Ormai si era sparsa la voce: nel Luogo, a casa del Grande Vecchio, c'era la possibilità di fare incontri sbalorditivi, rivivere emozioni indimenticate, provare sentimenti autentici. E seppure Francangelo, il suo assistente, faceva buona guardia, il senso dell'amicizia e il desiderio di calore umano alla fine avevano avuto il sopravvento. Ed ecco allora varcare quell'uscio personaggi spesso "distanti" fra loro, a volte persino con fama di "peccatori". Tutti egualmente grandi, e accomunati, forse, dalla mancanza di un'ultima carezza non ricevuta: il fuoriclasse che se n'era andato in una disperata solitudine, il campione garbato che aveva riunito un Paese nella gioia, la sublime cantante piegata dalle calunnie, il maledetto poeta della musica, la biondissima star dalla micidiale simpatia adorata in due continenti... Per qualcuno di loro c'era anche in serbo un'opportunità non solo assolutamente inattesa, ma quasi miracolosa! A Pablito sarebbe stato concesso di tornare sulla Terra per contribuire a un'indagine delicata; Diego avrebbe avuto la gioia di rivedere Napoli...
Storie e problemi veri della Sanità pubblica, raccontati e soprattutto analizzati da chi in corsia vive da trent'anni con una posizione di responsabilità. Qui di casuale il lettore troverà ben poco. Sono vicende inquietanti e opache, ma in qualche caso luminose e incoraggianti - in cui Valter Santilli, fisiatra e primario al Policlinico Umberto I di Roma, si è imbattuto negli anni trascorsi tra reparti ospedalieri e aule universitarie. Sollecitato dalle domande di Paolo Pagliaro e Piero Schiavello, Santilli propone una soluzione per ciascuna delle questioni sollevate, sottraendosi alla sterminata pubblicistica del lamento e accettando la sfida della concretezza.