Il libro di Giovanni Lo Presti, l'ultimo di una lunga serie dedicata al tema dell'evoluzionismo, ha il pregio di affrontare questioni complesse con un linguaggio sì scientifico ma alla portata di un pubblico più ampio. Qual è stato il processo che ha portato alla comparsa della prima cellula con capacità di autoriprodursi? Perché le fondamentali acquisizioni della genetica di oggi mettono in crisi le ormai datate intuizioni di Darwin?
Inviso agli ustase di Ante Pavelic, ai nazisti, ai fascisti, ai cetnici e ai comunisti di Tito, l'arcivescovo di Zagabria Alojzije Viktor Stepinac (1898-1960) non ebbe né le doti di un raffinato politico, né le astuzie di un faccendiere, né i tatticismi di uno stratega di partito, né l'irruenza del fazioso. Egli operò per difendere la Chiesa da eventi che travolsero la Croazia. Oggi, nuovi documenti ne mettono in luce la condanna del razzismo, le denunce dei crimini, la difesa dei perseguitati, le operazioni umanitarie. Affrontò carcere e domicilio coatto per essersi opposto al tentativo statale di assoggettare la Chiesa croata al comunismo di Tito. Creato cardinale, scelse di rimanere nel luogo ove era stato relegato. Morì prima di affrontare un secondo processo.
I seguaci di Gesù, che affrontarono il martirio nei primi secoli del Cristianesimo, furono persone diverse per età, condizione sociale, area geografica, cultura. Non si trattò di gente al di fuori della norma. Non mostrarono insensibilità alla sofferenza, al dolore, al dramma. Malgrado ciò, non rinnegarono il loro Credo. Tra loro, si collocano anche quanti nella Chiesa di Roma testimoniarono la fede cristiana fino allo spargimento del proprio sangue. Attraverso questo libro si vuole ricordarli con affetto e gratitudine. Da loro proviene una lezione sempre attuale: la vera fede non passa per trionfi terreni, e non attraversa necessariamente strade rassicuranti, confortevoli. Essa è un seguire i passi dell'unico Maestro. Anche quando le salite conducono verso i golgota del nostro tempo.
Un testo particolarmente utile per acquisire immediatamente dati aggiornati sulla storia della Chiesa di Roma dal I al IV secolo. Scritto da uno storico specialista in divulgazione, il libro delinea una serie di coordinate che introducono in una realtà non sempre facile da comprendere a distanza di secoli. Dallo sviluppo missionario ai caratteri propri della Chiesa di Roma, dall'amministrazione dei sacramenti al rapporto impero-Chiesa, dalle apologie ai cimiteri, fino ad arrivare alla pax costantiniana: il lettore è accompagnato in un cammino ricco di avvenimenti-chiave e di vita quotidiana, ove tutto riconduce al tema della fede e alla vita ecclesiale.
È un mixage "rivoluzionario" appassionato e ricco di spunti quello che presenta don Giuseppe Cionchi, un prete "non allineato" con il pensiero mainstream delle gerarchie ecclesiali, eppure profondamente innamorato dei discorsi e dell'azione di Papa Francesco. D'altronde chiamandolo nel saggio "il rivoluzionario" mostra come gli interventi del Pontefice siano stati fino ad oggi estremamente innovativi e dirompenti rispetto alle abitudini delle gerarchie vaticane e della Chiesa cattolica tutta. Richiamandosi anche al pensiero di altri Pontefici, tra cui Benedetto XVI, e affrontando tutti i temi anche spinosi in cui è coinvolta la Chiesa - dal sacerdozio femminile alle coppie omosessuali, dalla pratica liturgica all'ostentazione della ricchezza -, don Giuseppe Cionchi esprime una posizione coerente con l'insegnamento del Vangelo, e in qualche modo critica verso coloro che chiama "i doganieri della fede", ovvero i "burocrati" incapaci di aggiornare la loro comunicazione nel mondo moderno. Per Cionchi invece sarebbe necessario che la Chiesa tutta parlasse sempre in modo semplice e comprensibile ai suoi fedeli, o meglio dimostrasse ciò che è nel profondo: "Basta con le chiacchiere! Abbiamo bisogno di fatti, di esperienze, di testimonianze, di comunità viventi..." (Paolo VI).
