzione dell’io ma nella direzione del noi, non nell’alzare muri ma nel gettare ponti.
L’erboristeria, come la intendiamo nei nostri Conventi, è più di una disciplina, diremmo quasi l’applicazione del rispetto verso il Creato dal quale, nell’arco di diversi secoli, abbiamo appreso a raccogliere, conservare e utilizzare le piante per la salvaguardia del nostro corpo e della nostra salute. Quindi una guida redatta con esperienza ultracentenaria che spiega le proprietà terapeutiche di erbe e piante officinali (finanche ortaggi) e indica in modo semplice ed efficace come sfruttarle al meglio per il nostro benessere fisico e mentale. La descrizione di ciascun soggetto è accompagnata da un disegno artistico con il quale si impara a distinguerne le caratteristiche.
Oltre 500 pagine stampate a colori, rilegate in cartonato ricoperto in Imitlin verde inglese e sovraimpressioni in oro.
Ordenado sacerdote en la diócesis de Nola el 24 de junio del 1972, ha tenido diversas responsabilidades parroquiales y diocesanas. Ha sido docente de teología en el Istituto superior de ciencias religiosas “Duns Soto” en Nola y en la Facultad teológica de Italia meridional, sección San Tomas de Nápoles. Desde el 1992 hasta el 2001 ha prestado servicios en la primera sección de la Secretaria de Estado del santo Padre. El 17 de febrero del 2001 ha sido elevado al episcopado como Arzobispo prelado de Pompeya. El 2 de agosto del 2003 ha sido nombrado Obispo de Asís-Nocera Umbra-Gualdon Tadino, ingresando en la diócesis el 11 de febrero del 2006.
Entre sus publicaciones: “El Rosario y la nueva evangelización”, 2003;”La experiencia De Dios. Diseño de teología espiritual”, 2007; “Giuseppe Toniolo. Una Iglesia en la storia”, 2012; “Un Papa de nombre Francisco”, 2013.
Sulle numerose sfaccettature dell’amicizia, tema di per sé complesso, l’Autore ha preferito far parlare direttamente i vari filosofi e letterati a partire dal VI secolo a.C. fino ai giorni nostri. Queste 1350 “pillole di saggezza”, cercate e raccolte a 360 gradi senza limiti di tradizioni culturali e letterarie, non costituiscono un trattato sull’amicizia, come unico ponte per uscire dalla solitudine, ma intendono offrire una panoramica, stimolante e a tratti provocatoria, che si estende dall’esperienza all’indagine filosofica, teologica e psicologica, per poter poi tornare con serenità e fiducia alla vita di tutti i giorni.
L’importanza di questa vita è indiscutibile, sia per la sede in cui essa è tramandata, ossia la copia destinata al papa per poter istruire il procedimento canonico affinché Rosa fosse canonizzata, sia perché essa fu il punto di riferimento per tutte le vite che hanno circolato a partire dal XVI secolo: è questa la fonte che fornisce una ricostruzione completa, per quanto agiografica, della vicenda storica della santa bambina viterbese.
“I santi non sono diversi da noi, non sono dei privilegiati che hanno avuto la strada spianata per diventare quello per cui oggi li ricordiamo. Hanno avuto i nostri stessi strumenti, le nostre stesse gioie, paure, affanni, dubbi…; hanno combattuto come combatte ogni giorno ciascuno di noi. Essi sono posti in cielo come stelle, luci che rischiarano il nostro cammino, speranze che incoraggiano ad andare avanti. […] Sapere che anche la nostra patrona Rosa era fragile come noi è molto rassicurante, ci infonde speranza e ci sprona a credere in noi stessi, a non arrenderci e a mettere i nostri passi sulle orme da lei già impresse” (dal Prologo).
«È un libro da aprire e leggere dove capita: è infinito.
La presentazione grafica e le illustrazioni sono
adeguate al contenuto ed è anche questo un godimento
dello spirito».