Oggi, più che mai, le "buone notizie" fanno notizia. L'informazione quotidiana, tramite i vari media, di certo non rende un buon servizio in questo senso. Invece, le notizie positive, ogni qual volta si celebra la vita nelle piccole e grandi scelte, sono davvero il sale della vita. Danno conforto e speranza, fanno riscoprire gli aspetti più umili e sinceri dell'esistenza. Una donna, un'autrice che da sempre ama scrivere, propone diversi quadri del suo percorso esistenziale e professionale e da ciascuno trae argomenti di fiducia verso il futuro. Tra questi si segnala l'ampio ritratto dedicato ad Enrico Mattei, figura di grandissima importanza nell'Italia del dopoguerra ed ancora oggi esempio di imprenditore al servizio della comunità. Ed anche la testimonianza della lotta che la stessa Maria Adduci sta portando avanti nella sua personale vicenda di assistenza al marito da oltre quattro anni in stato vegetativo. Storie personali, storie che interpellano ognuno di noi.
Un romanzo breve e avvincente, un viaggio esistenziale in cui la natura più profonda dei desideri abbandonati di un uomo riaffiorerà per unirsi con quella parte razionale e superficiale che domina aridamente le azioni. L'Autore indica una strada da percorrere, che lui chiama "follia". Ma è proprio follia? È follia vivere davvero il nostro destino? Marco Ruggiero è nato il 14 febbraio 1974 e vive ad Arbizzano (Verona). Laureato in Filosofia con una tesi sul pensiero di Karl Jaspers, è iscritto ora alla Facoltà di Scienze dell'Educazione.
La ricerca dell'armonia e del benessere, del giusto e del bello, in senso individuale e sociale, è oggi, in modo più o meno consapevole, la mèta e l'obiettivo delle persone e delle comunità.
Sette brevi riflessioni attraverso cui interpellare Leopoldina Naudet (Firenze 1773 - Verona 1834), fondatrice delle Sorelle della Sacra Famiglia. Il dialogo prende avvio da questioni legate alla sua biografia, ma si dipana in toni e in prospettive attuali, per la convinzione che "in ogni epoca bisogna cercare di strappare la tradizione al conformismo che è in procinto di sopraffarla" (W. Benjamin, Tesi di filosofia della storia). Il colloquio "tra donne" che in questo modo prende vita tocca temi di largo interesse, dal bilinguismo alla ministerialità femminile, dalla cultura alla politica ed alla spiritualità, attestandosi su pagine che, come le ouvertures musicali, vorrebbero soprattutto invitare ed interpellare: alla lettura diretta e all'approfondimento ma anche alla cura inesausta di una città e di una chiesa. Le stanze danno inizio così, con una certa levità, ad una serie di pubblicazioni che presenteranno ad amici ed esperti Leopoldina Naudet, i suoi scritti e la sua spiritualità. Cristina Simonelli, nata a Firenze nel 1956, dal 1981 è a Verona, nel Gruppo Ecclesiale Veronese fra i Sinti e i Rom, con il quale ha curato, per le nostre edizioni, il volume di Giuseppina Scaramuzzetti, "Una storia, tante vite" (2008). È docente di teologia patristica a Verona (S. Zeno, S. Bernardino, S. Pietro Martire) e presso la Facoltà Teologica dell'Italia Settentrionale (Milano) e fa parte del Coordinamento delle Teologhe Italiane (CTI).
Questo libro aiuterà il lettore a soffermarsi su alcune parole per ricercare il senso “nascosto” non sempre evidente che soggiace ad ogni pagina della Bibbia: in tal modo si vuole facilitare una lettura più profonda e spirituale.
Sulla base del sussidio predisposto dalla CEI, il volume presenta la riflessione sulla famiglia come una opportunità per considerare i diversi aspetti e significati del "prendersi cura" di chi è nella sofferenza e nella malattia. Un libro rivolto in particolare a quanti operano nel mondo della salute affinché orientino il proprio impegno verso i reali bisogni dei pazienti e dei loro familiari.
L'improvvisa piena del grande fiume Indio travolge e cambia per sempre la vita di Paco. Strappato dalla sua foresta, si troverà catapultato in una città sudamericana, per lui un mondo completamente nuovo e sconosciuto. Incontrerà diverse persone, vivrà lo smarrimento, imparerà a fidarsi di se stesso e a non avere paura, guidato dalla sua stella che saprà, un giorno, ricondurlo alla sua casa, a quella riva del fiume tanto amata.
Il testo raccoglie le analisi e le riflessioni condotte su tutte quelle donne che hanno agito la storia della salvezza quasi sempre in conflitto con i loro uomini: Sara, Rebecca, Tamar, Raab, Debora, Noemi e Rut, Giuditta...
La protagonista del romanzo è una giovane ragazza che vive sotto il Dominio dei Signori, in un'ambientazione situata fuori da spazio e tempo reali. Incapace di accettare una vita fatta solo di apparente felicità, va alla ricerca di una risposta che sveli il proprio mistero: "Chi sono io? E chi sei tu?... "Voglio svegliare l'aurora" è il racconto fisico e spirituale di un lungo cammino capace di portare risposte. È storia di lotta interiore, di scoperta, di coraggio. È anche storia d'amore: l'amore di due giovani che scoprono di camminare verso la stessa meta, ma soprattutto di quell'amore con cui Dio ha fatto all'uno dono dell'altro.
Le mosche sono stanche di essere mangiate dai ragni. Un giorno, dunque, decidono di scrivere ai ragni una cortese letterina per porre fine alla strage. I ragni, la leggono, se la ridono e mandano una risposta fatta su misura per soffiare sulla brace del conflitto. Una parola tira l'altra, uno sberleffo richiama una ritorsione e in men che non si dica scoppia una guerra in piena regola. Ma quel che le mosche imparano è che ciascuno vive la natura che gli è data e l'unica possibilità è vivere a pieno e con dignità, lavorando al proprio destino ma senza rinnegare la propria natura.
Tramite le interviste a personaggi maschili noti (come Giulietto Chiesa, Enzo Mazzi, Don Vitaliano della Sala, ed altri) il libro va alla scoperta di ciò che gli uomini pensano delle attuali relazioni di genere nella famiglia, nella società, nella politica e nella Chiesa. Obiettivo: ripensare le forme vecchie di relazione tra uomini e donne e superare allo stesso tempo una concezione del femminismo indistintamente discriminante nei confronti del "maschile". Insomma, dare un contributo al cambiamento culturale nei rapporti di genere, in politica come nelle relazioni. Interviste a: Giovanni Benzoni, Giulietto Chiesa, Don Vitaliano della Sala, Marco Deriu, Salah Husein, Alberto Leiss, Enzo Mazzi, Beppe Pavan, Pasquale Quaranta, Don Ferdinando Sudati, Salvatore Vento. La prefazione è di Giancarla Codrignani.