"La vita smaschera, la vita eccede, la vita è più grande; offre sempre, e pur mutevolmente, una condizione di se stessa che supera ogni idea [...]" scrive nella premessa l'autore, lasciando ben intendere come l'esistenza sia il tema centrale dell'ennesima fatica della sua sterminata produzione editoriale. Un'esistenza raccontata attraverso le sue molteplici forme, i più reconditi risvolti psicologici e le maschere più disparate, che ogni volta riflettono immagini e contenuti del quotidiano come se fosse osservato attraverso i lati e le angolature di un prisma.
Un saggio puntuale e accurato, un'indagine sulle dinamiche interne alla Chiesa con i suoi papa e anti-papa, papi emeriti, non-papa, Chiesa, anti-Chiesa, alla strenua ricerca di un filo logico, supportato dalle Sacre Scritture, ma anche dalle innumerevoli marianofanie, non tanto per condannare e demolire, ma per trovare un senso, il Vero Senso di tutto, per poter ancora credere, per poter ancora vivere in quella Fede che accompagna molti di noi per tutta la vita. Qual è il vero destino della Chiesa? È davvero tutto sotto i nostri occhi o c'è ancora tanto da scoprire affinché la verità possa di nuovo illuminare il cammino della Chiesa cattolica?
Preziosi frammenti di vita - cartoline che fermano l'immagine di un istante da non dimenticare - che si susseguono mese dopo mese dove luci e ombre si alternano nel loro splendore. L'esperimento ben riuscito è quello di vedere la bellezza in ogni sua sfumatura. Persino l'insonnia in una notte calda può diventare l'occasione per cogliere l'incanto di suoni sconosciuti. Un viaggio in treno diventa un film in bianco e nero dove a sprazzi ricompaiono i colori a formare di nuovo la tavolozza della realtà. Sensazioni, profumi, sapori si intrecciano a creare una sorta di partitura che suona la musica della vita con toni bassi e alti, ma alla fine la melodia è sempre un'emozione da ascoltare percependo ogni nota nella sua unicità.
Tra la fine del 2019 e i primi mesi del 2020, si è verificato un salto epocale senza precedenti: il passaggio dall'era pre-Covid all'era post-Covid. Dopo anni in cui ci siamo abituati a vivere in condizioni di libertà, dove quasi tutto era possibile, dove abbracci, baci, scambi affettuosi e condivisione di gruppo erano parte integrante del nostro vissuto quotidiano, le cose sono improvvisamente cambiate. Con la sua corona e il suo fare silente, il SARS-CoV2 ha sconvolto le nostre vite, stravolgendo tutti gli schemi di sicurezza e abitudine che da sempre hanno caratterizzato il nostro quotidiano. Un virus sconosciuto, che ha messo la Sanità di fronte a una nuova sfida e che ha visto tutti i professionisti che ci lavorano impegnati in prima linea per prendersi cura di noi, per proteggerci dal virus. Probabilmente, in tanti hanno scritto un diario per raccontare il proprio punto di vista e il proprio vissuto durante l'arrivo della pandemia, narrando la propria esperienza durante il lockdown. Se avessimo tra le mani il diario scritto da chi il virus lo ha affrontato sia in veste di medico che di paziente, quali riflessioni ci troveremmo a leggere? Antonio Battistini, autore di questo libro e medico di professione, racconta la sua personale esperienza con il COVID19.
Da Atene 1896 a Rio 2016, in centoventi anni, la storia olimpica ha vissuto un'alternanza di vittorie eclatanti e sconfitte fragorose, di imprese al limite delle possibilità umane e di cadute omeriche, di medaglie conquistate al primo tentativo e di allori inseguiti per anni senza fortuna. La storia olimpica, in questo senso, è il paradigma della vita stessa, un alternarsi senza respiro di gioie e dolori, di lacrime e sorrisi. In una parola, di emozioni. Per cercare di condensare in un libro tutto questo la strada era obbligata: raccontare le storie al posto della Storia. "Gli Dei di Olimpia" è una raccolta di storie, un lungo filo di cinque colori - tanti quanti sono quelli dei Cerchi olimpici - che si snoda da Atene a Rio e che abbraccia vincitori e vinti, squadre e singoli atleti, eroi di un giorno solo e predestinati alla gloria. Quello stesso filo colorato che, ogni quattro anni, incrocia la vita di ogni appassionato di sport, e lo tiene stretto, per due settimane, con la stessa energia dei corridori, degli schermidori, dei nuotatori e dei cestisti. Per quindici giorni, ogni quattro anni, ognuno prova la stessa emozione, ognuno diventa un atleta, ognuno sogna di trasformarsi in uno degli Dei di Olimpia.