Più di un secolo dopo Weber e due millenni dopo San Paolo, i media nostrani hanno riesumato il termine "Carisma", dandogli un significato adeguato a politici mediocri e a imprenditori protezionisti. Il libro chiarisce perché e come la parola abbia cambiato identità negli ultimi anni e descrive le strategie, i sistemi e gli apparati di comunicazione usati per manipolare il consenso e conquistare il potere. Racconta oltre venti casi di capi "carismatici", esemplari di contesti politici, economici e sociali diversi e li colloca in tre età crossmediali, centrate sulla figura del leader, sulla tecnica e la gerarchia, sulle reti e la tecnologia. L'agire comunicativo dei protagonisti, da Pericle ad Augusto, al Re Sole, da Rockefeller a Ford, ai robber baron, da Jobs a Page, a Zuckerberg, ai ragazzi del Web, commentato e sistematizzato, dà spunti operativi che, senza scadere nelle ricette sicure e nelle teorizzazioni astratte, portano il lettore a definire opportunità di miglioramento e modi d'azione.
Arriva, dopo circa quindici anni, questa nuova edizione de "I contratti dell'editore". Si è atteso che i tempi fossero maturi, che la tempesta perfetta - come è stata definita - si scatenasse sui mondo dell'editoria, portando, anche alla luce dell'impatto delle nuove tecnologie, a re-inventare, ri-pensare, ri-definire processi e prodotti, e di conseguenza le relative clausole editoriali che li regolamentavano negli accordi. Nasce da queste premesse la seconda edizione, riveduta e aggiornata: si è voluto mantenere l'impianto originario, di tipo pratico-operativo, integrandolo con tutto ciò che è richiesto dai nuovi scenari. L'obiettivo è aiutare non solo gli editori, ma anche gli autori, gli avvocati e gli esperti di diritti editoriali e del resto del mondo dei contenuti, in un momento di delicata coesistenza tra l'era - un tempo esclusiva - di Gutenberg e quella odierna di internet. L'esito spero sia un testo di facile consultazione in grado di rispondere a ogni domanda e casistica sui contratti editoriali, anche al tempo delle nuove tecnologie, il lettore troverà schemi e modelli contrattuali, facilmente replicabili e utilizzabili, grazie al CD allegato, per regolamentare tutte le fasi della realizzazione del libro e dell'e-book: dal contratto tra autore ed editore, alle traduzioni, sino alle coedizioni internazionali, alla riproduzione delle fotografie e alla collaborazione editoriale.
L'attenzione verso i diritti di bambini e ragazzi nella loro relazione con i media si è spesso tradotta, in termini politico-normativi e pedagogici, in azioni di protezione, tutela e censura che non sembrano essere sufficientemente adeguate a risolvere, ma prima ancora a comprendere, non solo le nuove forme di relazione dei giovani con strumenti di comunicazione sempre più innovativi ma anche la più delicata questione del riconoscimento dei diritti di partecipazione e coinvolgimento dei minori alle produzioni mediali. Nel volume vengono delineate le principali direzioni di questo dibattito, cercando di stabilire quali siano le risposte più adeguate ai quesiti relativi alle identità e ai ruoli dei minori di età nella relazione con i media. Punto di partenza del ragionamento è la centralità dell'infanzia e dell'adolescenza nell'informazione e nella comunicazione mediatica veneta, analizzata tentando di individuare i meccanismi di produzione adulta di senso comune relativo al mondo dell'infanzia e dell'adolescenza e le modalità di costruzione mediatica di soggettività. L'insieme dei contributi offriranno al lettore elementi utili alla comprensione di quella connessione media-infanzia indispensabile per il riconoscimento delle discorsività sui minori che avvengono non solo nel mondo interno ai mezzi di comunicazione di massa ma anche nel mondo esterno ai media stessi.
Lo stato attuale dei mercati della comunicazione e dei media, con dati aggiornati al 2005, è arricchito in questa edizione da un'analisi quantitativa della loro evoluzione negli ultimi venti anni. La seconda parte del volume ospita il primo, inedito studio sull'industria della produzione televisiva in Italia, che evidenzia la composizione del mercato e il suo peso economico, il quadro legislativo e i modelli di business, le fonti di finanziamento e la gestione dei diritti, le best practices e le principali criticità. Si analizzano, poi, le reciproche relazioni fra proprietari della rete "fisica" di trasporto del protocollo Internet, detentori dei diritti sui contenuti e nuovi intermediari che controllano l'asset dell'aggregazione e fidelizzazione dell'utenza.
Una rassegna di bugie costella la politica internazionale. Foa elenca i misfatti perpetuati sopratutto negli Stati Uniti e in Gran Bretagna dagli "spin doctor", personaggi quasi sconosciuti perché, appunto, il loro lavoro si svolge lontano dalle telecamere. Si scopre così come l'opinione pubblica internazionale sia stata "guidata" a condividere scelte azzardate e a volte disastrose: dalle famose "armi di distruzione di massa" irachene alla guerra nei Balcani motivata da una "pulizia etnica" mai interamente dimostrata. Si scopre inoltre che la "fanciulla kuwaitiana" volontaria in ospedale, che testimoniò sulla strage di neonati gettati fuori dalle incubatrici dai soldati di Saddam, era in realtà la figlia dell'ambasciatore del Kuwait all'ONU.
Non più vittima passiva delle scelte di palinsesto operate dai dirigenti delle televisioni pubbliche e private, il pubblico sarà in grado, sempre di più, di determinare attivamente gli orientamenti dei programmatori televisivi. Cambieranno quindi anche le politiche di audience delle televisioni, pubbliche e commerciali? O sceglieranno di tenersi stretta la fetta di spettatori fedeli e poco innovativi? Un quesito che ha risvolti non solo culturali ma economici di grande rilievo per il Paese.
La speranza e l'ambizione di tutti i giovani, che, finita l'università, vorrebbero entrare nelle professioni legate alla comunicazione, è quella di lavorare subito. Ma tra il dire e il fare c'è di mezzo l'inesperienza di chi certe nozioni le ha imparate solo a scuola. Igor Righetti, che essendo giovane ricorda ancora le difficoltà dei primi tempi, ha voluto scrivere un libro per insegnare tutti i segreti di questa professione.