Nel 1915 Maria Montessori si recò a San Francisco, in California, per partecipare all'Esposizione internazionale Panama-Pacifico, in occasione della quale fece predisporre un'aula dalle pareti di vetro per presentare la sua rivoluzionaria proposta educativa. In questo volume pubblichiamo una serie di conferenze tenute all'Esposizione, rimaste a lungo inedite e dimenticate, e altre tenute in altre città della California, nonché una raccolta di articoli scritti per la stampa locale. Questo libro si rivolge a chi è interessato alla storia dell'educazione e allo sviluppo delle teorie e dei metodi educativi di Maria Montessori.
Maria Montessori riconobbe fin da subito l'importanza della musica per lo sviluppo cognitivo del bambino e per questo motivo volle che in tutte le sue scuole venisse offerta un'educazione musicale approfondita e basata sullo sviluppo della persona. Individuò nella sua allieva Anna Maccheroni, musicista e insegnante di talento, una collega con una profonda comprensione dei principi montessoriani e con il necessario background musicale. Ne scaturì un originale approccio alla musica, basato sulla consapevolezza che i bambini imparano prima di tutto attraverso l'esperienza e i loro sensi: orecchio, occhio, voce, mano, corpo e anima sono coinvolti simultaneamente, e in generale tutto il bambino partecipa in modo attivo all'esperienza musicale. Questo libro custodisce le loro profonde riflessioni sulla centralità dell'esperienza musicale, ed è al contempo un'eredità da accogliere e una responsabilità da portare avanti. Prefazione di Oliver Cherubini.
Durante il primo Corso Montessori Internazionale nel 1939 a Madras, in India, Maria Montessori tenne alcune lezioni in italiano. Le 75 lezioni vengono qui presentate nello stesso ordine in cui sono state conservate, spaziando tra psicologia e uso dei materiali. Il soggiorno in India e il contatto con un contesto culturale e religioso così diverso hanno arricchito enormemente la sua ricerca: durante questo periodo, Maria Montessori ha lavorato con i bambini a Madras e ha messo in pratica le sue teorie sull'adattamento dell'ambiente, dei mobili e dei materiali della vita pratica in relazione alle condizioni locali. Prefazione di Raffaele Mantegazza. Presentazione di Elena Balsamo.
Ghiotto, anzi, ingordo. Non si sapeva controllare Jules Verne di fronte alle delizie della tavola. Ed era altrettanto avido di conoscenza scientifica: lo interessava tutto ciò che poteva alimentare le trame dei suoi romanzi. Le sue avventure permettono di tracciare un atlante dei sapori del mondo, di spezie e intingoli che oggi non stupiscono più, perché scrittori come Verne ci hanno accompagnato a capire che il viaggio è conoscenza, anche del gusto.
Quello del 1946 fu il primo corso di formazione tenuto in Europa da Maria Montessori, dopo il suo lungo esilio in India, durante la Seconda guerra mondiale. "Lezioni da Londra, 1946" raccoglie le lezioni, appunto, tenute a Londra sei anni prima della sua morte, in cui la famosa pedagogista parla con la saggezza di chi ha trascorso una vita a studiare non solo la prima infanzia, ma l'intero sviluppo dell'essere umano. Queste conferenze rappresentano una pietra miliare nel mondo della pedagogia, essendo diventate le basi dei corsi 3-6 dell'AMI, l'Association Montessori Internationale. Prefazione di Renilde Montessori.
Il mondo dei nostri figli è dominato dalla tecnologia: tablet, smartphone e computer costituiscono ormai parte integrante della loro vita; compito di noi genitori è quello di "prepararli al futuro" e educarli all'uso delle nuove tecnologie. Ma come? Mario Valle, esperto di supercomputer, in questo libro si rifà al pensiero di Maria Montessori (grande ammiratrice delle tecnologie del suo tempo e profonda conoscitrice della mente del bambino) per provare a delineare questo futuro: come risponde il cervello di un bambino alle sollecitazioni di un mondo tecnologico e che cosa possiamo fare per consentire un uso appropriato di questi dispositivi? Non si tratta, quindi, di demonizzare o idolatrare la tecnologia, ma di analizzare il presente per prepararsi al futuro. Prefazione di Alberto Oliverio.
