Raccolta di poesie in dialetto veronese. Rime zoppe e ritornelli. Storie dimenticate e segreti sfuggiti, paure e sentimenti a buon mercato, raccontati per sbaglio, senza troppi complimenti, senza alcuna prudenza, senza tante pretese. "El balo de la sèngala": Gira la còtola/tacola gitana/anguàna straòlta/bàtola e 'scolta/volta par volta/volta gabàna/ (la te scapa e la te ciama) Gira la ràcola/strolica butina/regina pitòca/col cor su la boca/bala e strabùca/vola e camìna/ (la se alsa e la se inchina).
Il monachesimo cristiano ha ancora in sé la forza rivoluzionaria del Vangelo o è ridotto a irrilevante rappresentazione di una religiosità del passato? Gli autori del libro (Cristina Simonelli, Adalberto Piovano, Paolo Barabino, Luca Daolio e Vincenzo Bonato) sono convinti che proprio la apparente inutilità del monachesimo lo rende libero di contestare ogni forma di "utilità" che diventa categoria di valutazione assoluta e che annulla la logica evangelica della gratuità.
Questo libro è dedicato a quanti sono curiosi del divenire, a coloro che si pongono le grandi domande di sempre, a chi è ancora capace di provare stupore per la vita degli uomini e la bellezza del mondo.
Tempi tristi, all'alba del Duemila, anche per la Chiesa romana. Che fare, allora, per tirarsi su di morale? Portandoci con la macchina del tempo all'alba del 2100, per seguire la vicenda singolare di Zeffirino II, un papa mite, coraggioso ed evangelico, che dirà le parole di consolazione e di speranza da sempre attese dalla gente, ma che mettono in crisi l'establishment ecclesiastico e il Sacro Potere. Ma a causa di un incidente automobilistico il pontefice entra in coma irreversibile, che si protrae per tredici anni. In una struttura monolitica, rigidissima e autocratica come è il papato, che accade nella Curia romana, e nella Chiesa cattolica, in tale inaudita situazione di un papa presente/assente? Accade il caos, la paralisi e il rischio di dissoluzione del sistema, secondo i cardinali legati allo status quo ante; ma, chi ha fiducia nella Brezza dell'Eterno, vede invece il dischiudersi di un'inattesa primavera che libera molte energie positive e aiuta tutto il "popolo di Dio" ad assumersi nuove responsabilità.
Il volume si propone di dare al cittadino comune una comprensione basilare del problema dell'eutanasia volontaria e di ciò che ad essa è connesso, nella convinzione che di fronte alla buona morte nessuno può restare indifferente. Perché c'è di mezzo il senso della condizione umana, fondato sul principio di responsabilità che, in condizioni di sofferenza estrema, consente di sostenere la legittimità morale dell'eutanasia responsabile, su cui possono convergere credenti, non credenti e diversamente credenti, sulla base del denominatore comune di una laicità condivisa come valore. «Il libro di Deiana è un libro coraggioso perché non si tira indietro nel confrontarsi con franchezza con la linea dei vescovi e del Vaticano sul problema del fine vita e perché contrasta, con delicatezza, la timidezza psicologica (non altro) di ognuno di noi di fronte a qualcosa che abbiamo vissuto e viviamo come una specie di tabù, quello dell'eutanasia. [...] Quello dell'eutanasia era una specie di confine non superabile. E invece il confine si può superare. Nella ricerca di Deiana, insieme all'orientamento di fondo, c'è una documentazione a tutto campo sulle diverse posizioni esistenti ed un ragionare pacato che conduce ad indicazioni che possono essere utili e convincenti anche per chi non si dice cristiano.» (dalla Prefazione di Vittorio Bellavite)
Il libro affronta i temi della crisi delle chiese cristiane nell'Occidente europeo, il complesso rapporto con la modernità nei suoi sviluppi critici e scientifici, il rapporto essenziale ma libero con il passato delle interpretazioni e l'interrogazione sul patrimonio essenziale sul quale sono fondate la fede e la conseguente testimonianza di essa nel mondo. La vastità dei temi è espressa nella varietà delle angolazioni, che esprimono convergenze e divergenze sul modo di intendere la tradizione cristiana la quale, a sua volta, in due millenni, ha subito numerose svolte, arricchimenti, irrigidimenti, ripensamenti, riforme, che devono restare ben presenti nella nostra memoria storica senza costituire per tutti i credenti un peso contraddittorio ed intollerabile. Saggi di: Hans-Martin Barth, Giovanni Carrari, Fulvio Ferrario, Dario Fiorensoli, Gianfranco Hofer, André Joos, Dieter Kampen, Mario Miegge, Letizia Tomassone.
