Non si può fare i cristiani.
Si può solo essere cristiani.
Perché si può solo essere di Cristo.
E non si può appartenere a una persona che per schiavitù, o per amore.
Tertium non datur.
Essere Cristiani vuol dire innamorarsi di Ges√π.
E per farlo non c'è altra possibilità che incontrarlo, che vedere il suo volto e ascoltare la sua voce, mettersi a tavola con lui...
Ed è questo per essere cristiani: rendersi conto che tutto ci√≤ √® possibile.
Gesù è ancora vivo.
Questo libro è un accorato e scanzonato invito a Cristiani e a non Cristiani, perché si torni a fissare gli occhi sull'unico vero cuore della fede; così da poter tornare a guardare la vita per, con e in Cristo con meraviglia, curiosità e passione
Il Professor Orfeo, un alter ego dell'antico aèdo tracio, ritorna dall'Italia nel suo Paese e, sorpreso dall'invasione dei minatori sulle strade di Bucarest nel giugno 1990, si rifugia sotto le impalcature del " Palazzo del Popolo" voluto da Ceausescu e scopre che sotto le sue fondamenta continua ad esistere il vecchio centro storico di Bucarest, abbattuto in gran fretta dal dittatore per costruire il Palazzo del Potere. Gli "irriducibili", gli abitanti che non hanno voluto abbandonare le vecchie abitazioni, le hanno riscostruite e con l'aiuto del corso sotterraneo del fiume Dambovitza e dei suoi vecchi affluenti hanno messo in funzione delle centrali idroelettriche che forniscono l'energia per l'illuminazione del mondo sotterraneo, mentre i mulini a acqua, ritornati alla loro vecchia gloria, macinano il raccolto della campagna, assicurando l'autonomia degli abitanti che hanno rifiutato la storia degli ultimi anni della dittatura. Essi vivono già nel postcomunismo o nel postglobalismo... L'ultima parte del romanzo descrive la distruzione del mondo a opera dell'uomo e si conclude con l'avvento di una nuova era, di vera pace con tutto il creato, in cui dalle gallerie della storia riemergono alla luce, redenti, i vinti della storia...
Questo piccolo libro è dedicato al lettore che conosca poco la Lituania, il paese della Comunità Europea che si affaccia sul mar Baltico, e forse non ha mai sentito nulla attorno agli eventi successi dopo la seconda guerra mondiale: la resistenza armata contro l'occupante sovietico qui è durata quasi un decennio. La resistenza armata antisovietica chiamata anche "la guerra della Lituania" è eccezionale nella Storia d'Europa per la sua durata e per l'universalità (durante tutto il periodo hanno preso parte nella attiva lotta partigiana più di 50.000 lituani, e in tutto il movimento di resistenza hanno partecipato circa 100.000 persone). Nella storiografia sovietica durante i 50 anni di occupazione, questo periodo è stato occultato e travisato, chiamando i difensori della libertà "criminali" e "banditi". Ma nella memoria del popolo lituano i partigiani sono e rimarranno gli eroi che hanno combattuto per la libertà della patria, e su di loro sono stati creati canti e leggende.
Questo libro si offre come introduzione e approfondimento al manoscritto I dodici gradi del silenzio della mistica carmelitana francese Suor Maria Amata di Gesù (1839-1874).
L'attuale contesto di dialogo interreligioso, favorito dalla ortodossa interpretazione del Concilio Vaticano II alla luce della Sacra Tradizione - così come costantemente ribadito nel Magistero di Papa Benedetto XVI e di Papa Francesco - trova maturi i tempi per una spiritualità cattolica, da decenni presente nei gruppi della meditazione cristiana, vissuta nel silenzio interiore della propria anima al cospetto del Dio vivente e in dialogo consapevole con la diversità propria delle meditazioni orientali.
Spiritualità dalle radici antiche e profonde, radicata nella Sacra Scrittura e nell'esperienza soprannaturale dei padri del deserto, dei Padri della Chiesa, dei mistici medievali, moderni e contemporanei, la pratica del silenzio interiore ci permette di accedere in modo sicuro all'esperienza del Dio presente in noi e di ristrutturare mente e corpo dai disagi del vivere anti naturale promosso dalla società globalizzata.
Siamo a Roma, a partire dall'anno 800 dopo Cristo quando, nella notte di Natale, Leone incorona Carlo Magno, è questo lo sfondo delle vicende narrate da Beniamino Baldacci. Con rapidi tratti sulla complessa scena di una Roma altomedievale si affacciano molteplici personaggi che fanno rivivere un mondo dove ancora si mescolano l'eredità romana, il dominio longobardo e l'arrivo dei nuovi signori franchi, le vicende di corte e la quotidianità del popolo, gli intrighi politici e le passioni più genuinamente umane. In un susseguirsi di scene e di episodi dal ritmo sincopato, quasi convulso, si avvicendano personaggi molto umani e molto concreti, a partire dallo stesso Leone III, un papa tanto importante quanto controverso, poco amato dalla nobiltà locale e fatto oggetto persino di un attentato, di un processo e di un tentativo di deposizione. Così nel libro le congiure e i giochi di potere di conti e prelati si intrecciano con la quotidiana avventura della vita di Ottavia, Lucia, Lucrezia, Tullia, Flavia, tutte personalità forti capaci di sfidare a testa alta il destino avverso e la difficile condizione di donna, diventando addirittura chi guerriera, chi abile imprenditrice, chi saggia governante. Tanto che saranno le donne a chiudere il libro, guidando davanti a cardinali e a principi il corteo funebre di Leone.
Questo testo si propone come strumento didattico per apprendere a celebrare, in modo dignitoso e fedele alle norme liturgiche, la S. Messa nelle due forme dell'unico Rito Romano. La sezione relativa alla forma straordinaria, data la complessità e l'estensione della materia, si concentra su una sola tipologia di celebrazione: la Messa letta, la più semplice per chi accosta per la prima volta a questa forma del Rito. La sezione relativa alla forma ordinaria, invece, si propone di fornire a ministranti, seminaristi e sacerdoti un manuale esauriente e allo stesso tempo sintetico per la celebrazione di una S. Messa domenicale o solenne nella quale il celebrante è affiancato da più ministranti, eventualmente un Diacono e nella quale si fa uso dell'incenso. Per entrambe le forme del Rito, anziché fornire lunghe spiegazioni discorsive, si è dato spazio a schemi e immagini per rendere immediata la fruizione e facilitare la comprensione.