C'è un bimbo in arrivo! Quando la famiglia cresce, genitori e figli sono chiamati a trovare un nuovo equilibrio. Come aiutare il primogenito ad affrontare il cambiamento con serenità e con gioia? Dopo la nascita come gestire le esigenze di due o più bimbi di età diversa? E ancora, quali accorgimenti possono favorire l'intesa tra fratelli e sorelle nell'infanzia? "Benvenuto fratellino, benvenuta sorellina" risponde ai dubbi e agli interrogativi dei genitori, offrendo utili informazioni e suggerimenti pratici per coinvolgere i fratelli maggiori nell'attesa e nell'accoglienza del nuovo nato. Gli interventi degli esperti, psicologi e pedagogisti, indicano come gestire la situazione se il bambino è in difficoltà (ad esempio in caso di regressione o gelosia intensa). E per le mamme che stanno allattando quando scoprono di essere nuovamente in attesa, le dritte di ginecologi e consulenti in allattamento.
Oggi il dolore che accompagna la nascita non può più essere interpretato come un nemico da sconfiggere con ogni mezzo, anche a costo di mettere a rischio la salute della madre e del bambino. Questa sofferenza può essere un potente mezzo di cui la natura ci ha dotate per essere guidate nel processo che conduce alla nascita, per spingerci a trovare un luogo sicuro per dare alla luce il neonato, per capire a che punto è la progressione del travaglio, per assumere posizioni e atteggiamenti, e muovere il corpo allo scopo di alleviare il dolore e facilitare la nascita. Una volta compresa la natura di questo dolore e i meccanismi che ne aumentano o diminuiscono la percezione, possiamo volgerlo a nostro favore per farne un potente alleato verso una nascita sicura e consapevole, nel rispetto della salute di madre e bambino. Non sempre è facile, occorre un accompagnamento alla nascita che ci restituisca quella nostra innata e istintiva capacità di partorire, costituita da fiducia nel proprio corpo e nelle proprie competenze di donne!
Nella vita frenetica di tutti i giorni diamo per scontate molte cose, tracui le malattie nostre e dei nostri figli. Ci viene spontaneo pensare che problemi quali le adenoidi, le allergie, i raffreddori frequenti, i denti storti, l'asma, il russamento, i disturbidell'apprendimento siano ildestino normale di tutti i bambini, che infatti affollano le sale d'attesa dei pediatri come si fosse a una festa di compleanno; finendo poi spesso anche da dentisti, otorino e neuropsichiatri.Ma davvero le cose stanno in questo modo? I dati epidemiologici sottolineano che i suddetti problemi sono in netto aumento nei Paesi occidentali inurbati e tecnologizzati, e che lo stato di salute pediatrico non è sempre stato così, ma si è spostato dalle malattie acute infettive a quelle croniche che coinvolgono alterate risposte del sistema immunitario. Tutto ciò ha un comune denominatore: l'alterazione degli automatismi di respirazione e di deglutizione nei bambini piccoli, indotta dal nostro stile di vita e dai nostri ritmi artificiali.
Un samovar sempre acceso per il benvenuto e una tovaglia distesa a terra. Una cucina che odora di zafferano poco prima di una gita fuori porta. Una notte di veglia per fissare le stelle dalla terrazza proibita e un giardino colmo di alberi da frutto. Un bistrot dove ritrovarsi a leggere i fondi del tè e una stanza ai piani alti dell'harem per raccontare o ascoltare storie. Dalla Turchia al Marocco, dall'Iran al Libano, passando per Iraq, Yemen, Algeria, Tunisia ed Egitto, i precetti di un'arte culinaria tra ventre e ventre. Le letterature femminili contemporanee accolgono e diffondono echi di eredità preziose in un viaggio spolverato di spezie e chicchi di melagrana.
Una grande e fumosa cucina, ventre materno, cuore della casa, palcoscenico. Orti, campi, bivacchi, locande, mense signorili e popolari, di città e dicampagna. Personaggi ascetici e voraci, spirituali e gaudenti. Sentimenti che nutrono e inebriano. Un linguaggio infarcito di metafore e termini "alimentari". Il cibo, e tutto ciò che vi è connesso, diventa per Ippolito Nievo un duttile strumento nella costruzione di un romanzo innovativo e unico quale è "Le confessioni di un italiano".
Quando si aspetta Natale tutti i giorni sono un po' magici. È magico il giorno in cui si addobba l'albero con le palline colorate e il giorno in cui si costruisce il presepe con le statuine e le pecorelle. Ed è bellissimo preparare i biglietti di auguri e i regalini per i nonni. In dicembre si leggono i racconti natalizi e si cantano Tu scendi dalle stelle e Bianco Natale. Se poi arriva anche la neve... che festa! Ma la magia più grande è stare tutti insieme in compagnia. Volersi bene e augurarsi... Buon Natale! Età di lettura: da 3 anni.