Nel libro incontriamo non solo una certa novità di interpretazione, ma anche un modo insolito di rappresentare le parabole: immagini classiche e moderne ad un tempo, accompagnate da frasi sobrie ed essenziali. Il libro può essere letto/guardato con gusto sia da bambini di varie età che da adulti, ma è concepito per essere letto/vissuto insieme. Anche per questo può essere un valido sussidio nella catechesi famigliare e non, in una condivisione vitale dell'insegnamento di Gesù.
Il libro riporta il testo completo della Lettera pastorale del 1996 di S.E.Mons. Attilio Nicora dal titolo: Quaresima 1996. La virtù cristiana della sobrietà. Sfida evangelica al consumismo e via alla Carità"."
L'opera di Stefano Zanardi si iscrive nel movimento di rinnovamento spirituale suscitato dal Concilio Vaticano II e l'approccio ai problemi dell'ecumenismo è permeato dell'esperienza pentecostale, evento trasversale a tutte le Chiese cristiane e significativamente presente anche nella Chiesa cattolica post-conciliare. Secondo l'autore - e secondo le presentazioni di un cattolico, di un ortodosso e di un valdese - l'ecumenismo è la strada irrinunciabile per tutte le chiese cristiane: partire dal nucleo spirituale della fede confessata, istituzionale, ovvero dall'universalità del dono della fede cristiana. Nel dono della fede è possibile attingere l'autentico impegno ecumenico per poter trovare Cristo nella fede cristiana dell' "altro", del fratello che non è della nostra "chiesa". L'invito è, ovviamente, quello di dare più spazio al "soffio dello Spirito Santo" affinché cresca la consapevolezza che la Chiesa universale dello Spirito Santo è sempre più grande di tutte le diverse denominazioni date alle "nostre chiese".
Il libro rappresenta l'esito finale di un progetto curato dal Coordinamento delle Teologhe Italiane che ha voluto e vuole confrontarsi con il pensiero femminista e con la lettura in chiave di genere, in modo da rinsaldare il rapporto con il pensiero della differenza sessuale e da recuperare quanto non è affrontato (voluto) dalla critica femminista, cioè che il sapere, consapevole della sessuazione, può esprimersi a due voci. Infatti, il presupposto alla base del libro è che la questione femminile riguardi non le donne, bensì l'intera umanità; che la dimensione del simbolico è centrale e decisiva. Il volume è diviso in due parti: la prima epistemologica, la seconda sul rapporto tra gli studi di genere e le discipline teologiche.
Che lavoro fa il papà di Damiano? Fa il re! Eppure non porta la corona, non vuole comandare, si rifiuta di avere favori e regali... Nel corso di una lunga passeggiata domenicale il re troverà il modo di spiegare al figlio che si è re del mondo solo quando si è padroni di sè stessi.
Un testo per chiunque, giovane o adulto, desideri trovare parole di intenso richiamo ed indirizzo spirituale. Ogni giorno, un pensiero che parla al cuore e lo invita ad intraprendere un cammino di avvicinamento e identificazione con Dio. Dalla presentazione: "Trovo nel Vangelo, come in ogni Scrittura sacra, il senso delle ore e del loro uso: l'ora che chiama alla vita, al lavoro, alla gioia, al dolore (?) Per raccontare la sua avventura l'autore usa quelle ore per proporle come riflessione in queste pagine. Il motivo? Gli eventi della vita, le ore, sono domanda; la risposta è 'qui e ora'. Vivere non è 'scoprire' il senso della vita ma 'dare' un senso alla vita: impegno, senza rinvio. NON ? DARE ANNI ALLA VITA, MA VITA AGLI ANNI:dono che si fa andando, senza sosta, sotto l'imperativo di chi, sull'accusa di esser caduto, ti dice: 'alzati, e va'! Siamo fatti di Dio, esseri divini chiamati a fare un'esperienza umana. Fino a quando?, domando io. Per farsi uomo?, domanda Lui. Non basta una vita per essere pace in terra e mi sia reso a Lui gradito (Lc 2,14)."