Il volume ricostruisce storia, società e cultura dell'antica Sparta dal X secolo al 146 a.C. La prima parte segue lo sviluppo storico della città dalla fondazione attorno al 900, con la creazione del sistema politico e militare attribuito a Licurgo, all'ascesa di Sparta come potenza egemone in Grecia. La seconda parte affronta tematicamente l'organizzazione della vita sociale di Sparta. Gli ultimi capitoli trattano gli anni della lega del Peloponneso e della guerra contro Atene e la successiva decadenza di Sparta come potenza indipendente. Il volume si chiude con un capitolo dedicato al mito di Sparta nella cultura europea.
A metà del Cinquecento, gli uomini di Francisco Pizarro si trovarono di fronte a una società complessa e ben organizzata, che sottomisero e distrussero in breve tempo. Di questa fiorente civiltà il volume offre un affascinante ritratto in cui - accanto alla storia inca, dalla nascita dell'impero all'assoggettamento - si ricostruiscono le vicende delle diverse dinastie succedutesi al potere, le credenze e i riti religiosi, come pure l'ordinamento sociale dei "figli del Sole".
Storia e cultura di una civiltà antichissima, che intrecciò religione e scienza e influenzò profondamente l'America centrale, per scomparire all'improvviso sotto i colpi dei "conquistadores".
L'ascesa di Cesare avvenne all'insegna della sfida alle istituzioni e di una attenta valutazione di opportunità e alleanze. Giovane militante del partito avverso a Silla, alla sua vittoria dovette riparare all'estero per rientrare a Roma solamente alla morte del dittatore. Prima questore e poi magistrato edile, pontefice massimo e pretore, Cesare si servì delle cariche repubblicane per acquisire visibilità, divenendo molto popolare anche tra la plebe. Governatore della Spagna, poi console, egli strinse nel primo triumvirato un'alleanza politica con Pompeo e Crasso, ma al ritorno dalle vittoriose campagne di Gallia divenne personaggio ingombrante. La sua uccisione aprì la strada all'impero di Augusto.
Quali erano nell'antica Grecia le forme della convivenza umana, quale il sistema su cui si reggeva l'ordinamento della società? Sull'arco che va dal periodo miceneo all'ascesa al trono di Alessandro Magno nel 336 a.C, il volume illustra sia le istituzioni di volta in volta operanti nella società sia le pacifiche trasformazioni evolutive o le violente rotture cui esse vennero sottoposte. Avvalendosi anche dell'apporto della storia economica, così come della storia delle idee e della storia politico-istituzionale, l'autore mette a fuoco la questione centrale dell'ineguaglianza tra gli uomini. Una ineguaglianza non presupposta come "naturale", ma determinata dall'ordinamento sociale che stabilisce le regole della convivenza umana ed è fondamento di qualsiasi comunità storica, E il significato storico delle stratificazioni e delle differenziazioni sociali che Gschnitzer individua qui in tutte le sue implicazioni, senza mai perdere di vista la totalità del corpo sociale, dagli strati superiori alla massa dei diseredati e degli schiavi.
Come era organizzata, e come appare oggi ai nostri occhi la struttura sociale di Roma antica nel lungo millennio della sua storia? Dall'età arcaica alla fine dell'"imperium", Alföldy traccia una utile e chiara sintesi, facendo scorrere sotto i nostri occhi in un sapiente montaggio i fotogrammi di una società quanto mai stratificata, nella quale i mutamenti furono di così lungo periodo da risultare quasi impercettibili. In definitiva la storia romana, nonostante i cambiamenti occorsi in un arco di tempo plurisecolare, si è rivelata essere la storia di un unico tipo di società, che per i criteri delle sue divisioni interne, per la struttura degli strati sociali e delle loro relazioni si distinse nettamente non soltanto rispetto ad una società moderna, ma anche rispetto ad ogni altra società preindustriale e ad ogni altra società "antica".