Ildegarda di Bingen (1098-1179) è diventata ormai una delle figure più studiate negli ultimi anni a livello internazionale. Solo nel 2012 Papa Benedetto XVI la proclama Dottore della Chiesa diventando, con questa nomina, il quarto dottore della Chiesa donna, dopo santa Teresa d'Avila, santa Caterina da Siena e santa Teresina di Lisieux. La presente opera nasce dalla trascrizione, traduzione e commento di una lettera che nel 1170 Ildegarda ricevette dal suo amico, segretario e confidente Volmar. L'uomo esprime a nome dell'intera comunità di monache l'ansia di perdere Ildegarda, avendo quest'ultima compiuto settant'anni. Ildegarda risponde attraverso il commento al "Simbolo di Atanasio", probabilmente un testo che allora, offriva una spiegazione esemplare della fede cattolica, della relazione tra umano e divino e dell'importanza della Trinità.
San Giorgio è in assoluto uno dei santi più venerati e popolari della Cristianità. Il suo culto e la sua immagine sono presenti con particolare frequenza e intensità in tutto il mondo cattolico, in quello ortodosso, ma anche in ampie frange della cultura protestante.
Noto in tutto il mondo come “uccisore di Draghi”, questa figura unisce al proprio interno tradizioni spirituali precristiane e cristiane, dando vita ad una sintesi che spiega l’amplissimo numero di chiese, città e monasteri ad esso dedicati dal Portogallo alla Russia.
In questo saggio, accanto alle antiche leggende, vengono semplicemente spiegati al lettore le simbologie, i significati e i percorsi della devozione popolare nel confronti di San Giorgio, con particolare riguardo all’Italia centro-settentrionale.
Un modo eccellente per unire storia, religione e memoria cittadina di decine di paesi e città italiane.