Il tirocinio è un contributo decisivo alla costruzione della professionalità: il nuovo ordinamento dell'Università italiana ne ha ribadito il valore e la funzione collocandolo nell'area di passaggio tra il sapere e il fare. Questo manuale, elaborato presso il Corso di Laurea di Scienze dell'Educazione dell'Università di Perugia, è un valido sostegno culturale ai percorsi educativi dei tirocinanti.
Un atto d'amore per il libro e per il mondo di significati che questa parola incarna.
Atti del XXVI Convegno del Centro Studi Avellaniti, Fonte Avellana 29-30 agosto 2004. Il libro affronta un tema classico della medievistica, la cosiddetta riforma ecclesiastica del secolo XI. Come cambiò la presenza della Chiesa nella società, il suo rapporto con il potere e la sua autocoscienza nel passaggio dal primo al secondo millennio. In particolare il volume riflette su che cosa significava nel secolo XI riformare la Chiesa. Dietro la retorica del ritorno a una forma primitiva e per questo più aderente al Vangelo si nascondeva una volontà di rinnovamento oppure il bisogno di restaurare un ordine perduto?
Il libro "Crocifisso tra potere e grazia. Dio e la civiltà occidentale" è il frutto di tre anni di studio e di riflessione sull'attualità che anima la convivenza civile e democratica dell'Italia e dell'Europa di fronte alle sfide epocali nel passaggio tra il 2° e il 3° millennio. Attraverso l'icona del Crocifisso che funge da filigrana e da spartiacque, l'Autore contesta culturalmente e biblicamente i cultori - pseudolaici e credenti atei - del simbolo dell'identità nazionale e si oppone da credente cattolico dal cuore laico alla strumentalizzazione degli atei devoti e dei religiosi atei che vogliono trasformare il Cristianesimo in religione civile o sistema di valori, annullando la sua dimensione universale e aperta a tutte le culture e civiltà, imperniata sul "Vangelo, cioè Gesù Cristo, cioè il Figlio di Dio" (Mc 1,1)
Con questo libro si presenta un'antologia del pensiero pedagogico kantiano che spazia e prende le mosse anche dalla sua filosofia, dalla sua antropologia, dalla sua politica. Una pedagogia multiforme, fecondata dalla riflessione critica sulle opere di Rousseau, sulle iniziative del suo tempo tra le quali il Filantropico di Basedow - rivolte a rinnovare continuamente le istituzioni educative e a dare un fondamento sempre più scientifico all'attività educativa e alla ricerca pedagogica.
Un'opera di notevole rilievo culturale in cui sono raccolti i migliori studi su Gregorio Magno (540-604).
Il libro presenta una raccolta di testi, note, pensieri, sulla vacuità della vittoria in guerra e nei rapporti quotidiani violenti o imperiosi. Perché attaccare la vittoria? C'è forse qui un amore del perdere, dell'esser vittime? O si pensa solo ad una vittoria nel mondo spirituale futuro, consegnando alla violenza la vittoria in questo mondo? Denunciando l'inganno della vittoria, si vuole proporre una ragione e un diritto senza forza? No. La nonviolenza è forza. La forza costruisce, la violenza distrugge. Nell'opinione dominante, viziata dall'ideologia della violenza, il guadagno del vincitore è il danno del vinto. Nel pensiero e nella strategia della forza nonviolenta, il guadagno è condiviso, magari minore, ma senza danni. E maggiore soprattutto la qualità umana, la soddisfazione, se non la felicità comune. La gestione dei conflitti con la forza umana dei mezzi costruttivi è l'alternativa alla guerra, sia pubblica che privata. Qui si intende smascherare l'inganno e l'illusione della vittoria: tentativo non superfluo, perché nei nostri anni l'idolatria mortale della guerra è tornata con arroganza a guidare i potenti e folli detentori di leve omicide. Chiamano vittoria, quando non precipitano invece nello stesso abisso che hanno aperto, quella che è la massima sconfitta umana: essere nemici, gli uni contro gli altri, perciò senza gli altri, dunque meno umani che mai.
Un libro dedicato a tutte le mamme, scritto con una certa dose di humour da una giovane autrice che ha voluto indagare, a partire dalla propria esperienza di mamma, il mondo della maternità così come espresso dalle donne e dagli ambiti sociale e professionale. In questo libro l'autrice tenta di andare alla fonte dei problemi e, analizzandoli, azzardare delle soluzioni.
Dopo "Depressione. A ciascuno la sua cura" - dove sono state esplorate tutte le possibili strade terapeutiche, convenzionali e non, per curare la malattia - in questo saggio gli Autori si propongono di far conoscere la depressione nei suoi aspetti più peculiari per poterla individuare prima che essa compaia. Chi sta sviluppando la depressione dà inevitabilmente qualche segnale della malattia, perché ha già in sé tracce visibili di quella sofferenza che muove l'anima nella direzione della rinuncia e dell'oscurità. Qualche lieve disturbo del sonno, inappetenza, o, viceversa, eccessivo appetito, la voglia di appartarsi, di restare soli, lunghi silenzi, apatia, malinconia, irritabilità, sono questi alcuni dei segni anticipatori più comuni che genitori, insegnanti e familiari dovrebbero saper cogliere e valutare in termini di durata e d'intensità. In Italia parlare di prevenzione per la depressione è poco diffuso e gli Autori si interrogano in modo inquietante perché i tanti "addetti ai lavori" non si adoperino in questo senso. Questo libro, unico nel suo genere, offre al lettore semplici e chiare indicazioni per potersi muovere verso le migliori azioni di prevenzione da adottare.
Quaderni del Centro Studi F.Faà di Bruno.
Il libro raccoglie dialoghi con donne che hanno fatto o stanno facendo, da sole o in gruppi, un cammino di ricerca, di studio, di testimonianza cristiana in attività politica o di servizio; o che sono impegnate nell'insegnamento, nel giornalismo e nell'attività professionale. Tutte hanno fornito un contributo al dibattito sulla teologia femminista, sulla ricerca del divino, sull'impegno verso fratelli e sorelle sparsi nel mondo affinché si realizzi da subito una valorizzazione delle differenze di genere. Hanno dimostrato piena disponibilità ad aprirsi all'intervistatrice in una riflessione sull'essere donna di fede oggi nell'imperante patriarcalismo religioso, realizzando così un ulteriore strumento di conoscenza, di dibattito per i gruppi e le comunità.