Nel 1996 Arrigo Levi pubblicò un piccolo saggio intitolato "Le due fedi", dedicato agli amici delle comunità di Sant'Egidio, che lo avevano coinvolto in alcune loro iniziative ecumeniche. Conteneva le riflessioni, gli interrogativi e le risposte di uno spirito laico che non rinuncia alla propria indipendenza critica, ma accetta le sfide che il pensiero religioso pone ai credenti e non credenti. Da allora il dialogo e le occasioni di incontro si sono moltiplicati. Da tutto ciò nasce questo libro che riprende parzialmente il precedente saggio e continua la discussione.
Quanti sono oggi i preti in Italia? Chi sono, come lo diventano e come si è ridefinita la loro presenza fra la gente? La loro vita quotidiana sembra più vicina a quella delle persone comuni: il prete compare nei mass-media, va in vacanza, possiede l'automobile e il computer, naviga in Internet, talvolta esercita anche una professione, ma forse è più solo. Il volume delinea la condizione di chi, non più leader indiscusso della sua comunità, deve quotidianamente dimostrare ai suoi fedeli l'utilità del proprio ruolo e della propria funzione.
Esiste Dio? E se esiste, perché c'è il male? Il Cielo è un'invenzione dell'uomo? Si può arrivare a Dio con la ragione, oppure con l'estasi mistica? Attorno a queste domande si è costruita storicamente l'esperienza religiosa. In questo volume, scritto per il grande pubblico, Kolakowski ha voluto sintetizzare i caratteri fondamentali di tale esperienza, facendo riferimento essenzialmente alle posizioni della tradizione teologica e filosofica cristiana, ma senza ignorare le altre forme di credenza religiosa.